Cap. 55: L'arrivo del Pentacolo

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Mentre gli artigli di suo fratello risucchiavano da lui ogni singola stilla di forza vitale, Timmi cominciò a sentirsi sempre più molle e debole. Le sue forze stavano rapidamente scemando, prosciugate a gran velocità dall'oscuro potere del Divoratore di Anime. Di tutte le ferite che aveva subito fino a quel momento, quella era decisamente la più grave e mortale.

Lo stava uccidendo.

Non può finire così...

Con uno sforzo che persino per un demone sarebbe stato giudicato enorme, raccolse l'energia rimasta in Riflusso e colpì Kyle con un pugno che gli fece abbattere ancora un'altra colonna, strappando gli artigli dalla sua schiena appena un attimo prima che potessero finirlo o togliergli i poteri. Appena fu libero cercò di tirarsi in piedi, reggendosi a fatica sulle gambe molli: gli girava la testa, sentiva le membra pesanti... la situazione era grave.

Suo fratello, per contro, si rialzò immediatamente con uno scatto e gli si avventò contro, ruggendo feroce. Non avrebbe retto l'assalto, così fece l'unica cosa intelligente: si abbassò facendo una piroetta, tornando ad essere umano, impugnò saldamente la Fiaccola con entrambe le mani e la puntò alle proprie spalle, trafiggendo Kyle all'altezza della milza.

***

Usando con cautela la propria influenza sulla fornace, Xander trovò la strada per i contenitori dei Liquidi di Creazione; erano situati ad uno dei livelli più alti, all'interno di un'area circondata da una grande gabbia metallica. Nei dintorni trovò i resti di altri mostri come quello da cui aveva salvato Nadine, uccisi tempo prima da mani ignote.

Senza perdere tempo a chiedersi cosa fosse successo (onestamente era solo grato per il fatto che fossero già morti), Xander raggiunse gli enormi cilindri dei liquidi infiammabili, deviando il flusso verso le valvole di espulsione, così da riempire alcuni fusti.

Sollevarli e trasportarli con la magia non fu la cosa più facile o riposante del mondo, ma riuscì comunque a tornare con il prezioso carico fino al punto di partenza, riempiendo l'anello che aveva creato con estrema attenzione.

Una volta finito, creò una miccia abbastanza lunga, che forse gli avrebbe concesso tre minuti di tempo prima dell'esplosione; mentre si apprestava ad accenderla sentì un messaggio d'allarme risuonare in lontananza, mentre la fredda voce metallica della Fornace annunciava un guasto nel sistema degli ingranaggi e un pericoloso aumento della temperatura interna.

A quanto pareva, gli altri ce l'avevano fatta.

Accese la miccia e tornò alla piattaforma dove si era separato da Nadine dove, con sua enorme sorpresa, trovò qualcuno ad attenderlo. Solo che non era uno dei suoi amici.

- Tu?- esclamò, allibito.

Skin lo aspettava appoggiato a una parte della ringhiera metallica, sporco e sudato quasi quanto lui, i capelli biondi in completo disordine e la tuta da combattimento macchiata di sangue non suo.

- Sì, io.- rispose lui, serissimo - So che hai delle domande, ma non c'è molto tempo. Dobbiamo andarcene, adesso.-

- E gli altri?-

- C'è chi se ne occupa.- disse, facendogli cenno di seguirlo - Dai, Xander... forse possiamo ancora aiutare Timmi.-

Al solo sentirgli dire una cosa del genere, il ragazzo scattò verso le scale.

- Ehi, aspettami!- esclamò Skin, inseguendolo.

- Non posso, scusa!- gridò, quasi volando sopra la scaletta - In meno di tre minuti qui salterà tutto!-

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora