Cap. 22: Questione di priorità

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Timmi diede loro alcune altre informazioni minori, come la situazione generale a Orenthal, il livello effettivo della minaccia e il numero di volte in cui erano stati aggrediti in quelle ultime settimane. Alla fine del rapporto il Custode dell'Eden, che non si era ancora mosso da dov'era, annuì soddisfatto.

- Bene. A questo punto direi che allora possiamo chiudere qui la riunione... e correre a nascondere i petardi.- ridacchiò - Se aspetti qualche minuto ti aggiornerò su alcune cose che di certo ti interesseranno.-

I membri del Sommo Concilio annuirono e borbottarono qualche assenso, poi cominciarono a scomparire un po' alla volta, chi in uno sbuffo di fumo, chi semplicemente nell'aria. Qualcun altro, invece, si diresse nuovamente verso le porte da cui erano entrati tutti all'inizio e uscì da là.

Gli unici che scesero verso i ragazzi furono il Custode dell'Eden ed Elizabeth Addley, che non sembravano ancora intenzionati ad andarsene. Skin, intanto, si era avvicinato al gruppo.

- Uff...- sbuffò la strega - Finalmente... non ne potevo più...-
Incrociò le braccia sul petto e le abbassò lentamente. L'abito scomparve, sostituito da indumenti che i ragazzi non si sarebbero mai aspettati: ampia gonna nera al ginocchio con l'orlo sfilacciato, calze lunghe, una a strisce colorate, l'altra rossa, mitene di lana nera che arrivavano a coprire tutto l'avambraccio fino al gomito, stivali di cuoio scuro con punta in metallo e una maglia nera senza maniche con un teschio e due ossi incrociati disegnato sul davanti.

Sembrava appena tornata da un concerto rock.

- Dico io, hai trentadue anni...- sospirò il custode, scuotendo la testa.
- Sì, ho trentadue anni.- sbuffò lei - Vogliamo discuterne ancora?-

- Tranquilla, non ci tengo ad attaccar briga con te.- rispose lui - Non ho ancora scordato la Maledizione Campanellina... una notte come quella non la posso passare più.-

La strega ridacchiò.

- Sempre a punzecchiare i Custodi, Liz?- chiese Timmi.

Lei sorrise senza rispondere e gli mise una mano sulla ferita. Un lieve scintillio comparve nello spazio vuoto tra la mano e la testa e, quando Liz la tolse, Timmi era guarito.

- Grazie.- disse - Vedi che puoi fare per lei.- aggiunse, indicando Nadine.

- Allora, Timmi...- cominciò il Custode.

- Dante...- lo interruppe lui - Devo vedere Daniel. Subito.-

- Non c'è.- rispose Dante - È uscito.-

- Lo so, ma... devo parlargli.-

- Di cosa? Forse posso...-

- Non può.- Timmi sospirò - Si tratta del mio sigillo.-

Liz, che era concentrata sul collo di Nadine, alzò di scatto lo sguardo. Skin si irrigidì ed il custode assunse un'aria seria.

- Cos'è successo?- chiese.

- Non ha ceduto... ma per poco.- rispose lui - In extremis, sono riuscito a riprendermi.-

- Ma...?-

- Ma...- non terminò la frase e sospirò.

- Ha paura che possa risuccedere.- completò Nadine - E di non potersi controllare.-

Tutti la guardarono, e l'unico motivo per cui nessuno notò l'occhiataccia che le lanciò Timmi fu perché erano troppo concentrati a fissarla. Lei lo ignorò.

- Okay...- disse piano Dante - Lo riferirò a Danny. Posso chiederti com'è successo?- aggiunse, rivolto a Timmi.

- Era uno dei tuoi soliti attacchi?- chiese Liz, mettendogli una mano sulla spalla, preoccupata.

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora