Cap. 12: Lezioni di magia

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Fin dal giorno successivo iniziò il mese più faticoso della vita di Xander, durante il quale Timmi cominciò a insegnargli i primi rudimenti di magia, costringendolo a complicati esercizi di concentrazione e autocontrollo. Lo scopo, a quanto gli spiegò, era quello di richiamare la magia che aveva dentro per usarla poi come difesa, ma per riuscirci avrebbe prima dovuto capire il modo corretto per attingere a una simile risorsa.

E il primo giorno fu il più lungo e il più faticoso, snervante e spaventoso di tutti.

- Come faccio a usare la magia?- fu la prima cosa che chiese, appena Timmi ebbe chiuso la porta di casa dietro di lui.

- Spremendoti il cervello come un'arancia.- fu la sua secca risposta.

Il tavolo era stato di nuovo spostato in un angolo della stanza, lasciando un po' di spazio nel centro, dove Timmi lo fece sistemare in piedi.

- Ehm...- fece Xander - Okay... cosa dovrei fare?-
- Niente di troppo complicato, per cominciare.- rispose il suo insegnante, incrociando le braccia - Guarda, ti faccio vedere...-

Alzò una mano, il palmo rivolto verso l'alto, e una fiammella nera cominciò ad accendervisi sopra. Dopo pochi istanti, la fiamma si allargò fino ad assumere l'aspetto di una palla infuocata dalle dimensioni di una noce di cocco, color nero cupo.

- Ecco.- disse - Questa è una palla di fuoco. È una magia elementare di tipo fuoco, ma di minimo livello. Possono evocarla tutti quanti, anche io. È ottima per fare allenamento, quando si è alle prime armi come te. A me viene nera, ma solo perché sono un mezzodemone... a chiunque altro viene un fuoco normalissimo.-

- E come faccio?- chiese Xander, guardandola interessato.

- Intanto...- rispose Timmi, abbassando la mano e facendo sparire la palla di fuoco - ... chiudi gli occhi, e alza una mano come ho fatto io.-

Lui annuì lentamente, eseguendo. Si sentì un po' ridicolo, a dire il vero, e anche leggermente nervoso: non si era aspettato di cominciare così presto con qualcosa di pratico.

- Adesso, libera la mente.- gli sentì dire - Cerca di rilassarti. La concentrazione è la chiave della magia, per chi la vuole adoperare. Usane troppa e farai un danno. Usane poca, e non funzionerà.-

Tenendo gli occhi chiusi, Xander annuì di nuovo.

- Appena ti senti pronto, immaginati una fiamma.- proseguì Timmi - Un fuoco che arde, una candela, un caminetto acceso... qualsiasi cosa possa ispirarti. Fissati su quell'immagine e poi falla comparire nella tua mano.-

Xander provò a seguire le sue istruzioni, cercando di immaginarsi un falò. Fece del proprio meglio per sentire il calore, la luce, l'odore di fumo...

Nonostante i suoi sforzi, tuttavia, rimase lì in piedi per un tempo praticamente interminabile, a occhi chiusi, sentendo Timmi che sgranocchiava qualcosa.

- Ma stai mangiando?-

- Sì, patatine. Ora chiudi il becco e concentrati.-

- E come faccio a concentrarmi con te che mangi?-

- Di certo non parlando.-

- Ma...

- Donovan, cuciti quella cazzo di bocca e lavora!-

Xander tacque, sentendosi alquanto infastidito: adesso sì che faceva fatica a concentrarsi. Rimase immobile in quella posizione finché non sentì il braccio indolenzirsi, senza ottenere assolutamente nulla se non la fastidiosa sensazione di stare solo perdendo tempo.

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora