Snapchat» Shawn Mendes

13.

Io non so cosa dire.
Io non so se sorrido ai suoi messaggi.
Non ci ho mai pensato.
Non riesco a rispondere.

Segue il silenzio da parte mia.

«Vabene ho capito» dice infine, per poi riattaccare.

Sono a pezzi.

Crede davvero che io sia loro amica?

Loro sono i nostri compagni, quelli che lo prendono ingiro.
Questa cosa mi sconvolge.
Io non penserei mai e poi mai certe cose su di lui.
È l'unica persona di cui non dubiterei mai. Lui ha tutta la mia fiducia.
E non mi importa quello che pensa, dovrà capire.
Io non mi arrenderò fino a quando non si ostinerà a credermi.

Non era mai capitata prima una litigata del genere.

«Alex il pranzo!»

La mamma interrompe i miei pensieri dalla cucina.

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Dopo aver pranzato, cioè almeno si fa per dire, perché oggi il mio appetito non è al massimo, decido che la cosa migliore sia trovare un punto di sfogo che mi faccia stare meglio per un po'.
Penso subito a Shawn, ma lui è a letto per via del fuso.

Così prendo le cuffiette che sono in bella vista sul comodino, le metto, e vado a fare una passeggiata.

Esco di casa, e devo mettere il cappuccio per via del vento.

«But I can't lift the weight..» La voce di Shawn dice sempre le parole giuste al momento giusto.

Ringrazio il cielo per aver fatto in modo che tutto quello che mi sta succedendo sia possibile.

Per un po', anche se cerco di concentrarmi sulle parole della canzone, i miei pensieri restano fissi sulla litigata con Ryan.
Nemmeno cercare di scappare aiuta a dimenticare.

Poi, una figura da infondo alla via cattura la mia attenzione.
Svolta l'angolo, e viene nella mia direzione, sul marciapiede opposto della strada.
Subito dietro di lui ci sono altri ragazzi, una decina più o meno, e più avanzano più sembrano diventare una cosa sola.

Conosco un solo gruppo in questa città che si muove così..
E bastano solo altri 10 metri per confermare che ho ragione.

Loro.