28.

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Sento l'adrenalina nelle vene, e vado più veloce.
Mi vengono le lacrime agli occhi, perciò, nonostante io mi avvicini sempre di più alla figura sul fondo del corridoio, non riesco comunque a definire i suoi contorni.

«Alex!» La voce del ragazzo è tremolante ed insicura almeno quanto la mia.
Mio Dio, quella voce.
Quella voce la riconoscerei tra mille anche se fosse solo un misero sussurro.

Comincia a correre vienendomi incontro.
Tutto è sempre più vicino.

A pochi secondi dai miei pensieri, seguono le sue braccia intorno alla mia vita.
Quando ci tocchiamo, le sensazioni sono confusionarie e troppo numerose da contare.
Gli salto letteralmente addosso, stringendogli le gambe dietro la schiena.
Lui mi tiene stretta, e restiamo in silenzio per qualche secondo, ad ascoltare i nostri respiri e i nostri cuori rumorosi.

Avevo promesso a me stessa che mi sarei trattenuta, ma non riesco a controllare la mia dannata sensibilità, e mi lascio sfuggire una lacrima.
Poi due.
Tre.
Quattro lacrime, che danno il via ad una cascata.

Ci stacchiamo lentamente.
Io lascio cadere le gambe a terra, e lui mi lascia piano piano per farmi tornare sui miei piedi.
Le nostre mani si congiungono a due a due.

Ci guardiamo negli occhi.
Tutto nel silenzio totale.

Ha i capelli perfetti come in tutte le foto che ho sempre visto, e il suo occhietto pigro è sempre lì sul lato sinistro del suo volto perfetto.
Ha lo sguardo bagnato dalle lacrime, che scendono sugli zigomi fino ai lati delle labbra, mano mano diminuendo il flusso.
Anch'io esaurisco le lacrime, e caccio un sorriso incosciente mentre mi concentro su di lui.
Lo vedo osservarmi il volto per qualche secondo, con un sorriso che lascia in vista tutti i suoi denti allineati.

Potrei svenire mentre tutto questo accade.

«Sei qui.» Dice tutto d'un fiato, con un tono quasi disperato.

«Sei qui.» Ripeto io.

Gli stringo ancora più forte le mani, non mollando la presa, che fino ad ora non si è mai allentata.

« E sei bellissima.» Continua. Abbasso lo sguardo a terra, e sento un vuoto senza i suoi occhi a riempire i miei.

È tutto un sogno.
È come in un fottutissimo sogno.

Mi abbraccia di nuovo, e poi lascia un braccio dietro le mie spalle, conducendomi nella stanza infondo al corridoio dove si trovava prima.

C'è un grande camino acceso, un divano gigante e una TV.

Ci sediamo in silenzio, tra le parole della della serie TV che stanno trasmettendo.

Mi porge la ciotola delle patatine, e subito dopo ne prende un'altra per lui.
È come un bambino.

«Ho aspettato davvero tanto questo momento» mi guarda ancora.

«Anchio, Shawn»

«La tua voce è anche migliore di quella che amavo al telefono, e la stessa cosa per il tuo volto rispetto alle fotografie» Arrossisco e abbasso lo sguardo sulla ciotola che tengo sulle gambe.

Lui prende una manciata di patatine e le infila in bocca.
Non so davvero cosa dire, ho così tante domande in testa che non riesco a formularne neanche una.

«Posso sapere delle guardie e di tutta la storia di queste felpe?» chiedo ridendo mentre indico la felpa che ho ancora addosso.

«Ah uhm.. Ero venuto qui con una guardia, ma un gruppo di fans mi ha avvistato, e sai come si spargono le notizie.. Quindi ho dovuto architettare qualcosa all'ultimo secondo» Si porta la mano dietro al collo, come se fosse imbarazzato.
È così tenero.

Mi esce un sorriso.

«Abbiamo fatto un po' di giri, ma è stato divertente» Annuisce in risposta.

«Come è andato il viaggio?»

«Benissimo, anzi, grazie ancora per questa opportunità, non c'era bisogno della prima classe e tutto il resto»

«Hey dolcezza» Il mio cuore si ferma a quelle parole finalmente pronunciate dal vivo. «Non devi ringraziarmi, sai che per me tutto questo non è assolutamente un peso, e che preferirei sempre il meglio per le persone come te»

Non riesco a stare ancora senza il calore del suo corpo, così mi avvicino a lui e mi accoccolo al suo fianco, continuando a mangiare patatine.

Tutto questo è strano.
Davvero strano.
Non mi sarei immaginata tutto ciò.
Non so nemmeno cosa mi fossi immaginata sinceramente, ma mi piace.

Snapchat» Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora