Capitolo 57

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25/05/2015

Il lunedí arrivó prima di quanto si aspettasse. Margherita era ancora su di giri dopo la sua rinconciliazione con Daniele che le era mancato davvero tantissimo.

Seth era davvero stato un tesoro a organizzare quella sorta di rimpatriata, dato che entrambi non avevano avuto il coraggio di fare la prima mossa.

E per consolidare quella nuova situazione i tre avevano passato il giorno dopo al mare. Inutile dire che si era divertita un mondo sopratutto quando i due ragazzi battibeccavano quasi per ogni cosa.

Aveva passato una giornata davvero indimenticabile. Ma la scuola seppur agli sgoccioli era sempre lì in agguato con nuove verifiche e interrogazioni.

Seth era stato categorico il giorno prima, riuscendo a dissuaderla a passare la domenica fuori, sottolinenado il fatto che aveva studiato fino alla nausea quella materia. Già, ma si trattava sempre di matematica, una delle sue materie preferite e di cui voleva prendere un bel voto.

Per fortuna l'interrogazione andó bene, salvando così Seth da una chissà che vendetta da parte della ragazza.

«Ti è andata bene che ho preso un bel voto»gli disse la ragazza a ricreazione lungo il tragitto per le macchinette.

Seth al suo fianco non riuscì a trattenere un sorriso. «Toglimi la curiosità. Quale sarebbe stata la punizione?»

«Non lo sapevo con esattezza ma la più tremenda mai esistente».

Il ragazzo si finse impaurito.«Oh no. Illustrissima Margherita Lorenza Barbieri non mi punisca».

Marghe gli rifiló una gomitata amichevole.«Smettila Seth. E ti prego non pronunciare il mio secondo nome in pubblico».

Ma la muta domanda che non pronunciò ad alta voce era: come faceva a conoscerlo? Mistero.

«Certo Lorenza»rispose lui sottraendosi alla portata della ragazza.

«Per punizione mi faró offrire un caffè»dichiarò lei facendogli pa lunguaccia.

«Per così poco Meg ti chiamerei per secondo nome sempre». La prese per mano e con una specie di mezza piroletta sgraziata la fece girare verso di lui.«La punizione peggiore che avresti potuto darmi è il non poter più passare la mia vita al tuo fianco».

Margherita sentì il cuore battere a mille all'ora. Pensava che solo nei romanzi i ragazzi potessero essere cosi dolci, e invece dopo aver conosciuto Seth si era dovuta ricredere. Il ragazzo era una miriade di sfacettature diverse e malfrado di alcune dovesse avere paura ne era surrealmente innamorata. Amava tutto di lui e non gli avrebbe mai proibito di essere felice.

Annulló la distanza che c'era tra loro e l'avvolse in un abbraccio. A volte gli pareva strana quella vulnerabilità che di solito caratterizzava lei. In quel momento i ruoli erano invertiti. Era lei che doveva supportare il ragazzo.

Fece per alzarsi in punta di piedi e baciarlo quando una voce dietro di lei non la fece ritornare con i piedi per terra.

«Marghe».

Si voltó ritrovandosi di fronte le sue amiche, sul volto un'espressione di scuse.

Si staccó da petto caldo di Seth, seppur a mali cuire, decisa ad affrontarle.

«Cosa...cosa c'e?»domandò quasi a disagio attorcigliandosi una ciocca attorno al dito, un tic che aveva quando era nervosa.

Micaela si schiarí la voce, anch'ella abbastanza in imbarazzo.

«Ecco noi vorremmo...»cominciò per poi gettare un'occhiata a Seth che capì l'antifona. La sua presenza lì era troppo ingombrante.

«Parlate pure. Io Marghe faccio una corsa in bagno»dichiaró lui con la prima scusa che gli venne in mente, che poi non era una vera e propria bugia dato che doveva andarci veramente. In fondo era anche in parte colpa sua se la ragazza aveva litigato con loro.

Bruceró per te [#1 Saga Half-Blood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora