Cap. 30: Xander impara a volare

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Il resto del viaggio trascorse in relativo silenzio, e alla fine tutti riuscirono ad appisolarsi, anche se il riposo fu ugualmente funestato dalle posizioni scomode e dai duri barattoli su cui erano sistemati. Dopo circa tre ore, comunque, il sottomarino cominciò a rallentare.

- Uff...- sbuffò Xander, finendo addosso a diverse scatolette - Come mai ci fermiamo?-

- Dobbiamo essere proprio dentro alla rete.- disse Nadine, raddrizzandosi.

- Finalmente!- esclamò Jo - Non ne potevo più!-

Tutti si tirarono su, stiracchiandosi alla meglio nello spazio limitato, pronti a scendere. Ciononostante, ci volle circa un'altra mezz'ora prima che un'altra serie di scossoni annunciasse la loro discesa dal sottomarino.

- Ora sollevo l'incantesimo... fate silenzio.- disse Timmi, appoggiando nuovamente la mano alla parete.

Non appena l'incanto fu spezzato, un suono di voci misto a rumori di macchinari e di acqua sciaguattante giunse alle loro orecchie, il tutto leggermente soffocato dal legno che li circondava.

- Le voci sembrano lontane.- sussurrò Timmi, recuperando la sfera che aveva impedito loro di soffocare - Okay... proviamo a uscire.-

Più rapidi che potevano, aprirono di nuovo la cassa e si allontanarono di corsa, nascondendosi dietro alcuni bidoni vuoti e casse di legno nei pressi di una parete. Si trovavano in una grotta ampia dall'alto soffitto, probabilmente di origine naturale, riadattata per essere usata come attracco per i sommergibili. L'acqua mandava riflessi brillanti tutto intorno a loro, rifrangendo la luce dei faretti installati a intervalli regolari e facendo scintillare la roccia come se fosse fatta di vetro. Molti uomini con indosso le stesse divise di quelli che avevano visto al molo si aggiravano lì attorno, caricando diversi fusti su un camion o scoperchiando le casse che erano appena arrivate. Due di essi aprirono quella dentro alla quale avevano viaggiato loro, e uno borbottò qualcosa sul fatto che sembravano esserci meno scatolette del previsto.

- C'erano davvero olive in salamoia là dentro?- chiese Nadine, dubbiosa, sbirciando cautamente: i due uomini portavano spessi guanti alle mani e occhialoni protettivi.

- No.- rispose Timmi - Non mi sembrava il caso di farvi venire una crisi isterica. Ho mentito, in realtà quei barattoli contengono larve di Falena Rossa.-

- Tutto qui?- chiese Xander, stupito - Insomma, certo, non sono simpatiche, le larve, ma...-

- Le falene di cui parlo depositano uova grosse come i barattoli su cui eri seduto.- tagliò corto Timmi - Le loro larve, per crescere, devono rimanere in un luogo pieno di cibo... tipo un cadavere. E all'occorrenza possono procurarsene uno.-

Il silenzio che ne seguì fu uno dei più agghiacciati che avessero mai vissuto fino a quel giorno.

- Coraggio, cerchiamo di andarcene da qui.- continuò Timmi, ignorando le facce terrificate dei suoi amici - Abbiamo un lavoro da fare... e temo che ci vorrà parecchio.-

I quattro lo seguirono rapidi, tenendo le schiene chine, cercando di non farsi vedere.

- Secondo te cosa ci fanno con tutte quelle... falene?- chiese Nadine, cercando di non pensare al pericolo corso.

- Boh... un mucchio di cose.- rispose Timmi, stringendosi nelle spalle - Le Falene Rosse, da adulte, diventano più grosse di me, sulle ali hanno una polverina velenosa che conosce ampio utilizzo nelle pozioni, succhiano il sangue e possono essere anche addestrate, se trattate nel modo giusto.-

- Tu... tutto qui?- balbettò Jo, deglutendo.

- No... guarda.- Timmi indicò uno dei camion in procinto di partire - Dobbiamo farci dare un passaggio.-

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora