40.

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Shawn spalanca gli occhi.

«Lo so, anch'io avrei voluto conoscerti in un altro modo»
Dice Ryan porgendogli una mano.

Shawn gliela stringe sorridendo.

E io intanto sono qui a fissare questa scena.
È impossibile che Ryan sia qui davanti a me, in Canada, con Shawn.
È una situazione buffa.
Non so se questa "vacanza" sarà più la stessa ora, e non ho assolutamente voglia di darne la colpa al mio migliore amico.

---

Il viaggio di ritorno in macchina è silezioso. Si respira solo tensione nell'aria.
Ryan è da solo nei posti dietro, mentre io sono voluta venire avanti con Shawn.

«Alex, resta ancora il fatto che devi spiegarmi assolutamente tutto questo.»
Dice poggiando una mano sulla spalla del mio sedile, con gli occhi entusiasti come quelli di un bambino.

«Certo, e Ray, resta ancora il fatto che devi spiegarmi assolutamente cosa ti ho fatto.»
Dico incrociando le braccia sul petto.

Non può piombare qui e comportarsi in questo modo.

«Non per intromettermi, ma siamo arrivati.»
Dice Shawn mentre parcheggia l'auto in garage.

Quando scendiamo, Shawn prende le valige e le porta dentro.
Mentre sto chiudendo la portiera dell'auto, Ray mi ferma.

«Alex, mi dispiace per quello che è successo, sono stato uno stupido, ero in preda alla gelosia e non so come ho fatto a credere a tutto quello che mi hanno raccontato loro. Ti devo le mie scuse.»

«Scommetto che se non fossi a conoscenza della mia storia con Shawn, non mi avresti nemmeno chiamata al telefono.»
Dico liberandomi dalla sua presa.

«No Alex, ascoltami.»
Mi costringe a guardarlo negli occhi.
«Quando la professoressa ci ha detto che saresti partita per un mese intero, e non avevamo ancora chiarito il nostro litigio, io mi sono sentito a pezzi. Questi primi giorni senza di te sono stati davvero uno schifo, e ti prego di credermi. Lo sai che non ti mentirei mai.»

«Cosa ti hanno detto loro
Lo interrompo.

Mi guarda sorpreso e poi annuisce.
«A Victor non andava bene il fatto che la scuola non gli credesse più.»

«Cosa significa? Vuoi spiegarmi?» puntualizzo.

«Per i corridoi gira la voce che tu mi piaccia, e questo smonta tutti i piani che Victor ha fatto negli anni per prendermi ingiro. Naturalmente la cosa non gli è andata bene, e ha cercato il modo di separarci.»

Esistono ancora persone di questo genere?
Credevo che la società stesse avanzando.

«Non so come tu abbia fatto a credergli Ryan, non lo so proprio. Sei il mio migliore amico, lo sai che non ti farei mai una cosa del genere.»

Ryan mi abbraccia forte, e adoro quando mi stringe così.
Deve ancora spiegarmi molte cose, ma il fatto che sia qui con me adesso mi rende più felice di qualsiasi altra cosa.

«Ehm, scusate..»
Dice Shawn sulla soglia della porta.
Ray mi lascia di scatto.

Ha per caso paura di lui?
Mi esce un piccolo sorriso.

«Le valige sono dentro, mancate solo voi.» sentenzia.

Una volta dentro, Shawn mi lancia delle occhiate strane, e la cosa non mi piace affatto.

«Cos'hai?»
Gli chiedo mentre Ryan è di sopra.

«Niente, mio padre lo conosceva già e sapeva che sarebbe arrivato. Ha preso anche un biglietto in più per domani.»
Il suo sguardo è il solito indecifrabile.
Non lo capisco molto questi ultimi tempi..

Poi mi si accende la lampadina.

La mamma.
Deve essere stata per forza lei.





Spazio autrice

4MILA! SONO 4MILA!

Non so davvero come ringraziarvi!
Scusatemi se questi capitoli sono un po' così, ma sono capitoli di passaggio!

Grazie❤️

Snapchat» Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora