Mi blocco.
I miei piedi si piantano a terra.«C-che c-cosa?!»
La mamma mi corre incontro e ci abbracciamo forte.
Mi piace quando anche lei è felice per me.«Resterò solo 4 giorni, e poi dovrai cavartela da sola»
«Non fa niente mamma, giuro di mettermi a studiare ogni sera, e che ti chiamerò sempre. Grazie mamma, grazie mille!»
Mio Dio.
Non ci credo.Voglio correre in camera e chiamare Shawn, ma la mamma mi ferma.
«Alex ma.. cosa hai fatto al mento? E perché c'è un livido enorme sulla tua spalla?»
«Oh.. avevo la testa altrove e sono caduta scendendo dal bus, mi fa un po' male il braccio, ma per favore, possiamo riparlarne dopo?» Le faccio gli occhi dolci e lei capisce immediatamente cosa voglio fare.
Mi allunga il telefono e io vado spedita in camera.
Mi preparo bene prima, perché sarà una conversazione lunga e voglio stare comoda.
Lego i capelli in una coda, sfilo le scarpe e metto un po' di pomata sotto il mento e sulla spalla.
Spero passi in fretta, non posso andare da Shawn conciata così.Quando mi siedo sul letto, prendo il telefono fra le mani, e questo squilla.
Guardo il prefisso sul piccolo schermo e vedo +401 così capisco subito di chi si tratta.«Hey, dolcezza»
«Stavo per chiamarti, ho giusto il telefono tra le mani»
La sua voce è assonata, e gli scappa uno sbadiglio.
«Ma buongiorno dormiglione!»
«Buongiorno anche a te, forse un po' in ritardo..» Amo immaginare il suo sorriso vicino alla cornetta quando mi prende ingiro.
«Di cosa volevi parlarmi?» chiedo poi io.
«Bhe, volevo sapere del viaggio ma se stavi per chiamarmi, dimmi di cosa volevi parlare tu»
«Del viaggio» Il mio tono è allegro quanto quello di un bambino a cui è appena stato regalato un lecca-lecca gigante.
«Mhh.. questa tua felicità è alquanto sospetta, dimmi un po', anche se ho gia capito, verrai a trovarmi?»
«Si, Shawn, si. Ci incontreremo!» Le lacrime agli occhi salgono di nuovo. Sarà la milionesima volta oggi.
Sento Shawn correre per casa urlando, e mi chiedo perché lo faccia sempre, ogni volta, anche se già sapevamo entrambi che sarei andata a trovarlo.
«Come facevi a saperlo?!»
«Lo immaginavo. Nessuna madre lascerebbe perdere questa occasione alla propria figlia.»
«Shawn, sia chiaro, io vengo per conoscere te, come amico, non come personaggio famoso, intesi?»
«Oh dolcezza, potrei sposarti, ad ogni parola ti amo sempre di più!» Queste parole mi restano impresse. La mia testa inizia a ripetersele di continuo.
Anche se so che non è serio, e che il suo tono era decisamente scherzoso, rimango molto soddisfatta.«Allora, ho già controllato i voli, gli orari e tutto quello che c'è da sapere, me li sono appuntati qui, aspetta un secondo..» Lo sento aprire qualche cassetto, e poi strusciare della carta vicino alla cornetta.
«Ecco, il volo parte alle 5.00am e arriva a Toronto alle 15.00pm, so che è un po' lungo ma..»
«Ne vale la pena» Lo interrompo.
«Prenoto per due biglietti ?»
«Si, c'è anche mia madre, ma si ferma solo per 4 giorni, è leggermente indaffarata con il lavoro»
«Non preoccuparti dolcezza»
«Shawn dimmi, quando dobbiamo partire?»
«Dopodomani.»
«Cosa?! Così presto?»
«Il prima possibile, avevo calcolato che oggi sarei riuscito a fare tutto»
«E dove alloggeremo? Le valigie? E.. Oh mio Dio dopodomani, non sto nella pelle!» Shawn inizia a ridere.
«Starete da me, a casa mia, con la mia famiglia. Io non ti lascio da sola.» Il mio cuore va all'impazzata.
Per le seguenti due ore e mezza, ci mettiamo d'accordo su come si svolgerà la cosa, e gli racconto di quello che è accaduto oggi.
«Alex, non li vedrai per un mese sano, lasciali stare, so che fa male ma non lasciarti sottomettere così da dei poveracci, so che sei forte.»
«Grazie Shawn, davvero»
«Dai, adesso vado a sistemare delle cose in studio, tu avverti tua madre di fare la valigia.» Mi cresce un sorriso enorme.
«Ci sentiamo dopo» riattacco.
Corro di sotto, e in due parole ho raccontato tutto alla mamma.
Nel giro di pochi secondi siamo in camera a riempire valige su valigie.Insomma, un mese non sarà poco.
STAI LEGGENDO
Snapchat» Shawn Mendes
Fanfic«Mi sono nascosta dietro la vita che credevo mi aspettasse una volta tornata a casa, ma non è affatto così che vanno le cose. La vita non ci aspetta, la vita procede, lasciandoci indietro tra le mani del destino. Ed è lui il mio destino. Lui ha cam...