Cap. 42: Miglioramento

40 6 0
                                    

Xander si rialzò barcollando, vagamente intontito per la caduta, e guardò il pendio che da cui era rotolato giù: anche al buio si vedeva chiaramente che era ripido, frastagliato e molto, molto alto. Sopravvivere a una cosa del genere aveva del miracoloso, ma non c'erano speranze di tornare su per quella strada.

Dopo qualche attimo di indecisione aveva deciso di tornare indietro, usando la magia per rendere se stesso e gli altri invisibili. Era stato più che altro un tentativo, non era sicuro di riuscirci, ma contro le sue stesse previsioni ce l'aveva fatta, poi avevano tentato di raggiungere il loro amico tutti insieme. Erano riusciti a trovarlo in una radura, sotto attacco da ogni lato, e qualsiasi tentativo di aiutarlo avrebbe solo svelato la loro posizione. Già in quel modo non erano al sicuro, appena al di fuori dell'accerchiamento.

Quando Nadine aveva visto una creatura alata arrivargli alle spalle non era riuscita a resistere e l'aveva avvertito, ma non era comunque servito a granché, visto che un altro mostro lo aveva assalito alle spalle.

Xander era corso istintivamente in avanti per afferrarlo al volo, ma non era riuscito a sostenere il peso di entrambi, e così adesso si trovavano tutti e due là sotto. Il solo motivo per cui non avevano fatto la fine del demone (il quale, in quel momento, somigliava ad una specie di budino sanguinolento) era che il ragazzo aveva rallentato la caduta con la magia come meglio poteva.

Tuttavia, i mostri non si erano certamente arresi, e alcuni volatili in quel momento stavano scendendo in picchiata verso di loro.

- Dannazione...- mormorò. Si voltò verso Timmi e lo mise sulla schiena - Svegliati!- esclamò, scuotendolo - Ehi! Forza!-

Il mezzodemone gemette ed aprì gli occhi; mettendosi a sedere, vide le creature volanti che scendevano rapidamente verso di loro, lanciando i loro richiami e protendendo gli artigli, spalancando i becchi o le fauci in smorfie feroci.

- Il braccio...- borbottò - Aiutami... sollevalo...-

Xander annuì e lo aiutò a mettersi in ginocchio, poi gli tolse la mitena destra e gli tirò su il braccio, mentre lui gemeva leggermente per il dolore.

- Tutto bene?- chiese.

- Stai zitto e, soprattutto, stai dietro il palmo.-

Il vortice si aprì un istante dopo, spandendo una intensa luce arancione intorno a loro. I volatili realizzarono il pericolo troppo tardi, finendoci dentro senza riuscire a fare dietrofront. Svanirono nel palmo del mezzodemone in pochi secondi, insieme alle fiamme che li avevano risucchiati, lasciando impressa nelle retine di Xander la sagoma frastagliata di fuoco vorticante.

- Bene...- disse piano Timmi, mentre lasciava ricadere il braccio.

Subito dopo alzò l'altro, portandosi la mano alla bocca; usando solo i denti si sfilò la seconda mitena, puntando poi verso la cima del dirupo e facendo fuoco con un singolo, breve colpo. La fiammata, stavolta più simile a un globo che a un vortice, raggiunse la sommità del pendio ed esplose producendo lingue arancioni e schegge di pietra.

Mentre lui esalava un sospiro stanco, Xander gli rimise le mitene e si passò il suo braccio sano sopra le spalle, aiutandolo ad alzarsi. Benché lui fosse più alto, era così ingobbito che praticamente si trovava alla sua stessa altezza.

In parole povere: stava uno schifo.

- Da che parte?- chiese Xander, disorientato.

- Sinistra...- grugnì Timmi - Almeno penso... non so... ho perso il senso dell'orientamento... dov'è la luna?-

Il ragazzo scosse la testa.

- Non so, da qui non la vedo, ma possiamo usare la magia per orientarci.-

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora