Cap. 31: Il ragno

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Appena furono tornati a terra, Alis segnò sulla cartina la loro posizione approssimativa e quella della loro destinazione, basandosi sulle informazioni che avevano acquisito mentre erano in volo. Studiando la mappa e confrontandola col riferimento visivo, Timmi decretò che ci avrebbero messo non più di un giorno o due, se tutto fosse andato per il meglio.

C'era comunque da dire che non ne sembrava troppo convinto...

- Sei sicuro che dobbiamo andare al grattacielo?- chiese Jo, con l'aria di chi avrebbe preferito fare qualsiasi altra cosa.

- La Fornace senz'altro è laggiù.- rispose Nadine per tutti - Quindi dobbiamo andarci per forza.-

- E se ci fosse anche Kyle?-

Timmi non rispose.

- Andiamo.- grugnì invece, prendendo lo zaino e cominciando a camminare verso il centro dell'isola.

- Ehi, aspetta!- esclamò Jo, correndogli dietro.

- Avanti.- sospirò Alis - In marcia.-

Cominciarono a seguirlo in silenzio, anche se Jo continuò a bubbolare per alcuni minuti, dicendo qualcosa sull'essere continuamente ignorato. Camminarono per alcune ore, e lungo il tragitto si imbatterono in ogni genere di animali, alcuni anche molto rari. Xander ne riconobbe diversi, grazie ai documentari e alle foto di alcuni libri che aveva letto, ma altri gli erano totalmente ignoti e, soprattutto, era certo che fossero di origine sovrannaturale: mentre passavano sotto un albero basso, ad esempio, videro quello che sembrava un pappagallo il quale, sotto i loro occhi, passò dal colore rosso a quello nero e aprì le ali, rivelando due piccoli pungiglioni, lanciando un verso gutturale.

A quella vista Alis lanciò un piccolo grido di paura, ma Timmi garantì loro che era innocuo e proseguì senza prestargli troppa attenzione.

Videro anche numerosi serpenti riposare appesi ai rami più alti, intenti a confondersi con le molte liane che pendevano dall'alto. Una volta Jo se ne trovò uno davanti, e poco mancò che non lo mordesse a un orecchio. Fortuna volle che Xander riuscì a fargli saltare la testa con una palla di fuoco appena in tempo.

Fecero poche pause, solo quando Timmi decideva che erano troppo stanchi per stargli dietro, e in uno di quei momenti accadde la prima cosa veramente degna di nota.

Durante la terza sosta che il mezzodemone concesse loro, della quale approfittarono per imboscarsi un attimo e svuotare le vesciche, Timmi si sdraiò a terra con un piccolo gemito, appoggiando la testa allo zaino. Alis si accasciò sfinita contro un tronco caduto e Jo si sedette poco lontano da lui, seguito da Xander. Nadine, invece, era andata ad appartarsi nella selva.
Mentre aspettava, Xander notò lo strano cilindro appeso alla cintura dell'amico: si era già chiesto cosa fosse di preciso, ma non aveva mai avuto il coraggio di domandare spiegazioni in merito. In fondo gli bastava sapere che era un'arma, che era molto pericolosa e che Timmi non aveva alcuna paura di usarla. Tuttavia Jo, di indole molto più curiosa di lui, non stette a pensarci troppo.

- Che cos'è quello?- chiese, indicando il cilindro.

Timmi gettò un'occhiata distratta alla sua cintura.

- Un prodigio della tecnomagia. Si chiama Fiaccola.-

- Ehm... un prodigio della che?- esclamò Alis da dove si trovava, senza capire.

- Tecnomagia.- ripeté Timmi - Consiste nell'unire la magia alla scienza. Questa...- e prese il cilindro in mano, sollevandolo sopra di sé - ... è una spada estremamente potente, nata da un attento studio e da complessi esperimenti.- si alzò a sedere e guardò i tre - Vedete, per creare questa ci sono voluti circa sette anni di lavoro.-

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora