Benché non fosse nelle condizioni degli zombie dei piani inferiori, Ducan era decisamente morto: la sua pelle era grigiastra, flaccida e fredda, e le mani gli ricadevano scompostamente dai braccioli sulle ginocchia grassocce. Gli occhi erano chiusi, la bocca leggermente aperta, il capo chino. Sembrava quasi che stesse dormendo.
Sul petto c'erano cinque strappi nella camicia di lino, di forma circolare, e nella pelle apparivano dei segni strani, come se qualcosa l'avesse pinzata da dentro, costringendola a rientrare leggermente. Parevano dei buchi atrofizzati.
Ducan era morto, alla fine. Vedendolo in quello stato, Xander non seppe definire il proprio stato d'animo: si trattava dell'uomo sconosciuto, mai visto né incontrato, ad aver voluto la sua morte, portandosi conseguentemente a un punto di non perdono.
Tuttavia, il giovane mago non provava niente per la sua dipartita: né piacere, né sollievo, e neanche tristezza. Semplicemente, la cosa gli era indifferente. Sentiva di essere in pena per tutti quelli che erano morti sull'isola, ma non per lui. Era strano, tutto sommato.- Cosa gli è successo?- chiese Alis.
- Tu che ne dici?- sbuffò sarcastico Timmi, mettendo via la Fiaccola e incrociando le braccia sul petto.
- Intendo dire, com'è morto?- sbottò lei, irritata.
- Pensi che sia stato Kyle?- chiese Nadine, che aveva rimesso la pistola nella cintura.
- Bella domanda.- rispose Timmi, con una limpidità che aveva dello spiazzante - Vedete questi segni?- e indicò i cinque fori nella camicia - Questo tipo di ferite non è sconosciuto al Sommo Concilio.-
- Perché?- chiese Jo.
- Perché sono una firma.- spiegò lui - Un killer demoniaco di cui ignoriamo l'identità lascia pressoché sempre questa traccia sulle sue vittime.-
- E cosa gli fa?- domandò Xander.
- In pratica, sembra che prosciughi la magia a coloro che incontra.-
- Ma Ducan non era un mago.-
- Non importa.- disse Timmi, scuotendo la testa - Chiunque ha un minimo di magia, dentro il proprio corpo, anche i normali umani come lui. È questo che dà la vita. Se questa magia viene meno, allora significa morte.-
- E come mai è così ben conservato?- chiese Alis - Forse non è morto da molto, ma non puzza nemmeno, e se è stata la magia nera ad ucciderlo...-
- Giusta osservazione.- annuì Timmi - Vedi, non so poi moltissimo di questa storia, a lavorarci sopra era Raven. Comunque mi ha spiegato che, più o meno, i corpi lasciati dal nostro assassino non deperiscono come gli altri, se muoiono in questo modo. È come se li mummificasse, congelando il loro invecchiamento. Probabilmente può fare la stessa cosa con se stesso o altri senza uccidere, ma non sono sicuro. Non so che poteri abbia.-
- E quindi questo killer è qua? Sull'isola?- chiese Jo, con evidente apprensione.
- Sì, e scommetto di sapere chi è.- sbuffò il mezzodemone.
- Ovvero?-
- Non è ovvio?- disse Nadine, tristemente - Deve essere per forza Kyle. Giusto?-
Timmi annuì.
- Spiegherebbe anche il suo ridicolo soprannome.- rispose - "Divoratore di Anime"... in effetti, facendo una cosa del genere, è come se mangiasse l'anima alla sua vittima.- sospirò e scosse la testa, avvilito - Quel pazzoide è proprio fuori controllo... ha ammazzato anche il suo capo...- si avviò verso la porta, facendogli cenno di seguirlo - Okay, forza... raggiungiamo la Fornace, e vediamo di darci un taglio, con questa assurda faccenda.-
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Sangue di Demone - Il Flagello di Dio
FantasíaIn una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta. Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro. Tre nullità a cui il d...