Il mattino dopo trovarono Timmi proprio di fronte alla casa di Nadine, sulla sua moto, a leggere l'ennesimo giornale. Nonostante fossero andati a letto tardi, l'emozione e l'aspettativa aveva indotto tutti e quattro ad alzarsi presto e a mettere in atto il piano di Alis.
Così mentre lei, Xander e Jo fingevano di avviarsi verso la fermata dell'autobus, Nadine si avvicinò a Timmi a passo spedito, intercettandolo prima che potesse andarsene.
- Aspetta!- lo chiamò - Per favore! Devo parlarti.-
Timmi, che stava per infilarsi il casco, esitò per un istante, guardandola perplesso.
- Non un'altra cioccolata!- la ammonì - No, perché l'ultima, se devo essere sincero, è stata snervante.-
- No.- rispose lei - Stavolta andiamo al parco.-
Lui sospirò, guardando l'autobus sul quale avrebbero dovuto trovarsi i suoi amici che si allontanava.
- Perché sento che questa missione mi durerà tre volte più del solito?- brontolò, scendendo dalla moto.
- Ma sei sempre così ottimista?- chiese Nadine, aggrottando la fronte.
- No, di solito borbotto molto di più.- sbuffò, incamminandosi verso il parco - Ma se vuoi posso anche sfogare un po' il mio vocabolario. Scoprirai che è piuttosto colorito.-
Trattenendo un gemito scocciato, Nadine lo seguì.
Era ancora presto, e quasi nessuno si trovava in giro a quell'ora, specialmente perché erano ormai arrivato all'inverno e il freddo era alquanto pungente, soprattutto la mattina. Timmi tuttavia non pareva notarlo, poiché vestiva ancora con i suoi abiti leggeri di sempre. Sembrava ancor più fuori luogo, adesso.
- Ma non hai freddo?- gli chiese la ragazza mentre camminavano.
Lui si limitò a scuotere la testa, raggiungendo una panchina di ferro vicino a una siepe e sedendosi sullo schienale. Nadine invece rimase in piedi, tremando leggermente. Non seppe dire se aveva freddo o se era nervosa.
- Allora?- disse il ragazzo - Cosa c'è? Sbrigati, perché ho un po' da fare.-
- Beh...- esitò lei: era più difficile del previsto.
- Ti risparmio l'imbarazzo: Xander ti ha raccontato tutto, vero?-
Lei annuì.
- Sì, ma non è di questo che volevo parlare.- disse.
Timmi aggrottò la fronte.
- Aspetta, gli credi davvero?-
Nadine si strinse nelle spalle.
- Non dovrei?-
Lui fece un sorrisetto.
- Oh, certo che dovresti... in fondo ti ha parlato di... cosa? Scheletri assassini e pozioni magiche?-
- E di Custodi dell'Eden e maghi.- rispose lei - Lo conosco, non è un bugiardo e non ha tutta quell'immaginazione. E comunque sembrava davvero preoccupato, ieri mattina.-
Timmi si lasciò scappare un sospiro.
- Già... fa bene a preoccuparsi.- disse - Fanculo a quei tredici...-
- A chi?-
Lui scosse la testa.
- Lascia stare... me l'hanno detto solo ieri, e non ne sono sicuri neanche i miei superiori...- sospirò di nuovo e la guardò negli occhi - Dai, di cosa volevi parlarmi?-
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Sangue di Demone - Il Flagello di Dio
FantasyIn una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta. Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro. Tre nullità a cui il d...