44.

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Dopo essere entrato, Ryan lascia le sue valigie nella prima camera che trova, e scende in mensa per mangiare qualcosa.
Io faccio lo stesso, ma invece di scendere in mensa, decido di sbattere la porta alle mie spalle e buttarmi sul materasso.
Le lenzuola sono pulite e profumano di fresco, aiutandomi a liberare un po' della mia frustrazione.
Starò per tutta la prossima settimana in un hotel con due persone che litigano per colpa mia.
Ryan adorava Shawn, e anche Shawn si era sempre comportato molto gentilmente nei suoi confronti. Non voglio che la stima di entrambi si abbassi per me.

Qualcuno bussa leggermente sulla porta e capisco che deve essere Shawn. Di solito non busserebbe, ma in queste situazioni strane è sempre molto cauto.
Non ho voglia di parlargli, anche perché dovrei affrontare un discorso di cui ancora non capisco nulla nemmeno io, che sono la diretta interessata.
So di essermi invaghita di lui, e so per certo che mi piace.
Ma è abbastanza per uno come lui?
Per due come noi?

«Alex lo sai che entrerò comunque? Anche se mi ignori» dice con fare dolce.
Alla fine cedo. È impossibile per me.

Pochi secondi dopo sento la porta chiudersi e il letto abbassarsi affianco a me. Una mano mi accarezza lentamente i capelli, fino a scendere alle spalle, e poi alla schiena.

«Shawn..» Dico con la faccia ancora soffocata nel cuscino.
«Dimmi solo perché fai così. Ho bisogno che tu la smetta di essere così misterioso, e mi dica in due parole come sta la situazione. Altrimenti la mia povera testa peggiora solamente..» Mi giro per guardarlo negli occhi.
La sua mano ora è sul mio volto, e mi sfiora una guancia.

«Lo so.. Ma io sono quello che sono, ho il mio lavoro e la mia vita. È questa l'unica cosa brutta, il non poter stare con una persona che non abbia tutto questo. Non sei l'unica che deve pensare a molte cose..» Il suo sguardo è spento. Triste.

Porto la mia mano sulla sua, che è ancora sulla mia faccia.

«È difficile.. Io non resterò qui per sempre, ho i miei amici, la mia famiglia, la scuola..» Decido di sedermi e incrociare le gambe.

«Ti preoccupano solo questi motivi?» Chiede mettendo le mani nelle tasche dei jeans. La sua espressione è seria.

«Si, principalmente..» non capisco a pieno quello che intende.

«Quindi, quindi tu, tu provi qualcosa per me?» Resta con lo sguardo fisso nel mio, e non so se posso reggerlo.

Sapevo che sarebbe andata a finire così. E adesso?
Non mi ci sono mai soffermata troppo a ragionare, ma devo assolutamente dire qualcosa.
Provo qualcosa per lui? Si, sicuro.

«Io..» Odio quando la mia voce si spezza a metà frase. Mi trema ogni singolo centimetro di pelle, e iniziano a sudarmi le mani. È questa la reazione che mi aspettavo. È questa la conferma di tutto.

Lui resta in silenzio con gli occhi immobili, senza mai spostarli di nemmeno un millimetro, in attesa della mia risposta.
Schiarisco di nuovo la voce e ci riprovo. Niente giri di parole.

«Si, ma non so definirlo» ammetto.

«In che senso?» Chiede senza mostrare un minimo di emozioni. Si sta trattenendo o cosa?

«Non so definire bene cosa sia, ma è qualcosa di forte. Shawn, non so se sono innamorata di te, ma mi piaci. Ti prego, lasciami del tempo per ragionare da sola.» È fatta. Un peso in meno.

«Vabene...» Dice con un sorriso dolce sulle labbra. «Tranquilla» sorride ancora con uno sguardo caldo, mentre si avvicina per lasciarmi un bacio leggero sulla fronte e poi uscire dalla camera.

Sento di aver fatto la cosa giusta.
Ma subito mi sale un dubbio.
Ryan?

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«Alex, è ora di cena, scendi con me?» Chiede Ray seduto sul mio letto.

«Uuh, dammi 5 minuti per prepararmi e arrivo» dico con la voce ancora impastata dal sonno.
Non posso aver dormito per tutto il pomeriggio...

Ray si sposta leggermente per permettermi di alzarmi dal letto, e non si muove più fino a quando non esco dal bagno qualche minuto dopo.

Prendiamo insieme L'ascensore per il primo piano. Ho una fame che non ci vedo più.

«Shawn?» Chiedo non avendolo trovato nella nostra stanza.

«Ci sta tenendo i posti» evita il mio sguardo da prima, e mantiene un tono e un'espressione totalmente neutrali.
Ho paura che abbiano parlato...

Entriamo in mensa, e direi che definirla "mensa" è totalmente sbagliato. La sala è enorme, e ci sono tavoli rotondi ovunque, saranno circa un centinaio; e il tutto è ben arredato in un color rosso carminio.

Individuo Shawn tra la folla, seduto ad un tavolo accanto alla finestra. Riconoscerei quegli occhi ovunque.
Ma a cosa sto pensando?
Scaccio via i pensieri, e mi avvicino a lui seguita da Ryan.

Passano infiniti minuti, e nessuno ha intenzione di parlare.
Ma cosa gli prende?
Mio Dio non posso crederci.

«Se avete intenzione di comportarvi così per tutta la settimana, allora non contate sulla mia presenza.» Mi alzo, e cambio tavolo, sedendomi dall'altra parte della stanza.
Odio quando succedono queste cose. Odio essere tra le amicizie delle persone.
E odio ancora di più il fatto che siano proprio loro due quelle persone.

Il cameriere si avvicina, e ordino la mia cena.
Con lo sguardo sbircio verso il loro tavolo, e  noto che stanno discutendo di qualcosa abbastanza tranquillamente.
Almeno posso dire di aver fatto una minima cosa giusta in tutto questo.

La serata passa velocemente al telefono con la mamma.

S.A.= MENDES ARMY È IL GRANDE GIORNO!😱
Non posso credere che già siano passati ben due mesi!
L'esibizione di ieri è stata semplicemente fantastica, e sentire Shawn che continuava a ripetere "Grazie Ti Amo" è stato il massimo.❤️
Ho seguito tutte le interviste come una nerd impazzita, ma alla fine ce l'abbiamo fatta💪🏻
Pensare che fino a qualche tempo fa, lanciavamo hashtags come #BringShawnToItaly o #WeGoSottoCasaDiShawn ,mentre adesso è qui, a Milano, a preparasi per il suo show di stasera.
Voi andrete?💞
Buona fortuna, spero che voi vi divertiate come le fortunate che ieri hanno avuto l'occasione di vederlo ed abbracciarlo

#ShawnWorldTourMilan 🇮🇹🤘🏻
Tonight.
[ 27.04.16 ]

Snapchat» Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora