30.

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Il pomeriggio passa in fretta davanti a un film e ad una scatola di biscotti.

Shawn si alza per togliere la cassetta dal lettore DVD, e proprio mentre si gira per dirmi qualcosa, la porta dell'ingresso si apre.

«Credo siano arrivati i miei, vieni.»

È in piedi davanti a me e mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi dal divano.

Ci dirigiamo in cucina, e troviamo Karen con delle buste intenta a sistemare la spesa negli scaffali.

Shawn bussa lievemente sul muro, e lei ci nota.

«Uuuh te devi essere Alex!»

Fa il giro della penisola e viene ad abbracciarmi.

«Finalmente ci conosciamo! Shawn mi ha davvero parlato tanto di te, eravamo tutti molto impazienti di conoscerti!»

«Il piacere è tutto mio» Sento arrossire di nuovo le guance. Maledetta timidezza.

«Come è andato il viaggio? Vi siete riposate? Hai già visto la tua camera?»

«Mamma piano con le domande» interviene Shawn nel discorso con un tono scherzoso.

«Hai ragione hai ragione, sono così felice di vedere questa bella ragazza qui con noi»

«È tutto okay non si preoccupi» dico, finalmente componendo una frase di senso compiuto.

«Ohh tesoro dammi pure del 'tu'» sorride

«Vabene!» ricambio il sorriso.

«Papà dov'è?» Chiede Shawn a Karen.

«È dal meccanico, sarà di ritorno per cena» Lei gli fa l'occhiolino, e improvvisamente una voce alle mie spalle mi spaventa.

«Buonasera a tutti» Dice mia madre in un piccolo sbadiglio nascosto sotto il palmo della mano.

«Lei è la mamma di Alex! Piacere di conoscerla!» saluta Karen.

Io e Shawn saliamo al piano di sopra, lasciando le due donne a scambiare qualche parola.

Arriviamo infondo al corridoio, e lui apre una porta dietro alla quale non sono ancora mai stata.
Quando entriamo, capisco subito che si tratta della sua camera.
C'è una grande mensola piena di CD, una scrivania invasa da fogli, e poi in un angolo un piccolo leggio e una vecchia chitarra.
Tipico disordine delle camere maschili.

«Sorpresa!» Dice scuotendo le mani in aria. «Ti piace? Questo è un lato top Secret della mia vita, nessuna fan ne è a conoscenza.» continua ammiccando.

Spalanco la bocca, e mi dirigo piano piano verso il letto, sedendomi sul bordo per osservare meglio il tutto.

Ci sono delle magliette sparse qua e là, e dei poster di vecchie band.
Poi noto una cornice sul comodino, e la prendo tra le mani.
È un grande gruppo di ragazzi, saranno almeno una decina, c'è anche Shawn, tutti abbracciati.

«Sono i tuoi amici?» domando cauta

«Si, non li vedo da molto.. Mi mancano un sacco..» Si siede accanto a me, e poi prende la foto tra le mani, fissandola pensieroso.

«Da quanto non li vedi?»

«Da quando ho firmato il contratto con la Island.. Loro poi hanno continuato sulla loro strada, mentre io sono andato sempre più a distaccarmi»

Mi avvicino ancora un po' e gli passo un braccio dietro la schiena.

«Chissà quante altre cose avranno combinato in mia assenza, facevamo sempre un mare di cavolate e ci divertivamo un sacco» Il suo tono nostalgico mi provoca una sensazione strana, quasi tenerezza.

«Un conto è sentirsi ogni tanto per telefono, un conto è vedersi e passare insieme delle giornate, come ai vecchi tempi..»

«Magari possiamo andare a trovarli durante questo mese.. Uhm così me li presenti.. Che ne dici?» domando spontaneamente.

Gli esce un grande sorriso sul volto, e mi abbraccia di scatto.

«Dici davvero?» quel suo sorriso non ha intenzione di andarsene.

«Sì, dico davvero»

Mi guarda dritto negli occhi per infiniti secondi, e penso che il mondo possa anche sparire in questo momento.

Snapchat» Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora