Cap. 24: Spionaggio

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Il periodo seguente fu uno dei più frenetici che Xander avesse mai vissuto fino a quel momento

Tanto per cominciare, lui e tutti gli altri si trasferirono praticamente da Timmi, che riuscì misteriosamente a procurarsi altri quattro letti, i quali riuscirono ancor più misteriosamente ad infilarsi dentro la piccola abitazione.

Due li mise nella sua stanza, dove avrebbero dormito anche Xander e Jo, mentre gli altri li incastrò in salotto per Alis e Nadine, sbarazzandosi del divano per fare spazio.
Un lavoro che i ragazzi giudicarono decisamente faticoso, anche per uno come Timmi: procurarsi quattro letti, metterli nella sua piccola casa, ospitare quattro persone...
Tuttavia quando lo ringraziarono per il disturbo, lui li gelò con lo sguardo e borbottò qualcosa sullo scuoiarli vivi se continuavano ad insistere. Xander cominciò a pensare che non gli piacesse essere ringraziato.

Poi iniziarono gli appostamenti: a gruppi alterni (anche se sempre con un elemento dotato di poteri all'interno del gruppo) si recarono nella città costiera dove, secondo i dati di Skin, c'era il porto al quale arrivavano i natanti per i rifornimenti, rifornimenti che poi venivano passati a piccoli sommergibili che facevano regolarmente la spola tra il mare aperto e l'isola.
Dopo un paio di giorni, Jo finì per proporre il nome "Squadra di Spionaggio Anderson & Co." per identificare il gruppo, e tutti lo adottarono più per abitudine che per vera e propria voglia di usarlo. A dire il vero, Timmi dichiarò che lo riteneva piuttosto infantile e idiota, e si rifiutò categoricamente di ripeterlo, ma questo non servì a scoraggiare Jo.

Ad ogni modo, durante la sorveglianza scoprirono che i sottomarini non trasportavano mai più di tre persone (il che voleva dire che erano facili da manovrare) e, sentendo alcuni stralci di conversazione, i cinque vennero a sapere che le consegne di norma avvenivano una volta alla settimana.
Tutte le volte si trattava di grosse casse di legno, alcune con sopra il simbolo di rischio biologico, altre senza contrassegni degni di nota. Il contenuto delle varie casse rimase per lo più un mistero, tranne che in rare occasioni (Xander riuscì a mettere le mani su un vecchio rapporto abbandonato, secondo il quale c'era stata una consegna di vari materiali che lui non aveva mai sentito prima d'ora, magici secondo Timmi).

Il piano che elaborarono sulla base di queste informazioni fu il più classico nonché vecchio del mondo: la tattica del Cavallo di Troia.

Purtroppo la spedizione settimanale era già avvenuta, e dovevano attendere quella successiva. Inoltre, c'erano ancora diverse cose che potevano andare storte (le casse potevano venir controllate prima della partenza, il contenuto poteva essere pericoloso, eccetera), per cui esitarono e cercarono di saperne un po' di più, mandando Alis a forzare l'archivio informatico del porto.

Con lei andarono anche Jo, il quale rimase alla porta dell'ampio stanzone a fare da palo, e Timmi che la sorvegliava a vista.

Intanto, Xander e Nadine si occupavano di lanciare qualche incantesimo della verità e della memoria (imparati giusto quella mattina) ad alcuni dipendenti per porre loro delle domande sulle procedure di carico e scarico, in una diversa zona del porto. Il tutto, naturalmente, con la massima prudenza, su cui Timmi aveva oltremodo insistito.

- Ci sei?- chiese Timmi, in piedi accanto alla scrivania dove era seduta Alis, che cercava di aprire i file, protetti da password.

- Forse... sì...- rispose lentamente lei - Ecco.- ridacchiò - Trovata. La password era "Tabacco".-

- Che fantasia...- mormorò il mezzodemone, guardando il ripiano ingombro di posacenere strapieni e di pacchetti di sigarette vuoti.

- Ehi, vi sbrigate?- sibilò Jo, facendo capolino da dietro la porta - Qui fuori si gela!-

Sangue di Demone - Il Flagello di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora