Due anni dopo
«Tesoro! Svegliati è tardissimo!» Grida la mamma dalla cucina.
Mi alzo velocemente e in 10 minuti sono pronta ad uscire.
«Non fai colazione?» Chiede, facendomi perdere altro tempo prezioso.
«No mamma, mangerò qualcosa là, il capo non è così cattivo!» Dico lasciandole un veloce bacio sulla guancia, e schizzando in macchina come un razzo.Per fortuna ho preso la patente, altrimenti il pullman mi avrebbe fatto perdere almeno un'altra mezz'ora.
Sono appena le 6 del mattino, e già Milano pullula di persone e di auto per strada.
Parcheggio velocemente davanti al locale, e corro dentro. Ritardo solo di qualche minuto, per fortuna.«Oh Alex! Eccoti! Vieni andiamo!» Seguo la mia collega in cucina, e prendo il grembiule per iniziare il mio lavoro anche questa mattina.
Dopo il liceo, sono stata assunta in questa tavola calda proprio nel centro della città, e diciamo che mi pagano anche piuttosto bene per essere solo una semplice cameriera.
Mentre sto pulendo il bancone, alla radio del negozio passano 'Stitches'.
Un colpo al cuore mi fa perdere qualche battito, ma decido di ignorare la cosa, come ho fatto negli ultimi due anni.Ricordo ancora il primo periodo, è stato davvero un'inferno.
Oltre ad aver cancellato ogni social e aver cambiato numero di telefono, ho addirittura eliminato le sue canzoni e rivenduto i CD.
Ma infondo mi ha fatto bene.
Ora mi sono ripresa, credo..Ryan, invece, è qui a Milano con noi. Dopo aver finito il liceo, lui ha scelto un'università a qualche chilometro da casa nostra, e possiamo vederci tutti i fine settimana quando non ha molto da studiare.
«Alex!» Mi richiama il mio capo, e io corro immediatamente da lui. «Ti vogliono al tavolo 27!» Annuisco ed inizio a girare per i tavoli.
24, 25, 26 ... che mi venga un colpo! Al 27º è seduto Geoff. Si, è lui. Lo riconosco immediatamente.
Comincio a tremare.
Fa che non si ricordi di me.«Cosa desidera?» Chiedo gentilmente, nascondendomi dietro il taccuino.
«Torta alla pesca e cappuccino, grazie» Oh Mio Dio.
Abbasso lo sguardo su di lui, e capisco che non è la sua vera ordinazione. L'ha detto perché mi ha riconosciuta.«Alex..» Si alza e mi abbraccia.
«Tu, tu come ti ricordi di me?» Sembro davvero una bambina.«Difficile dimenticarsi con uno come Shawn, e poi non sei cambiata molto, ma la prossima volta che vuoi nasconderti, nascondi anche questo» dice poggiando un dito sul cartellino col mio nome che ho legato al collo.
Che figuraccia.«Io non mi stavo nascond..» Ma mi interrompe.
«Alex, tranquilla. È un caso che io ti abbia incontrata, e non ho intenzione di farti nessun tipo di domanda.» Lo ringrazio annuendo.
«Ora vorrei un caffè medio alla cannella, grazie mille» Sorrido e porto l'ordine al bancone.Shawn's POV
Sono sdraiato sul divano della mia camera d'albergo, quando improvvisamente Geoff entra correndo. Sbatte la porta dietro di lui, e riesco a sentire il suo fiatone anche dall'altra stanza.
Ma che ha combinato?
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Snapchat» Shawn Mendes
Fanfiction«Mi sono nascosta dietro la vita che credevo mi aspettasse una volta tornata a casa, ma non è affatto così che vanno le cose. La vita non ci aspetta, la vita procede, lasciandoci indietro tra le mani del destino. Ed è lui il mio destino. Lui ha cam...