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Tutto pronto. Il vestito era perfetto. Avevo lucidato i tacchi, ritoccato il trucco e sistemato al meglio i capelli. Ero pronta, fisicamente, ma non mentalmente. Non era la prima volta che vedevo Harry, ovviamente, o che uscivamo, o che parlavamo, o qualsiasi cosa che mi poteva venire in mente. Soltanto questa volta sentivo che c'era qualcosa di diverso, tra di noi era cambiata qualcosa e sarebbe cambiata ancora di più. Dentro di me lo volevo, credo, ma avevo una sorta di paura, non posso spiegarlo infondo non era vera e propria paura, era solo un misto di emozioni che mi destabilizzavano. Come se avessi dovuto camminare su un filo e per restare in equilibrio lui doveva obbligatoriamente tenere la mia mano. Avevo solo paura che per qualche ragione poi...l'avrebbe potuta lasciare.

Scacciai dalla mia testa questi pensieri e prendendo coraggio iniziai a scendere le scale. "Testa alta, sorridente e sicura di te stessa!" Continuavo a ripetermi mentalmente. Ce la potevo fare no?! In quel momento la canzone che più mi si addiceva non era Confident di Demi Lovato, ma più Little me delle Little Mix.

Continuai a camminare, mancavano pochi minuti all'ora stabilità e per fortuna aveva smesso di piovere. Già lo immaginavo appoggiato alla fontana, sorridente, in uno dei suoi stravaganti ma meravigliosi completi. Sorrisi al pensiero e accelerai il passo. Mi avvicinai e alla fontana Harry ancora non c'era. Infondo mancava un minuto esatto e non era il tipo che spaccava il secondo. Mi misi su una panchina lì vicino e aspettai.

Poco dopo si fecero le sette e trentacinque. So che stava per arrivare, presi il piccolo specchio nella mia borsa e mi diedi una specchiata, andavo bene. Dovevo solo essere più tranquilla e tutto sarebbe andato bene. Gli esercizi di respirazione che mi avevano insegnato a scuola in quel momento non stavano funzionando.
Alla sua vista sicuramente mi sarei calmata e non ci avrei più pensato, sicuramene, succedeva sempre. Lo pregai mentalmente di sbrigarsi mentre ero seduta lì a provare i miei migliori sorrisi.

Aspettai un po', mancavano quindici minuti alle otto. Capitava di fare tardi. Magari aveva avuto un inconveniente.

Si fecero le otto, poi le otto e trenta. Era un'ora che aspettavo. Forse il padre aveva organizzato una riunione all'ultimo minuto e lui non poteva proprio non andare. Era successo no? No. Però poteva succedere magari.

Erano le nove e ormai mi ero seduta sulla panchina molto in modo informale, la stanchezza si stava facendo sentire, ma avevo i nervi troppo tesi per addormentarmi. Vidi qualcuno uscire frettolosamente dalla porta e mi alzai subito in piedi senza pensarci. Era semplicemente un cameriere che girò dalla parte opposta alla mia.

Un pensiero si insinuò nella mia mente: e se non fosse venuto? No, Harry non l'avrebbe mai fatto, non mi avrebbe mai lasciato qui senza avvisarmi. Questo era quello che continuai a ripetermi fino alle dieci ed un quarto. Immaginavo nella mia mente che uscisse in fretta e si scusasse di aver fatto tardi per qualche motivo, poi saremmo andati da qualche parte e sarebbe stata una serata magnifica.

Iniziai a sentire freddo, per quanto mi stringessi la pelliccia di Gemma sulle spalle, l'aria gelata entrava e freddava la mia pelle. Una coltellata in confronto alla verità che lui non sarebbe venuto avrebbe fatto meno male. Erano le undici e iniziò a tuonare, ormai non sarebbe più venuto. Non volendo prendere la pioggia, dato che mancava solo quello, mi alzai ed iniziai a camminare verso la mia camera.

Mi trattenni più che potevo, ma mi cadde una lacrima che rigò la mia guancia perfettamente truccata, e poi un'altra e un'altra ancora. Ma cosa mi aspettavo? Che Harold Edward Styles fosse cambiato per me? Per una che conosceva da circa un mese?! I camerieri, i cuochi, i pettegolezzi, Liam, tutti, tutti avevano ragione. Forse non era il mostro che tutti dipingevano ma dal comportamento che aveva avuto poco ci mancava. Iniziò a piovere, ci furono due tuoni che mi fecero trattenere il fiato e poi un fulmine, ma ero arrivata ed entrai velocemente. Almeno potevo dar colpa alla pioggia del mio trucco sciolto.

The house H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora