Cap. 51: Dentro la Fornace

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Mentre si avventuravano lungo le passerelle i ragazzi scoprirono che la Fornace non era in condizioni perfette: trovarono danni strutturali sparsi un po' ovunque nei dintorni, alcuni minimi (graffi o ammaccature) e altri davvero vistosi (lamiere slabbrate, tubi rotti e qualche ingranaggio spezzato).

Sembrava quasi che qualcuno avesse combattuto anche là dentro, come nel resto dell'isola. Notarono persino qualche macchia di sangue isolata: forse alcuni degli uomini di Ducan si trovavano là dentro quando Kyle aveva dato in escandescenze, giorni prima.

Ormai abituati a quel tipo di spettacolo, andarono avanti senza fermarsi fino a raggiungere una biforcazione sotto una struttura sopraelevata a cui si poteva accedere tramite una scala a lato.

- Dite che è il centro di controllo?- chiese Jo.

- Tanto vale controllare.- disse Nadine, scrollando le spalle.

Xander fu il primo a salire, seguito da Jo, e all'interno della struttura trovarono una sorta di postazione di lavoro simile a una consolle di controllo, davanti alla quale si trovava una sedia metallica ricoperta di cavi e tubi vari.

Sul ripiano c'erano invece innumerevoli pulsanti e leve, che circondavano due calotte rossastre che sembravano fatte per posarvi sopra le mani.

- Wow... invitante..- commentò Jo.

- Lo dici a me?- chiese Xander.

Un po' timoroso e non del tutto sicuro di quel che faceva, il ragazzo si sedette con una certa inquietudine sulla sedia e guardò le spie, i piccoli schermi, le leve e tutto il marasma di comandi davanti a lui: qualcosa gli diceva che non era una buona idea provare a trafficarci troppo senza nemmeno sapere cosa facevano.

Incerto e parecchio nervoso, fece per mettere le mani sulle due calotte.

- Aspetta!- esclamò Alis, facendolo sobbalzare.

- Che c'è?- chiese, il cuore che batteva a mille.

Lei esitò.

- Ecco...- disse - Sembra pericoloso.-

- Certo... e cosa non lo è stato finora?-

Tornò ad allungare le mani, e di nuovo Alis emise un verso stridulo.

- Cos'altro c'è adesso?- sbottò, cominciando a spazientirsi.

La ragazza scosse la testa, stringendosi le braccia attorno al corpo.

- Fai... ecco... attenzione.-

Lui cercò di fare un sorriso incoraggiante, ma gli uscì poco più di una smorfia forzata; finalmente pose le mani sulle due calotte rossastre, e subito si accesero di una luce vivida e intensa.

Utente umano riconosciuto.

Xander sussultò e tolse le mani dalle calotte, guardandosi attorno.

- Allora?- chiese Jo, che lo guardava fisso, gli occhi quasi fuori dalle orbite per l'agitazione - Cos'è successo?-

- Non... non avete sentito?-

- Sentito cosa?-

- Io...-

- Lascia stare... cerca di sbrigarti, piuttosto.- lo incoraggiò Nadine, facendogli un cenno con la mano.

Deglutendo, il giovane mago riportò le mani in posizione.

Utente umano riconosciuto. Prego, selezionare l'operazione.

Era una voce fredda e femminile, che gli fece pensare a quelle segreterie telefoniche aziendali preregistrate.

- Come faccio a distruggerti?- chiese.

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora