Capitolo 30

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Margherita

L'attesa le parve infinita, ma in realtà non passarono neanche qualche secondo prima di sentire qualcuno che aveva tirato su la cornetta del citofono.

«Si?»

A risponderle era stata una voce graffiante e profonda del tutto diversa da quella di Seth.

«Seth?»domandó comunque.

«Posso sapere chi sta cercando quella testa di cazzo?»

«Sono...Margherita».

«Aaah, la bella bambolina ricciolina. Resta in attesa te lo chiamo subito».

Margherita sbatté le palpebre. Bambolina ricciolina?

Evitó di fare qualsiasi commento, e rimase a poca distanza dal citofono. Udí perfettamente che il tizio con cui aveva parlato, apostrofare Seth con un bel insulto colorito per chiamarlo.

Margherita aggrottó le sopracciglia perplessa ma non disse una parola. Sentí un colpo che sembrava un bel pugno che entrava in rotta collisione con una faccia seguito da un mugolio di dolore e un calpestio del paquet.

«Margherita?»

La voce calda e profonda di Seth la inchiodó per un attimo sul posto e le impedí di proferire parola.

«Marghe, sei lí?»

«Logico che la tua bambolina riccia é lí, testa di cazzo. Le ho parlato fino adesso»sentí dire dal tizio.

«Vuoi chiudere quella dannata bocca?»scattó Seth. «Marghe...»sussurró poi al citifono.

Seth era peggio di un camaleonte. Era in grado di mutare comportamento in meno di un nanosecondo. E se quando fosse entrata in casa sua l'avesse uccisa? La sera prima non aveva intenzioni ostili e per di più l'aveva salvata da Nicolas.

Questo significava che poteva fidarsi di lui? O no?

Lo sentí sospirare.

«Ora dimmi a quale braccio sei meno affezionato?»lo sentí a domandare al tizio.

«Eh no e che cazzo! Non ho alcuna intenzione di farmi scassare un braccio per colpa della tua bambolina timida».

Oh accidenti! Se non spicciava parola ci sarebbe finito in mezzo quel tizio che neppure conosceva.

Prese coraggio e infine si decise a parlare.

«Seth...io sono qui. Mi apriresti il portone?»mormoró quel poco che gli permettesse di sentirla.

Per fortuna il Mezzo Demone era dotato di un udito finissimo e riuscí a sentire le sue parole.

Lí per lí non rispose subito, forse troppo scosso dalla sua reale presenza sotto casa.

«Ricordi il piano?»

Margherita sussurró un si convinto e finalmente Seth le aprí il portone in cui la ragazza si intrufoló senza guardarsi indietro.

Decise di non prendere l'ascensore,cosa insolita per lei che ogni scusa valeva per essere pigra, e percorse lentamente gli scalini pur sapendo che non serviva a nulla rimandare l'inevitabile.

E quando giunse al piano giusto trovò Seth poggiato allo stipite della porta e con lo sguardo perso puntato contro il muro di fronte. Ma non appena avvertí la presenza della ragazza si voltó verso di lei.

Era una sua impressione o i suoi occhi erano piú verdi e intensi del normale?

"Smettila di farti tutti questi castelli mentali. Tanto non servono a nulla! Hai scelto no? Ora va dritta per la tua strada senza guardarti indietro" si rimproveró.

Bruceró per te [#1 Saga Half-Blood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora