Io e Shawn siamo ancora abbracciati, quando improvvisamente la porta della camera si spalanca.
«Oh!» Sussulta Karen, e torna immediatamente indietro, richiudendo la porta in una frazione di secondo.
«Oh uhm.. Mi dispiace per lei.. Non bussa mai» Dice Shawn portandosi una mano dietro al collo.
Questi suoi piccoli gesti abitudinali ma inconsapevoli mi fanno impazzire.«Non preoccuparti» Gli sorrido per farlo calamare, perché sembra davvero agitato.
«Vado un attimo a parlarle, ok?» Dice indicando la porta.
«Si tranquillo» annuisco.
«Aspettami qui» Mi fa l'occhiolino ed esce dalla stanza, lasciandomi da sola immezzo alla sua vita.
Inizio a girovagare un po', curiosando tra le sue cose.
Mi attirano particolarmente tutti quei fogli ammassati sulla scrivania in modo disordinato.
Ne prendo uno a caso tra le mani, e vedo che sono appunti. Appunti di scuola. Io ne ho alcuni molto simili nel quaderno di spagnolo.
Aspetta.
Guardo meglio, e mi accorgo che sono davvero appunti di spagnolo.
Inizio a leggere foglio per foglio, e mi rendo conto che Shawn sta studiando lingue. Ma come?
Trovo declinazioni di verbi in francese, altri appunti di spagnolo, e poi bloc-notes pieni di siti per corsi online.
Questo non me lo aspettavo.Proprio mentre sono presa dalla sua vita privata, sento un urlo dal piano inferiore.
Più che un urlo, sento la voce di Shawn alzarsi tanto da riuscire a sentirsi fino a qui.
So che non dovrei, ma mi avvicino alla porta ed origlio la conversazione che sta avendo con Karen.«Shawn, dico solo che dovresti stare più attento, è pur sempre una fan e non conosci le sue intenzioni»
«No mamma, lei è diversa! Secondo te io farei venire a casa mia dall'altra parte del mondo per un mese intero una ragazza qualsiasi? Ti sbagli.»
Il mio cuore esplode contro il petto a quelle parole. Ma cosa mi prende? Cosa sono queste strane emozioni?
Non mi riconosco più, non riesco a capire nemmeno come ragionare.Mi allontano dalla porta leggermente turbata.
Non piaccio a sua madre. Sono qui da meno di 6 ore e già non le piaccio. Non sono socievole, non sono capace a rapportarmi con le persone. Non le piaccio.
In questo momento avrei bisogno di Ryan, ma non ho nemmeno più lui. E non posso uscire e andare a bussare alla sua porta perché sono a 9 ore di distanza.
Ma cosa mi è saltato per la testa? COSA?Mi siedo di nuovo sul bordo del letto, con le lacrime agli occhi.
Almeno in questo volevo riuscire.
Invece, sono sempre nella stessa situazione.
Non c'entra quanto io mi allontani da casa, quante persone io elimini dalla mia vita, o quanto io cerchi di scappare per provare a ricominciare tutto da capo.
Sarò sempre io il problema.
Sempre.In cuor mio, sotto sotto, sento anche un briciolo di felicità.
Shawn mi ha difesa, e l'ha fatto con parole non indifferenti.
Io per lui non sono una fan qualunque. Non mi vede come una fan.
Come meravigliarsi? Non sarò mai un minimo simile a qualsiasi altra persona di questo mondo. Nemmeno un minimo.Asciugo velocemente le lacrime con il bordo del maglione, quando sento le voci placarsi e i passi di Shawn lungo le scale.
Devo trovare un diversivo, così mi fiondo sulla chitarra e la prendo tra le mani provando a strimpellare qualcosa.
Shawn entra, e si sbatte la porta alle spalle, facendo cadere un poster dal muro.
Sono leggermente spaventata e sussulto.
Il fatto che sia arrabbiato non mi piace per niente, anzi peggiora solo le cose.
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Snapchat» Shawn Mendes
Fanfiction«Mi sono nascosta dietro la vita che credevo mi aspettasse una volta tornata a casa, ma non è affatto così che vanno le cose. La vita non ci aspetta, la vita procede, lasciandoci indietro tra le mani del destino. Ed è lui il mio destino. Lui ha cam...