Capitolo 44

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13/05/15

«Guarda Seth che carine! Non vedo l'ora che si schiudano»quasi strillò emozionata Marghe mentre stava rimettendo il coperchio sulla rudimentale incubatrice e lasciandola sul bancone del laboratorio di Morfologia dove nei giorni a seguire sarebbe stata.

Con Seth lasciarono il laboratorio per dirigersi verso la classe.

Il ragazzo sollevò un sopracciglio confuso.«Perchè tanta frenesia? Sono solo uova di microscopici gamberetti che se arrivano al centimetro da adulti è già tanto».

«Seth, sei un insensibile»lo picchiò lei debolmente sul braccio.«Saranno i nostri pargoletti. Li alleveremo,ci prenderemo cura di loro...»

Il ragazzo arricciò le labbra in un sorriso malizioso.

«Meg non ti sembra troppo presto a pensare queste cose?»

Margherita, accortasi del doppio senso delle sue parole arrossì senza ritegno, facendo scoppiare a ridere Seth.

«Quanto ti adoro. Sei così dolce quando arrossisci».

«È colpa tua se fai il malpensante e mi metti in imbarazzo»si lamentò Marghe.

«È questo uno dei motivi per cui mi ami»ribattè Serh con un sorriso radioso.

La ragazza alzò gli occhi al cielo. Non voleva dargli ragione così facilmente.

«Forse»rispose con un scintillio divertito.

Di tutta risposta Seth le prese il volto tra le mani.

«Forse so cosa ti serve per rinfrescarti la memoria»mormorò con tono roco e sensuale, per poi condurla gentilmente in un luogo abbastanza appartato dov'era difficile trovare anima viva, un piccolo cunicolino vicino alla palestra e celato ad occhi indiscreti,

Marghe si passò la lingua sulle labbra per inumidirle, con il cervello completamente andato nel pallone.

«Sai che detto così suona proprio come una minaccia?»fu solo capace a dire.

Seth avvicinò le labbra al suo orecchio.«Allora spero che sia la tortuna peggiore a cui sei mai stata sottoposta»ribattè mordicchiandole il lobo.

Marghe emise un gemito mentre la sua mano si portò sul petto caldo e sodo di Seth, là dove il suo cuore pompava a ritmo lento e ipnotico.

Il ragazzo si spostó dal lobo e le inclinó un poco il collo per lasciarle una scia di piccoli baci lungo di esso.Marghe emise un gemito di piacere e strinse le mani a pugno sempre contro il suo petto dove stavolta il muscolo cardiaco batteva piú forte, segno che anche Seth godeva di quel contatto.

Fu lei a prendere l'iniziativa. Fece allontanare un poco la testa di Seth e, dopo aver fatto fatto scivolare le mani lungo la sua schiena, le avvolse tra i suoi capelli, fece avvicinare il viso al proprio e poggiò le labbra su quelle bollenti di lui. Il contatto sprigionó dentro i loro corpi una scarica d'adrenalina che infiammó ogni fibra di loro.

Non fu un contatto dolce e vellutato, bensí avido e bramoso da parte di entrambi. Fu Seth il primo ad approfondire il bacio e Marghe gemette quando le loro due lingue entrarono in contatto. Con un tocco delicato Seth infiló le mani sotto la maglietta della ragazza, le dita che scorrevano sulla sua pelle le causarono brividi di estremo piacere, ma nulla di paragonabile al bacio.

I baci di Seth erano come droga. Piú assaggiava le sue labbra, piú avvertiva il bisogno quasi famelico di un contatto infinito.

Baciarlo era come cadere in un turbine a rallentatore senza via d'uscita, le sue carezze la infiammavano ogni fibra di sé come un incendio.

Bruceró per te [#1 Saga Half-Blood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora