Il giorno dopo Bull non si fece rivedere a scuola. I suoi amici dissero che era andato dal dentista per un controllo odontoiatrico, ma non seppero (o meglio, non vollero) specificare di che genere. Il Ragazzo che Faceva Paura, invece, era ancora lì dove l'avevano lasciato, identico a prima, senza nemmeno i segni che i denti di Bull gli avevano lasciato sulla mano, ora perfettamente indenne.
Dopo la scazzottata Xander, Alis e Jo erano corsi subito a casa, sconvolti e scossi da quanto successo, e non ne avevano quasi parlato: Jo aveva fatto qualche accenno, esaltato dal modo in cui il Ragazzo che Faceva Paura aveva tenuto testa a tutti quanti e poi aveva fatto saltare i denti a Bull, ma quando aveva visto lo sguardo di Alis si era zittito.
Xander, in cuor suo, era ancora incerto su quello che provava nei suoi confronti: gli era grato per l'aiuto, era la prima volta che qualcuno interveniva per difenderlo, ma la minaccia che aveva rivolto a Bull gli era sembrata così seria, così sincera...
Nadine non la sentivano dal giorno precedente. Quando si erano allontanati era ancora imbambolata lì, sconvolta quanto loro per tutta quella storia. Chissà come l'aveva presa: in fondo, lo sconosciuto era intervenuto per proteggere Xander, ma era scattato davvero quando Bull l'aveva schiaffeggiata. Aveva difeso entrambi.
- Secondo voi chi è?- sussurrò Alis, gettandogli un'occhiata di sbieco mentre attraversavano la strada.
Passando, Xander lo guardò a sua volta. Notò che anche lui li osservava, ma dopo poco tornò a leggere il suo giornale.
- Non lo so, ma è stato fortissimo!- sibilò eccitato Jo - Cioè, lo avete visto? Ha sdraiato Bull come niente! Scommetto che è una specie di soldato in incognito! Forse è un killer! Avete visto che faccia quando lo ha minacciato! Da gelare il sangue! Xander, tu che dici?-
Lui non rispose, né guardò il ragazzo. Sinceramente, non aveva idea di quale risposta dargli: le emozioni del giorno prima gli erano bastate, e non desiderava provarne ancora, specialmente visto il livido che gli stava colorando il mento in quel momento. Già spiegarlo ai suoi genitori era stato un problema... aveva dovuto inventarsi una brutta caduta in corridoio per non subire troppe pressioni.
In parole povere, era combattuto: paura e gratitudine si rimescolavano dentro di lui, e nessuna delle due riusciva a prevalere. L'istinto, in ogni caso, gli diceva chiaramente di stare alla larga.
A interrompere il suo filo di pensieri fu Nadine, che era ferma ad aspettarli davanti al portone di scuola. A differenza di lui non presentava segni, e il rossore della manata era già scomparso. Fissava il Ragazzo che Faceva Paura come se sperasse di vedere qualcosa di nuovo in lui, ma quando si avvicinarono bloccò loro la strada, anche se non staccò gli occhi dallo straniero.
- Lo avete già ringraziato?- chiese senza alcun preambolo.
Jo si voltò brevemente verso di lui, indeciso.
- Ehm...- rispose - Beh... no.- ammise - Cioè... è stato forte, però sai... era un po' da brivido.-
- Dobbiamo dirgli qualcosa.- insisté lei, piccata - Ci ha aiutati, ieri pomeriggio. Non ve ne sarete dimenticati, vero?-
Jo esitò.
- No... certo che no...- borbottò in tono frettoloso.
- Il fatto è che ci fa un po' paura.- spiegò Xander - Ci avrà anche dato una mano, ma hai visto la sua faccia, quando ha minacciato Bull di ucciderlo.-
- Oh, andiamo!- sbottò Nadine - Siete troppo intelligenti per credere che fosse serio.-
- Non è che ci crediamo...- intervenne Alis - È solo che... ci inquieta, ecco! Non ti è sembrato un po'... esagerato?-
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Sangue di Demone - Il Flagello di Dio
FantasyIn una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta. Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro. Tre nullità a cui il d...