Capitolo 5

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Margherita
Terra


Marghe rincasò che ormai erano già le sette di sera. Quel pomeriggio, sembrava che i suoi problemi si fossero dissolti come per magia in compagnia delle sue migliori amiche: Lucia, Amira, Micaela, Celeste e Nora.

Si erano fatte per quattro volte avanti e indietro via XX Settembre* a piedi, la strada più gettonata dai ragazzi, piena di ogni sorta di negozio, a cominciare dalla sua libreria preferita in assoluto:Mondadori.
Aveva più comprato libri quel giorno che un'intera settimana. Dentro al suo sacchetto di carta bianco c'erano:"Città di Ossa" di Cassandra Clare, il primo della serie degli Shadowhunter, il primo della saga degli Hunger Games, "Fallen" di Lauren Kate e per finire "Obsidian"il primo della serie Lux di Jennifer L. Armentrout.

Non vedeva assolutamente l'ora di leggerli. A cominciare da Obsidian.

Ma non appena chiuse dietro di sé la porta di casa, il volto della madre fece capolino dal vano della porta della cucina.

«Ah, sei arrivata finalmente. Sbrigati a cambiarti. Carlo e i suoi figli arriveranno tra una decina di minuti».

Marghe represse una smorfia di disgusto. Non sapeva se avrebbe retto di nuovo la compagnia di Nicolas.

«Ma mamma! Non possiamo rinviare la cena? Se saltiamo una sera, non credo che sia la fine del mondo»protestó Margherita.

"Ti prego mamma, dii di si"pensò speranzosa la ragazza.

Ma...

«Niente discussioni Marghe. In camera a cambiarti»rispose Katherine, intimandola, puntando il dito verso la camera.

Marghe sbuffó sonoramente ma si affrettó a ubbidire. Se voleva ancora comprare libri era meglio darle corda agli ordini della madre.

Quando fu sola nella propria stanza, gettó alla rinfusa i vestiti che indossava sulla sedia, ripromettendosi di metterli in lavatrice il prima possibile, anche dopo quell'insulsa cena. Infine, indossó una maglia maniche lunghe nera e un paio di leggins anch'essi neri. Certo, non la tenuta elegante che sua madre si aspettava, ma doveva accontentarsi.

Si sentiva come una che doveva partecipare a un funerale.

Infatti, come aveva previsto, Katherine le gettó un'occhiata di disapprovazione.

«Non avevi altro da metterti?»le domandó con una punta di delusione nella voce.

«Io sto comoda cosí»ribatté di tutta risposta Marghe, scrollando le spalle.

Katherine fece per ribattere, quando sentí il campanello suonare.

«Arrivo!»urló in direzione della porta, gettando poi alla figlia uno sguardo che diceva:"Continuiamo la discussione dopo".

Marghe resistette all'impulso di farsi piccola piccola di fronte allo sguardo minaccioso della madre, e la fissò con aria quasi di sfida. Fu Katherine la prima a cedere, e con un sospiro andò ad aprire.

Soddisfatta, Marghe se ne andò in soggiorno, buttandosi sul divano. Represse a stento una smorfia di disgusto non appena sentì la voce cinguettante della madre che salutava Carlo.

Si tappò le orecchie quando li sentì scambiarsi un bacio passionale. Non che Carlo fosse antipatico, ma non lo voleva tutte le sere in giro per casa.

Carlo fece il suo ingresso nella sala, stretto a Katherine. Davvero stucchevole.

«Ciao Margherita. Ti trovo davvero radiosa oggi»la salutò cordiale l'uomo, con un sorriso.

Bruceró per te [#1 Saga Half-Blood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora