Capitolo 17

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Seth

Stava per compiere una pazzia lo sapeva. Eppure aveva deciso di dar retta alla sua parte che crogiolava alla presenza di Margherita. E quale modo migliore di passare del tempo con lei mascherandolo con una voglia di recitare al suo fianco?
Di teatro ne sapeva poco e niente. Ma non doveva essere cosí difficile. Doveva impararsi le battute del copione ed entrare nel personaggio. Certo, fattibilissimo. Soprattuto perché a lui il personaggio di Romeo era sempre stato simpatico. Ci era rimasto davvero male che il suo sogno d'amore con Giulietta non si era coronato e si era trasformato in tragedia. Mezzo Demone o meno ci era rimasto davvero male.
Ma non era solo per se stesso che aveva preso quella decisione. Aveva avvertito una profonda tristezza da parte di Margherita, e ció gli aveva stretto il cuore. Doveva tenerci davvero molto a quell'opera. E lui avrebbe fatto in modo di continuarle a dare quell'opportunità. Di lei sapeva poco e niente, ma in qualche modo capiva il suo stato d'animo solo guardandola negli occhi. Non gli poteva nascondere nulla. Percepiva subito se era arrabbiata, felice, pensosa o preoccupata. Il suo viso era come un libro aperto che lui era liberissimo di leggere.
Cosí mandó a farsi benedire il buon senso, e per questo a fine lezione di fiondó fuori dalla classe, e percorse a grandi passi il corridoio che conduceva verso l'aula professori.
Non trovó nessuno di fronte all'aula e la cosa lì per lì lo preoccupò.
E se la professoressa Basetti aveva trovato qualcun altro?
E se la sua idea contorta per stare a fianco della ragazza fosse destinata a fallire?
Spinto dall'istinto si affacció dalla porta, trovando la donna seduta al grande tavolo al centro della stanza, con le mani posate sulle gambe e l'aria sconsolata, come una che aveva perso ogni speranza.
Il cuore gli si gonfiò di speranza.
Non tutto era perduto quindi!
Seth si proruppe in un colpetto di tosse per segnalare la sua presenza.
La Basetti alzó lo sguardo.
«Si caro? Posso esserti d'aiuto?»
Seth si fece avanti e si fermó a poca distanza dalla donna che lo fissava incuriosita. Notó che si soffermó a lungo sui suoi piercing, ma non fece alcun commento in merito.
«Sono qui a chiederle se fosse ancora disponibile la parte di Romeo nella vostra rappresentazione».
La donna per pochi secondi parve sorpresa, ma subito dopo si aprí in un ampio sorriso.
«Si caro. Nessuno tranne te si é fatto avanti per ottenerla. Tra un quarto d'ora raggiungi la sala delle prove. Ti metteremo alla prova, ma sono certa che te la caverai».
Seth sorrise. Ma prima di andarsene aveva ancora una richiesta.
«Prima di andarmene vorrei chiederle se si tratta di un musical. Non sono granché bravo a cantare».
La donna scosse la testa. «No, tutto in prosa, stia tranquillo».
«E in ultimo chi interpreta Giulietta?»
«Emma Tomassoni».
Seth fece una smorfia.
«A tale proposito vorrei farle una richiesta».
La donna si fece attenta, incuriosita. «Mi dica tutto».

Margherita

Passó l'intera mattinata in completa tristezza, cosí come quando raggiunse l'aula di recitazione già trovando tutti gli altri, tranne la prof. E Romeo.
Dopo che mise piede nella stanza, notò vhe tutti avevano un'aria eccitata. Maghe li fissó uno ad uno confusa.
Che si fosse persa qualcosa di importante?
«Bene, bene Fiorellino. Finalmente ti sei decisa a farti viva eh?»la beffeggió crudelmente Emma. Si era ripresa bene dagli eventi di quella mattina.
«Dacci un taglio Emma»ribatté Margherita, per poi prendere posto accanto a Simone.
«Cos'é tutta questa euforia?»
Simone, un terzino le sorrise a trentadue denti. «I nostri guai sono finiti. La prof ci ha annunciato che si é fatto avanti uno per il posto di Romeo».
La prof entró proprio nell'istante in cui la ragazza stava per spicciare parola, affiancata da un ragazzo.
Il cuore di Marghe fece una capriola, cominciando a tormentarsi le mani.
Seth incrorció il suo sguardo e si mise a fissarla con intensità.
Accidenti che tempismo che aveva quel ragazzo!
Già si era messa il cuore in pace che doveva recitare di fronte a una marea di gente. Ma con Seth presente! Si sarebbe sciolta come burro sul fuoco, soprattutto se l'avrebbe fissata come stava facendo in quel momento.
La Basetti batté le mani per attirare l'attenzione dei ragazzi.«Bene ragazzi. Vi presento Seth Grigori, il nuovo arrivato a scuola e della classe 4T, e che é stato molto gentile a proporsi per la parte di Romeo».
Seth sorrise, un sorriso che Marghe trovó adorabilissimo.«Soprattutto quando mi ha confermato che non si deve cantare. E per fortuna, perché sono proprio negato».
«Non ci credo»sentí direMarghe alle sue spalle.
Emma.
Lo stava fissando con interesse. Troppo interesse constató Marghe seccata. Ma perché era infastidita? Mica era il suo fidanzato. Se avesse deciso di cadere nella trappola di Emma affari suoi. Ma allora perché Seth continuava a fissare lei con...interesse?
«Non credo vogliate sentirmi cantare. Potrei rovinare irreversibilmente la vostra adolescenza»scherzó il ragazzo scostando lo sguardo da Margherita per posarlo su Emma, avendo ascoltato il commento che la ragazza aveva fatto. Le sorrise affabile, a cui lei rispose con aria civettuola facendo saltare i nervi ancora di piú a Margherita.
«Bene ragazzi. Mettetevi ai vostri posti. Ora saggeremo le capacità del nostro Grigori e...»
Non ebbe il tempo di finire la frase che il suo cellulare squilló. Non appena lesse il nome sul display si fece scura in volto.
«Scusatemi, ma devo assolutamente rispondere». E uscí dall'aula.
E di nuovo sentí gli occhi di Seth puntati addosso. La sua mente la spronava di ignorarlo, ma l'intensità con cui la fissava la fece capitolare. Volse la testa verso di lui, ritrovandoselo a poca distanza. Nel suo sguardo non scorse la malizia che di solito intravvedeva, ma un sentimento che mai avrebbe pensato di veder colorare i suoi straordinari occhi smeraldo:tenerezza.
Ma perché mai Seth doveva provarla nei suoi confronti?
«Qual é il personaggio che interpreti?»le domandó.
Marghe lo fissó confusa, e per un attimo smarrita. Ecco che era tornato il Seth di quella mattina, gentile e un po' impacciato, che le sciolse il cuore.
Fece per rispondere, ma venne interrotta da Emma che prese a braccetto il ragazzo a cui rivolse un sorriso disarmante, uno di quelli che di solito usava per far cadere ai suoi piedi i ragazzi.
"Viscida serpe" pensó Marghe stizzita.
«É solo una comparsa, nulla piú. Sono io che interpreto la protagonista. Vedrai, saremo una coppia perfetta».
Se Seth era infastidito dal braccio di Emma avvinghiato al suo non lo diede a vedere. Sollevó solamente il sopraciglio con il piercing.
«Stento a crederci».
Margherita trattenne a stento una risata, mentre tutti gli altri presenti lo fissarono con tanto d'occhioni.
Nessuno aveva mai risposto a quel modo a Emma, che lo stava fissando sorprsa.
Un punto in piú al nuovo arrivato, pensó Marghe con soddisfazione. Ben le stava a quella vipera di Emma.
La ragazza molló la presa.
«Come sarebbe a dire? Tu prova a farmi fare una figura di merda, e io...».
Per fortuna la prof rientró in quell'istante, un po' piú serena, salvando Seth dal l'intimidazione della ragazza.
«Molto bene ragazzi. Prima di provare, saggeremo le capacità di Seth. Peró prima vorrei apportare una modifica sull'assegnazione di un ruolo».
