Capitolo 27

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3/05/15- 4/05/15

Margherita

Quando Margherita aprí gli occhi la prima cosa che vide fu il soffitto macchiato di muffa illuminato dalla luce fievole di una lampada sul comodino.

Voltó la testa e quello che registró fu una stanza squallida dalle pareti per buona parte coperte di muffa. La mobilia era poca:un comodino mezzo scassato, un armadio dalle ante staccate e il letto su cui era adagiata.

Sentí il panico montarle dentro. Cosa ci faceva e com'era finita lí?

Cercó di alzarsi ma i polsi erano assicurati con un paio di manette alla spalliera in ferro del letto.

Cosa stava succedendo?

«Ti sei svegliata finalmente».

Margherita si giró sorpresa in direzione della voce.

Seduto su una sedia poco distante trovó Nicilas seduto mollemente come si fosse messo in posa e un sorriso beffardo da vincitore stampato sul viso. Sembrava che gli fosse passata un poco la sbonza.

«Dove ci troviamo?»domandó con voce impastata e la mente ancora annebbiata. Ma cosa le aveva fatto respirare Nicolas?

Il ragazzo si alzó svogliatamente e le si avvicinó lentamente assaporando il momento.

«Non poco distante dal locale, eppure siamo in un luogo in cui non ti troverà nessuno. Sei alla mia mercé Fiorellino»rispose con un sorriso viscido.

Le si avvicinó e cominció ad armeggiare con le manette che serravano i polsi della ragazza stringendola ancora di piú. A Marghe scappó un mugolio di dolore.

«Ti stringono troppo?»

Margherita strinse le labbra. Non aveva alcuna intenzione di sottostare a questo suo stupido scherzo.

«No? Sono un giocattolino che ho fregato in ospedale dove lavora papà. Le ho fregate una volta quando hanno ricoverato un carcerato, e mentre era in sala operatoria le ho prelevate. Nessuno si é accorto di nulla, geniale no?»

Poi tiró fuori dallo zaino che aveva poggiato sulla sedia una bomboetta spray.

«Serflurano»le disse agitandola un poco.«É un anestetico generale usato in campo ambulatoriale, soprattutto durante interventi chirurgici. Questa formulazione in particolare che ho usato contiene anche una benzodiazepina. Infatti sei crollata come un sasso per quell'arco di tempo necessario per portarti qui».

Margherita deglutí cercando di scacciare via le lacrime.

«Perché?»domandó con le lacrime che minacciavano di uscire.

Nicolas sollevó un sopraciglio confuso. Pur essendo ubriaco manteneva ancora un certo controllo di sé.

«Perché stai facendo tutto questo?»domandó la ragazza.

Un sorriso sgembo affioró sul suo viso.

«Perché, caro mio Fiorellino, tu sei mia. Sei troppo testarda, e per questo devo farti capire chi comanda tra i due».

«Tu sei pazzo»mormoró Margherita con un filo di voce.

Nicolas scoppió in una risata crudele. «Forse, ma se davvero ne sei certa allora unisciti alla mia follia».

«Se credi che sottostaró alle tue idee malate ti sbagli di grosso»gli sputó in faccia la ragazza.

«Qui ti sbagli Fiorellino. Non sei nella posizione di decidere cosa fare o meno».

Bruceró per te [#1 Saga Half-Blood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora