Cap. 38: La separazione

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Il servizio in camera portò qualche panino, che Kyle ingurgitò quasi senza masticare, seduto sul divano di Sebastian con lui che lo osservava attentamente. I suoi due gorilla se ne erano andati entrambi: uno doveva farsi ingessare il polso, mentre l'altro si stava facendo visitare per una sospetta lussazione del ginocchio. Inoltre, mentre se ne andavano con i paramedici, Sebastian aveva comunicato a entrambi che erano licenziati.

- Allora...- esordì l'uomo, mentre lui si scolava una generosa dose si succo d'arancia per inghiottire un pezzo gigantesco di sandwich al tacchino - ... dimmi, come hai fatto? Quei due non saranno stati i migliori nel loro campo, ma se sapevano fare qualcosa era fare a botte. Nessun ragazzino avrebbe potuto mandarli entrambi in ospedale.- lo guardò per qualche istante, appoggiando il mento sul palmo della mano - Tu sei un tipo speciale, vero?-

Lentamente, Kyle annuì.

- Lo supponevo.- ridacchiò l'uomo - E quanto lo sei?-
Kyle indicò con un cenno della testa la cassaforte privata incassata nella parete: lo sportello era stato completamente divelto, come se fosse fatto di carta.

- Stupefacente...- commentò l'uomo, tornando a guardarlo - E sembri così gracile...- riportò lo sguardo su Kyle - Com'è possibile?-

- Affari miei.- sbottò.

L'altro fece una breve risata.

- Certo, certo... ognuno ha i suoi segreti, è ovvio che tu non voglia dirmelo. In fondo, io sono solo un estraneo.- sorrise bonario - Sei un vagabondo, vero?- chiese, osservando il suo abbigliamento.

Kyle annuì.

- Già... ne ho visti parecchi come te... ho fatto costruire tanti centri di accoglienza e istituti adeguati, ma purtroppo non sono mai abbastanza... tu ne sei la prova vivente, eh?-

Lui non rispose, afferrando il quarto panino e addentandolo: prima non si era reso conto di quanta fame avesse, ma adesso gli sembrava di avere una voragine, al posto dello stomaco.

- Beh, se ti va, potrei darti una mano.- disse Sebastian - Potremmo trovare un accordo soddisfacente per tutti e due.-

- Accordo?- ripeté Kyle, deglutendo a fatica - Che genere di accordo?-

- Posso toglierti dalla strada.- spiegò - Sono un uomo ricco, come avrai capito. Per me non sarà certo un problema mantenerti. Sai, pagarti dei vestiti, darti da mangiare, istruirti... in cambio, tu potresti fare tante cose. Potresti aiutarmi. Una persona con una forza simile...-

- Non sono solo forte.- disse d'impulso Kyle.

- Lo supponevo. E dimmi, cos'altro sai fare?-

Kyle tacque, fissandolo accigliato.

- Suvvia, ragazzo mio... sono solo curioso.-

Il ragazzino esitò ancora per un istante, stringendo il panino tra le mani, ma alla fine decise che, tutto sommato, poteva rischiare di fidarsi: in fondo, Sebastian era stato il primo a mostrare interesse per lui dopo molto tempo. Lentamente alzò una mano, stendendo le dita, e una fiamma nera si raccolse nel suo palmo fino a formare un globo di fuoco color pece.

- Incredibile!- esclamò entusiasta Sebastian, battendo di nuovo le mani - Davvero, ragazzo mio... sei probabilmente la persona più fantastica che abbia mai conosciuto in vita mia!- tornò a guardarlo negli occhi, il sorriso sempre più largo - Allora? Che ne dici, accetti la mia offerta? Vorresti una casa, pasti caldi e un letto?-

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora