Capitolo 2

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Seth
Inferno, Landa della Paura

Correva come se ne andasse della sua vita.

La terra brulla e scura sotto i suoi piedi era scoscesa, piena di sassi sporgenti e buche. Inciampò proprio in uno di esse, e cadde a terra.

La pelle già scorticata e piena di lividi gli mandò una stiletta di dolore.

Ma non demorse.

Si rialzò in fretta per continuare la sua folle corsa contro il tempo. Sapeva che Loro lo avrebbero trovato presto. Ma se avesse raggiunto la Landa della Lussuria, sarebbe stato salvo. Si sarebbe nascosto in una di quelle locande raggruppate nei Villaggi Carnali sparsi per l'intera Landa, e si sarebbe potuto divertire per l'eternità. Molto meglio del posto dove si trovava fino a quel momento, una terra spoglia popolata dai loro peggiori incubi che si materializzavano per perseguitarli, per l'eternità.

Inciampò in un sasso sporgente e per poco non cadde nuovamente. Si riprese subito e ricominciò a correre.

Aveva da poco guadato il Fiume degli Incubi, posto a metà Landa, quando sentì i passi di uno dei suoi inseguitori riecheggiare in lontananza. Passi rapidi in avvicinamento, troppo veloci, si ritrovò a pensare. Aumentò la velocità, eppure continuava a sentire il fiato del suo inseguitore sul collo.

Poi avvertì il sibilo di una frusta al suo fianco, scattante e veloce come un serpente. In un lampo se la ritrovò attorcigliata intorno alla caviglia. Uno strattone improvviso lo fece cadere a terra, sbattendo violentemente con la mascella. L'impatto fu così violento che il mondo si tinse di nero per qualche secondo. A fatica voltò la testa, e non appena riconobbe le fattezze del suo inseguitore, impallidì di colpo.

Di fronte a lui, la frusta stretta nella mano sinistra, un ragazzo che dimostrava diciotto anni, che si scostò un ricciolo pressoché perfetto castano scurissimo con fare annoiato.

«A quanto pare la tua corsa finisce qui, Hugo»gli disse con voce vellutata, gli occhi verdi che scintillarono di malizia.

Hugo provò un patetico tentativo di liberarsi dalla stretta ferrea della frusta, ma il ragazzo gli si fece d'appresso e gli assestò un calcio all'addome, che lo fece barcollare di dolore.

«Sei stato davvero molto cattivo Hugo a lasciare il tuo posto»continuó con lo stesso tono mellifluo il ragazzo.«E tu sai dove finiscono le anime che non si comportano come devono, no?»

Il volto di Hugo sbiancò.«No. Ti prego! La Voragine no!»

Sul volto del ragazzo apparve un sorriso sadico.

«Avresti dovuto pensarci prima insignificante umano».

Abilmente, come se quel gesto lo avesse ripetuto milioni di volte, serrò i polsi con un paio di manette dietro la schiena.

Hugo cercò di sottrarsi dalla sua portata, ma Seth lo recuperò e come nulla fosse, cominciò a trascinarlo. Subito Hugo cominciò a scalciare come una bestia impazzita, puntando i piedi sul terreno brullo.

«Brutto figlio di put...»fece per urlargli, ma il ragazzo fulmineo, troppo veloce per la visibilità umana, lo lasciò di colpo, estrasse la sua spada dal fodero che portava al fianco, e lo trapassò a livello dello stomaco. Le urla agghiaccianti di dolore del dannato riecheggiarono in tutta la Landa della Paura.

Ma ancora tutto ciò non gli bastò di lezione. Fece nuovamente per divincolarsi, ma Seth lo afferrò per i capelli e ruotò di scatto il polso. Si sentì il crack delle ossa del collo che si spezzavano.

Bruceró per te [#1 Saga Half-Blood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora