15.

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Entro velocemente in casa e chiudo la porta della camera alle mie spalle, scivolandoci contro, fino ad accovacciarmi a terra.

Tutto questo stress mi sta uccidendo.
Il segreto di Shawn, i problemi con Ryan, e adesso anche questo.
Non so cosa fare.
La mia vita sta prendendo una piega troppo complicata.

Mi butto sul letto, e affondo la faccia nel cuscino.
Ho bisogno di riposare un po'.

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Toc-Toc
«Alex, posso entrare?» Mia madre mi sveglia.

«Si mamma, vieni» Mi metto seduta sul letto e mi stropiccio gli occhi.

«Tesoro, scusa se ti disturbo, c'è una persona per te al telefono.. Non ha voluto dirmi chi è, ma il suo accento è abbastanza strano..»

«Vabene, grazie»

La mamma mi passa il telefono, e poi esce chiudendosi la porta alle spalle.

«Pronto?» La mia voce risuona come disperata.

«Alex?» La voce è famigliare, ma non so ben definire chi sia.

Per un secondo avevo sperato fosse Ray..

«Si?»

«Non mi riconosci?»

«Uhm.. Scusami..»

La voce ridacchia, e io quasi perdo un battito al suono di quella risata.

«Shawn?» dico incredula, riconoscendolo.

«Buongiorno dolcezza» Riesco quasi ad immaginare il suo sorriso in questo momento.

«Oh mio Dio! Come hai avuto il mio numero? Come ti salta in testa di chiamare a casa»

«Non mi rispondi su Twitter, né su Snapchat, allora mi sono preoccupato e ho armato il mio staff per rintracciarti.. Solo non mi aspettavo che rispondesse tua madre»

«Oh non posso crederci.. Sei davvero carino, Shawn»

«Lo so dolcezza, non posso evitare di parlare con te, ormai ti sei cacciata in questo guaio e non puoi uscirne»

Rifletto su queste ultime parole.
Lui non sa di tutto quello che è successo. Sento come una morsa allo stomaco.

«Come posso aiutarti?» chiedo, cercando di capire il motivo per il quale mi ha chiamata.

«Col fatto che non hai letto i miei messaggi, ormai che ci siamo parliamo qui. Dai raccontami qualcosa, come è andata la giornata mentre dormivo?»

«Io... ehm... credo di aver avuto qualche problema..» le lacrime minacciano di uscire di nuovo, e alla fine cedo.

Gli racconto nei minimi dettagli tutto quello che è successo.
Avevo proprio bisogno di parlarne con qualcuno, non potevo semplicemente fare un riassunto. E poi, per dirla tutta, volevo davvero parlare con Shawn, non mi sarebbe più ricapitato, e la sua voce è così confrontante...

«Oh piccola, mi dispiace tantissimo. Vorrei poter essere lì ed aiutarti, maledetti i chilometri che ci separano!»

«Shawn grazie davvero, non volevo annoiarti con i miei problemi..»

«Tu non mi annoi, è un piacere sentirti, anzi, segna il mio numero così possiamo parlare tutte le volte che vuoi»

«Scherzi?»

Cosa?

Snapchat» Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora