Cap. 39: L'edificio abbandonato

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Dopo essersi ripresi in seguito all'incontro con Kyle e alle emozioni dello spaventoso mostro interiore di Timmi, i cinque ripresero immediatamente il proprio cammino, e per tre giorni non incrociarono niente tranne un paio di animali dall'aspetto alquanto singolare; a detta di Timmi, si trattava di creature magiche, forse create con la Fornace o forse portate lì da Ducan. Videro anche un grosso rettile dalla pelle squamosa e piena di grinze, immerso in un sonno tanto profondo che nemmeno si accorse di loro. Era vagamente simile a un dinosauro, specialmente per via della coda, dalla quale uscivano alcune punte ossee. Quello lo evitarono nel modo più assoluto, girandogli al largo per non disturbarlo.

Anche il paesaggio cambiò, e la foresta tropicale cedette il posto a un bosco di conifere e erba bassa. La temperatura scese rapidamente, raggiungendo livelli più temperati e secchi. Incredibile come la Fornace riuscisse a regolare l'ecosistema dell'isola: in nessun'altra parte del mondo sarebbe mai stato possibile trovare qualcosa del genere.

Timmi era, come al solito, in testa al gruppo, ad aprire la strada, e mentre procedevano verso l'interno dell'isola i ragazzi ebbero modo di notare in lui alcune differenze rispetto a prima: tanto per cominciare era di umore generalmente peggiore, come se fosse sempre arrabbiato (cosa anche comprensibile, tutto sommato); in secondo luogo, la quantità di parole pronunciate dal mezzodemone divenne minima.

Ad ogni domanda, forniva una risposta fatta di monosillabi, o quantomeno il più breve possibile, come se fosse sovrappensiero, e il numero di imprecazioni subì un piccolo incremento.

Ma il cambiamento più grosso non fu tanto psichico quanto fisico.

Il suo udito divenne degno di quello dei supereroi dei fumetti, tanto che riuscì a sentire un albero cadere a una distanza tale che fu il solo a rendersene conto di tutti loro; i suoi occhi guadagnarono parecchie diottrie tutte insieme, siccome fu in grado di vedere uno scoiattolo a una distanza di almeno dieci metri.
Subito dopo lo catturò con la massima facilità, scalando il tronco della pianta su cui si era rintanato nel giro di un minuto, ad una velocità che aveva del soprannaturale e, senza quasi usare le mani: era come se riuscisse a correre sui piani verticali, adesso.

Nemmeno il suo olfatto venne risparmiato: una volta o due disse di sentire odori che nessuno di loro riusciva minimamente a cogliere, e che per lo più appartenevano a creature che sarebbe stato meglio evitare. In effetti, pur mettendoci più tempo nel percorrere la strada che li separava dal grattacielo, riuscirono ad aggirare un sacco di pericoli, evitando imboscate di demoni o altre difficoltà lungo il percorso.

Anche la sua forza pareva essere aumentata: la seconda sera andò a cercare legna assieme a Jo, e quando i due tornarono al cerchio di sassi che gli altri avevano preparato il ragazzo era carico di bastoncini e legnetti mentre Timmi si trascinava dietro, tenendolo per la cima, un albero intero che era stato evidentemente spezzato di in due alla base senza usare attrezzi da taglio.

- Come accidenti hai fatto?- gli chiese Xander, mentre lui lo faceva a pezzi con la Fiaccola.

- Boh.- ammise, senza alzare lo sguardo - Ho solo pensato di abbatterlo e di tagliuzzarlo per poi portarlo qui un po' alla volta, ma quando l'ho calciato per saggiarlo è venuto giù tutto insieme... e mi sono ritrovato a sollevarlo completamente, usando solo la sinistra.-

Il ragazzo si grattò la testa e gettò un'occhiata stupita agli altri, che stavano accendendo il fuoco. Gli risposero con sguardi altrettanto meravigliati e con alzate di spalle.

- Senti, Timmi...- fece Nadine - Questa cosa è... insomma... normale?-

- Certo che no.- rispose lui, prendendo qualche pezzo di legno che aveva appena tagliato e mettendolo da parte - Nessuno ci riesce. Non con una sola mano e senza la magia, per lo meno. Anche i miei colleghi... Trys, Darth, Raven e Skin... non ci riescono. Non mi è mai capitato niente di simile.-

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora