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Aprii lentamente gli occhi. Stavo davvero bene e al caldo vicino a Liam, mentalmente pensai che oggi era il mio giorno di riposo e sorrisi per questo. Guardai intorno a me, le pareti rosse, il letto largo e comodo, il pavimento perfettamente pulito e la porta del bagno mi fecero capire che non ero nella mia camera e accanto a me non c'era Liam.

"Harry!" Esclamai girandomi. Provai a ricordare gli eventi della scorsa notte, ma il mio cervello arrivava solo fino al punto in cui eravamo tornati in macchina.

"Ben svegliata." Sorrise avvicinandosi a me. Anche di mattina era bellissimo, con i suoi ricci scompigliati, gli occhi ancora impastati dal sonno e la voce ancora più roca. Mi chiedevo sempre come faceva a dormire anche d'inverno senza maglietta.

"Ma cosa ci faccio qui?" Chiesi tirandomi un po' su. Notai di avere ancora i vestiti del giorno prima.

"Ti sei addormentata nella mia macchina e ti ho portata qui. Non volevo svegliarti." Disse facendomi una leggera carezza.

I miei pensieri vagarono a come dovessi essere in quel momento. Sicuramente avrei avuto i capelli arruffati, le occhiaie, la faccia un po' gonfia e il trucco sbavato. L'unica spiegazione era che Harry ci vedesse male sennò non capivo il motivo per cui non fosse scappato dalla paura.

"Oggi ho il giorno libero." Dissi annuendo. Non avevo ancora ben realizzato il tutto. Mi servivano i miei cinque minuti.

"Bene. Oggi non c'è neanche Kimberley. Approfittiamo." Mormorò riaccucciandosi sotto le coperte e tirandomi giù vicino a sè.

"Vuoi ancora dormire?" Chiesi piano. Mi fermai a osservarlo. Ogni volta che pensava a qualcosa corrugava leggermente le sopracciglia e faceva un leggero movimento con le labbra. Il mio cervello continuava ad andare in tilt ed io non dovevo permetterlo.

"No. Voglio parlare con te." Sorrise. Eravamo abbracciati sotto le coperte e in quel momento non esisteva altro posto in cui sarei voluta essere.

"Va bene signore." Scherzai. Forse era cambiato qualcosa nel nostro rapporto, ma non ci volevo ragionare troppo. Non volevo farmi false illusioni, volevo vivere semplicemente il momento, senza avere rimpianti.

"Sai ieri non ti ho detto che in questi giorni mi sei mancata." Disse piano giocando con una piccola ciocca dei miei capelli. "Non ho fatto altro che pensare se avevi parlato con Zayn e cosa gli avevi detto."

"Non ho avuto modo di parlarci, ma credo che lo farò presto. Non mi ha detto alcune cose." Dovevo parlarci assolutamente e chiedergli spiegazioni.

"Anche io devo parlare con Kimberley, non possiamo andare avanti così." Mormorò quella frase e nella mia mente iniziarono a farsi strada duemila domande. Di cosa doveva parlarle? Del matrimonio? Del loro rapporto? Forse la voleva lasciare? Pensai a cosa sarebbe successo se io e lui ci fossimo messi insieme. Tutti sarebbero stati contrari. Nessuno avrebbe voluto vedere una cameriera accanto al signor Harold Edward Styles. Non ci dovevo comunque pensare perché non sarebbe mai successo.

"Oggi passeremo la giornata insieme." Affermò. Il pensiero mi rese felice e anche molto, volevo assolutamente passare una giornata con lui ed il pensiero che lui la volesse passare con me mi rendeva felicissima.

"E dove andiamo?" Chiesi.

"Ovunque vuoi." Sorrise. Sorrisi anche io e ci mettemmo di nuovo sotto le coperte. A nessuno dei due andava di alzarsi.

Ci riaddormentammo abbracciati, io inizialmente feci un po' fatica considerando che Harry russava un poco. Fummo svegliati da un continuo bussare forte alla porta. Harry si alzò in fretta ed anche io uscii dal letto.

Aprì la porta ed un Liam fin troppo arrabbiato entrò. Mi ero dimenticata di avvertirlo e sicuramente si era arrabbiato di questo.

"Sarah!" Urlò entrando senza che Harry gli avesse dato il permesso. "Ti ho trovato finalmente!" Continuò ad urlare avvicinandosi a me.

The house H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora