45.

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«Io scendo a fare colazione»
Urlo mentre esco dalla stanza.

Shawn e Ryan si sono appena alzati, e direi che da ieri sera la situazione è decisamente migliorata.

«No, ferma» Shawn mi blocca sulla porta, afferrandomi un braccio.

Lo guardo interrogativa.

«Vengo anch'io» sentenzia, infilando il giacchetto di pelle.

«Ma hai detto di aver già fatto colazione..» Non capisco.

«Si, ma non ti lascio andare da sola. Hai visto come ti guardava ieri sera il cameriere?» Non incontra il mio sguardo, ma sorride.

»Shawn..» alzo gli occhi al cielo.
Non sono davvero scocciata, però: sono felice.
È così carino!

«Shhh» mi dà un bacio sulla guancia, e poi scendiamo in mensa insieme.

«Ray?» Chiedo, una volta in ascensore.

«Voleva restare a letto» fa spallucce.

Arriviamo in mensa e ci sediamo ad uno dei tanti tavoli liberi.

«Sei pronto per oggi pomeriggio?» Gli chiedo, riferendomi al fatto che oggi incontreremo i suoi vecchi amici.

«Mio Dio..» Ha un sorriso grandissimo sul volto, e si sta torturando le mani dall'ansia.
«Non immagini quanto io sia agitato. Non vedo l'ora» continua senza smettere di sorridere.

Il suo sorriso di prima mattina è come una tazza di caffè fumante: non c'è nulla di più piacevol per iniziare la giornata.

Non so come mi ritrovo a pensare a queste piccolezze così frequentemente, ma mi piace. Penso tutto quello che voglio nella mia testa, senza che nessuno possa sentirmi.
Vi sembrerò pazza, ma molto spesso mi piace rifugiarmi nei miei pensieri.

«Alex, hai sentito?» domanda Shawn con uno sguardo indecifrabile.
Non mi sono accorta del cameriere davanti a noi che sta prendendo le ordinazioni.

«Uhhm...» Shawn smettila di sorridermi in quel modo.

«Un cappuccino e dei muffin al cioccolato.» Dice lui al posto mio.
Il cameriere lo squadra, poi si gira verso di me per rivolgermi un cordiale sorriso, prima di tornarsene in cucina.

«E se io odiassi i muffin?!» ridacchio.
Ha praticamente ordinato al posto mio la MIA colazione. Pff.

«So che non li odi, peccato non abbiano la torta alla pesca»

Sorrido al ricordo di quella meravigliosa mattinata a Toronto, passata a subirmi discorsi della mamma su Ryan.
Ripensandoci, non è stata così male infondo.

«A L E X?!» Shawn mi sventola una mano davanti al volto.
Cosa diamine mi succede?

«Hai ancora sonno? Vuoi dormire ancora un po'? Posso chiamare Cam e dirgli che arriviamo più tardi.» è così premuroso..

«No, no non preoccuparti» arrossisco di colpo.
Non capisco cosa mi prenda stamattina, davvero.

«Allora, cosa mi stavi dicendo?» Provo a recuperare.

«Oh, beh, ecco.. volevo chiederti se avevi voglia di-» viene interrotto da una voce alle nostre spalle.

«Buongiorno!» appare Ryan dall'altra parte della mensa.

Si avvicina e si siede con noi.
Shawn che fa una faccia scocciata, e sbuffa rumorosamente.

«Perché non mi avete chiamato per scendere con voi? Non mi arrabbio mica se volete stare un po' soli.» a dire il vero Shawn mi aveva detto che sarebbe rimasto a dormire..

Snapchat» Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora