Né Timmi né Nadine aggiunsero niente al discorso fatto la sera prima, facendo come se niente fosse successo; nonostante ciò la ragazza, osservando l'amico, non poté non notare alcuni accenni di tensione nel suo comportamento, come se fosse più nervoso del solito.
Cosa niente affatto strana, in effetti.
Ad ogni modo, nessuno dei due accennò in alcun modo all'argomento, e non appena furono pronti ognuno di loro si caricò in spalla i bagagli i bagagli sulla schiena, partendo poi alla volta della collina, che raggiunsero nel giro di un'ora.
- Come saliamo?- chiese Jo, guardando con apprensione il pendio.
In effetti era piuttosto scosceso, e percorrerlo a piedi sembrava davvero difficile. Oltretutto c'era un muro di cinta alto circa cinque metri che interrompeva il passaggio dopo poco. La cima era coperta di filo spinato lucido e ben tenuto, che scoraggiava ogni sforzo di arrampicata.
- Ci dev'essere una strada d'accesso.- osservò Xander - Forse dovremmo cercarla.-
- Concordo.- annuì Timmi - Non mi va di usare la magia se non sono costretto. Forza, dubito che sia lontanissima.-
Il "dubito che sia lontanissima" significava fare un giro di almeno un chilometro e mezzo da dove si trovavano loro fino ad uno stradone asfaltato largo come una quattro corsie, che dal bosco si inerpicava su per il pendio della collina, attraversando i resti contorti di un cancello automatico sfondato e abbandonato a terra, tutto ammaccato. Sembrava che fosse stato investito da camion lanciato a tutta velocità, e proseguendo verso l'alto la situazione non migliorava: come per l'edificio semidistrutto che si erano lasciati alle spalle giorni prima, disseminati lungo il percorso c'erano rottami d'ogni genere, frammenti di metallo e un paio di jeep rovesciate.
- Cos'è successo qui?- chiese Xander.
- Probabilmente la stessa cosa che è successa al resto dell'isola.- rispose Alis.
- Forse Ducan è impazzito del tutto.- ipotizzò Jo - E ha iniziato a usare la Fornace per sterminare chiunque si trovi qui con lui.-
- Ipotesi da non scartare.- rispose Timmi - Ma potrebbe anche essere opera di Kyle, chissà... se è come me, gli piace avere tutte le attenzioni e fare scena.-
- Sì, sappiamo che sei un tipo a cui piace apparire...-
- Nadine, fottiti.-
- Sentite, non che non voglia raggiungere il grattacielo, ma... dobbiamo per forza farcela tutta a piedi?- chiese Jo, guardando scocciato la collina e interrompendo il battibecco sul nacere.
- Avanti, diamoci una mossa.- sbottò Timmi, secco - E piantatela di rompere, o farete la strada col mio piede stampato sui pantaloni.-
Presero a salire, e ben presto si ritrovarono grondanti di sudore e stanchi come non mai: il pendio era talmente ripido che, nel giro di un'ora e mezza, avevano fatto meno di un quarto della strada.
Si fermarono sfiniti (o meglio, Timmi concesse una pausa) quando giunsero ad una delle jeep rovesciate, quella che sembrava in condizioni migliori.- Qua... quanto manca?- ansimò Jo, che pareva essere allo stremo delle forze, accasciato sopra il proprio zaino.
- Tro... troppo...- rispose stentatamente Alis - Ci vorrà un'eternità a sa... salire. Ci credo che andavano in... macchina.-
- Tranquilli, non credo che ci metteremo poi molto.- li rassicurò Timmi che, a differenza di tutti gli altri, era in piedi e non sudava nemmeno.
- Come mai?- chiese Xander, sfidando il proprio fiatone, alzando uno sguardo appannato sull'amico.
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Sangue di Demone - Il Flagello di Dio
FantasiaIn una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta. Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro. Tre nullità a cui il d...