Emma si proruppe in una risata forzata.«Ma prof, le parti sono state assegnate, e sono mesi che proviamo. Certo se vuole un consiglio, colei che interpreta la nutrice a mio parere non mi sembra adatta. É forse lei che...»
«Mi sono giunte diverse nuove proposte. Avevo già da tempo qualche dubbio, principalmente legato alla parte di Giulietta»affermò la prof.
Emma  sbiancó. «La...mia...parte...»
Lo sguardo della donna sorvolò sui ragazzi per poi posarlo infine su Margherita.
«Barbieri, fa un passo avanti».
Margherita la fissó senza capire, ma ubbidí.
«Prima di decidere, recitami una battuta a tua scelta di Giulietta del pezzo che abbiamo provato la settimana scorsa, l'atto secondo della scena seconda».
«Ma prof, quella é la mia parte»si lamentò Emma, subito zittita da un'occhiata della donna.
Marghe deglutí e annuí, rossa d'imbarazzo. Chissà cosa aveva in mente la Basetti.
Incroció lo sguardo e si accorse cosí dello sguardo incoraggiante che Seth le stava riservando. La stava appoggiando?
La prof le sorrise.«Suvvia Barbieri, mostrami quello che sai fare».
«Non sa neanche la mia parte prof, come potrebbe...»protestó Emma interrotta poi da Margherita. «Conosco la parte di Giulietta. L'ho imparatta per conto mio, anche perché adoro quest'opera»replicò la ragazza con un sorriso.
Quando era entrata sognava di avere quella parte, e non aveva ami smesso di sperare. E ora finalmente poteva far vedere di che pasta era fatta. Non doveva sciupare quell'occasione.
«O Romeo! Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega dunque tuo padre e rifiuta quel nome, o se non vuoi lègati al mio amore e piú non saró una Capuleti»recitó Marghe senza degnare di uno sguardo nessuno per paura di distrarsi, e cercando di infondere quanta piú passione possibile. Nella sua mente immaginó di essere Giulietta. E di avere di fronte il suo Romeo, la figura indistinta dei suoi sogni.
E quando finì notò diverse espressioni sui volti dei presenti. La prima quella sopresa di molti dei compagni, l'ammirata della Basetti che si diresse verso un banchetto su cui teneva i fogli per cambiare il nome affianco alla parte di Giulietta, la furiosa di Emma, e infine...la soddisfazione di Seth.
Che?
Ma ecco che tornando a fissarlo, notó che quell'espressione era scomparsa.
Se l'era forse immaginata?
Già pensava di aver avuto le allucinazioni prima di recitare. E ora anche in quel momento.
Non ebbe il tempo di pensare ad altroche si ritrovó ad un soffio dal suo naso un'Emma furente.
«Come hai osato?»le sibiló contro.
Marghe indietreggiò impaurita dall'espressione omicida della compagna. Che l'avrebbe scolpita con uno schiaffo se qualcuno non le avesse bloccato il braccio.
Seth.
«Non mi pare il caso di colpirla, vero Emma?»le domandó con tono duro.
Emma coraggiosamente non abbassò lo sguardo e lo fissó negli occhi. Occhi verdi su castano che poco a poco si dilatarono dalla paura.
Si sottrasse alla presa del ragazzo, e dopo aver riservato un'ultima occhiata velenifera a Margherita si allontanó e lasció la stanza.
La prof ritornó da loro in quel momento.
«Dov'é Tomassoni? Le avrei affidato ben volentieri la parte della nutrice»disse la donna guardando da una parte all'altra della stanza.
«Non credo che sia molto incline ad accettarla»le rispose Seth con un ghigno.
La Basetti lo fissó per un po',e poi si decise a saggiare le sue capacità.
Ed era bravo.
Molto bravo, si ritrovò a pensare Margherita. Sembrava nato per quella parte. Chissà come sarebbe stato recitare al suo fianco.
La prof soddisfatta annunció che la parte di Romeo era aggiudicata. Seth sorrise, e mentre lo faceva si voltò verso la ragazza che si sentì sciogliere. Quel viso era luminoso come una stella, e quelle fossette. Quelle fossette mandarono in cortocircuito la sua mente.
Il contatto si infranse permettendo a Margherita di tornare a respirare.
Da quel momento sarebbe stato tutto diverso.
Avrebbe passato più tempo con il ragazzo che malgrado si comportasse in modo strano nei suoi confronti, le stava piano piano rubando il cuore.

Angolino autrice:
Ciao :)
Eccomi seppur in ritardo ^^"
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :3
Ringrazio tutti voi che seguite la storia *-*
E vi invito come sempre a dire la vostra,per sapere anche se fino adesso vi sta piacendo :D
Baci!
FreDrachen

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