Mentre si avventuravano lungo le passerelle i ragazzi scoprirono che la Fornace non era in condizioni perfette: trovarono danni strutturali sparsi un po' ovunque nei dintorni, alcuni minimi (graffi o ammaccature) e altri davvero vistosi (lamiere slabbrate, tubi rotti e qualche ingranaggio spezzato).
Sembrava quasi che qualcuno avesse combattuto anche là dentro, come nel resto dell'isola. Notarono persino qualche macchia di sangue isolata: forse alcuni degli uomini di Ducan si trovavano là dentro quando Kyle aveva dato in escandescenze, giorni prima.
Ormai abituati a quel tipo di spettacolo, andarono avanti senza fermarsi fino a raggiungere una biforcazione sotto una struttura sopraelevata a cui si poteva accedere tramite una scala a lato.
- Dite che è il centro di controllo?- chiese Jo.
- Tanto vale controllare.- disse Nadine, scrollando le spalle.
Xander fu il primo a salire, seguito da Jo, e all'interno della struttura trovarono una sorta di postazione di lavoro simile a una consolle di controllo, davanti alla quale si trovava una sedia metallica ricoperta di cavi e tubi vari.
Sul ripiano c'erano invece innumerevoli pulsanti e leve, che circondavano due calotte rossastre che sembravano fatte per posarvi sopra le mani.
- Wow... invitante..- commentò Jo.
- Lo dici a me?- chiese Xander.
Un po' timoroso e non del tutto sicuro di quel che faceva, il ragazzo si sedette con una certa inquietudine sulla sedia e guardò le spie, i piccoli schermi, le leve e tutto il marasma di comandi davanti a lui: qualcosa gli diceva che non era una buona idea provare a trafficarci troppo senza nemmeno sapere cosa facevano.
Incerto e parecchio nervoso, fece per mettere le mani sulle due calotte.
- Aspetta!- esclamò Alis, facendolo sobbalzare.
- Che c'è?- chiese, il cuore che batteva a mille.
Lei esitò.
- Ecco...- disse - Sembra pericoloso.-
- Certo... e cosa non lo è stato finora?-
Tornò ad allungare le mani, e di nuovo Alis emise un verso stridulo.
- Cos'altro c'è adesso?- sbottò, cominciando a spazientirsi.
La ragazza scosse la testa, stringendosi le braccia attorno al corpo.
- Fai... ecco... attenzione.-
Lui cercò di fare un sorriso incoraggiante, ma gli uscì poco più di una smorfia forzata; finalmente pose le mani sulle due calotte rossastre, e subito si accesero di una luce vivida e intensa.
Utente umano riconosciuto.
Xander sussultò e tolse le mani dalle calotte, guardandosi attorno.
- Allora?- chiese Jo, che lo guardava fisso, gli occhi quasi fuori dalle orbite per l'agitazione - Cos'è successo?-
- Non... non avete sentito?-
- Sentito cosa?-
- Io...-
- Lascia stare... cerca di sbrigarti, piuttosto.- lo incoraggiò Nadine, facendogli un cenno con la mano.
Deglutendo, il giovane mago riportò le mani in posizione.
Utente umano riconosciuto. Prego, selezionare l'operazione.
Era una voce fredda e femminile, che gli fece pensare a quelle segreterie telefoniche aziendali preregistrate.
- Come faccio a distruggerti?- chiese.
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Sangue di Demone - Il Flagello di Dio
FantasíaIn una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta. Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro. Tre nullità a cui il d...