capitolo 33

170 21 102
                                    

Margherita

Per il resto del pomeriggio si limitarono a finire la loro ricerca. Non tornarono piú sull'argomento Hugo, ma si vedeva che Seth era un po' contrariato da quando aveva intuito che non era d'accordo con lui.

Sapeva che non doveva intromettersi negli affari dell'Inferno, eppure sentiva che ció a cui era sottoposto il Dannato era crudele. Un'eterna sofferenza senza neanche avere la possibilità di redimersi le pareva sbagliato.

Di fronte alla camera del Dannato che li aveva fissati impassibile aveva cercato di far capire a Seth il suo pesiero, inutilmente.

Il Mezzo Demone si era limitato a una scrollata di spalle.«Potresti anche avere ragione Marghe, ma é su quella legge che tu definisci crudele che si basa l'Inferno».

E con quello il discorso era terminatro lí.

Finirono il lavoro per le sette e mezza di sera, senza ulteriori pause intermediarie.

Dopo aver cercato le notizie le avevano poi raggruppate in un unico documento di word di cui Seth, a stesura completata ne stampó due copie, una delle quali la porse a Marghe, che avrebbero dovuto studiare per il giovedí.

«Abbiamo fatto un ottimo lavoro»disse il ragazzo con un sorriso soddisfatto.

Marghe sorrise stancamente.«É stato peggio di una maratona».

«Non mi sembri tipo da maratona»ribatté Seth ridacchiando.

La ragazza arrossí fino alla radice dei capelli. «Era per farti capire».

Il ragazzo alzó gli occhi al cielo.«Sarà come dici tu».

Marghe fece spallucce senza ribattere e si alzó dal divano che non aveva piú mollato per il resto del pomeriggio.

«Sarà meglio che vada, o mamma mi farà la lavata di capo se tardo ancora di piú».

Sul volto di Seth passó un'espressione contrita.«Devi già?»

«Non so se sai che ore sono. Mia madre starà dando in escandescenze».

Il ragazzo sospiró.

«Allora...ci vediamo domani».

Margherita annuí.«Si, a domani».

Ma prima di andarsene si impose di fare una cosa. Si avvicinó a Seth e mettendosi sulle punte gli diede un bacio sulla guancia. Le sue labbra entrarono in contatto con la superficie liscia della gote. Avvertí il battito accelerato del suo cuore e temette di averlo messo a disagio.

Rossa per l'imbarazzo di affrettó a staccarsi, ma la mano di Seth si chiuse sul suo braccio.

«Cosa c'é?»domandó lui con voce roca.

Margherita deglutí.«Non...non volevo metterti in imbarazzo»rispose con un filo di voce.

«Non l'hai fatto, anzi. L'ho trovato...piacevole»ribatté lui.

Margherita nascose il viso tra i capelli, e Seth allungó la mano libera per scostarli.

«Non nasconderti, non mi ha dato fastidio il tuo gesto».

Lei gli sorrise sollevata, prima di liberarsi delicatamente dalla presa del ragazzo.

«Bé si ecco...devo...devo andare»balbettó a disagio.

Seth sorrise.«Ti lasceró andare dopo che abbia fatto questo». Le si avvicinó e Marghe avvertí il cuore andare a mille. Stava davvero per baciarla? E se avrebbe sbagliato qualcosa? E se non fosse stata alla sua altezza? Questi erano i pensieri che le vorticavano nella testa prima che Seth poggiasse le sue labbra contro la fronte.

Bruceró per te [#1 Saga Half-Blood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora