23.

3.7K 256 34
                                    

La mattina seguente, dopo una dura lotta contro la sveglia e una doccia veloce, sono già alla fermata ad aspettare che arrivi l'autobus.
Quando vedo la macchina di Ryan  avvicinarsi, decido di mettere le cuffiette ed ignorarlo.
Voglio assolutamente risolvere con lui, ma stamattina proprio non me la sento.

"We don't have to be ordinary, make your best mistakes.."

Lo voce di Shawn è incredibile.
Non vedo l'ora di poterla ascoltare dal vivo.
Al solo pensiero sento un qualcosa che si libra nel mio stomaco, ma non sono farfalle, è ansia. Ansia di partire. Ansia di vederlo, di conoscerlo. Ansia di abbracciarlo.
Ansia di lui.
Shawn Mendes.

Il pullman arriva e mi distrae dai miei pensieri.
Questo giorno è troppo silenzioso, mi manca qualcosa, e non riesco a capire cosa..

Ieri con Shawn e la mamma abbiamo deciso che, riguardo alla scuola, dovrò solo avvertire il preside che starò via per un viaggio studio e che mi impegnerò a recuperare tutto il programma per non restare indietro.

Così, quando dopo tre lunghe ore di attesa suona la campanella, mi dirigo nello studio del preside.
Credo mi sia venuta qualche fobia o della roba del genere, perché ogni volta che attraverso un corridoio o una soglia, mi guardo intorno in cerca di loro.

Busso leggermente sulla porta, fino a quando una voce da dentro mi da il permesso di entrare.

«Ahh signorina Alex, è lei! Prego, si accomodi»

Mi siedo sulla poltrona davanti alla sua scrivania.

«So che mia madre aveva già avvertito che sarei venuta a parlargli»

«Esatto, mi dica, di cosa ha bisogno?»

«Vede, domani mattina parto per un viaggio studio in America che durerà all'incirca un mese. Le farò avere mie notizie, e le prometto che mi impegnerò per non perdere le lezioni. Ho già tutte le email dei professori, e mi scuso per il breve preavviso ma è una cosa di cui abbiamo avuto la certezza solo ieri»

«Oh si, sua madre mi aveva detto del concorso. Le mie congratulazioni! Del resto non si preoccupi, so che lei è un'alunna brillante, faccia un buon viaggio!»

«Grazie mille, a presto!»

Mi alzo, e prima di chiudere lentamente la porta, gli porgo un sorriso di riconoscimento.
Quando mi chiudo la porta alle spalle e mi giro, vado addosso alla mia professoressa di storia, che stava giusto per entrare.

«Oh mio Dio, mi scusi!»

«Non preoccuparti! Vai in classe dai, la ricreazione è appena finita.»

Mi dirigo in classe, e dopo essermi sistemata sul mio banco, entra appunto la professoressa di storia, con cui abbiamo le successive due ore.

Poggia la borsa sulla cattedra, si siede, e inizia a girovagare con lo sguardo tra i banchi.
Convinta che voglia interrogare, mi abbasso in modo da nascondermi dietro il ragazzo che mi sta davanti, ma sfortunatamente mi nota ugualmente.

«Oh Alex! Il preside ha messo al corrente tutti i docenti della buona notizia che gli hai riferito questa mattina»

In classe cala il silenzio, e mi trovo puntati gli occhi di tutti.

«Quale b-buona notizia?»

«Del tuo viaggio studio in America, siamo tutti molto orgogliosi e felici per la tua vittoria a quel concorso!»

«Viaggio studio in America?!» Chiedono alcuni miei compagni all'unisono.

«Si ragazzi, Alex ha vinto un viaggio studio in America e ci lascerà da domani mattina fino al mese prossimo»

Cerco di evitare gli sguardi, ma quello di Ryan mi trafigge fino al suono della campanella.

Prendo lo zaino e corro fuori, non ho intenzione di perdere l'autobus.
Molti compagni però mi fermano e mi chiedono curiosi i dettagli del viaggio, rallentandomi di molto.
Butto lì qualche bugia, e corro nuovamente verso la fermata.

Faccio per rimettermi le cuffiette, ma Ryan si avvicina piuttosto arrabbiato.

«Insomma te ne vai in America per un mese intero?» Il suo tono è velenoso.

«Si, se tu mi parlassi lo sapresti» rispondo prontamente.

«Se tu non fossi una bugiarda ti parlerei» ribatte.

«Allora cosa sei venuto a fare qui, Ray? Hai rifiutato tutte le mie chiamate, mi ignori, e mi sono fatta anche pestare da loro per difenderti. Non mi merito questo, sei sempre e comunque il mio migliore amico.»

«Buon viaggio Alex» Quasi mi urla in faccia, con le guance rosse che ha solo quando è arrabbiato.

Bene.
Ormai è un mese e mezzo che conosco Shawn, e durante questo periodo di tempo ho ragionato molto, ma solo adesso mi accorgo di quella che è davvero la mia vita.
In questo mese e mezzo ho capito che la mia unica certezza è Shawn, e che l'unica cosa che voglio davvero è andare da lui in Canada e lasciarmi alle spalle per un po' tutto questo schifo.

Salgo sul bus e metto le cuffiette fino a casa.

"All I remember is the smile on your face.."

Snapchat» Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora