Chiusi la porta bianca alle mie spalle abbassando piano la maniglia, girai la chiave nella serratura evitando qualsiasi tipo di rumore per non svegliare i miei.
Mi girai di scatto tirando un sospiro di sollievo, portai le mani ai capelli stringendoli forte e rendendomi conto della situazione in cui mi ero appena cacciata.
Mio padre mi avrebbe rinchiuso in casa senza viveri per sempre se solo avesse scoperto chi nascondevo in camera. Theo non gli stava per nulla simpatico, secondo lui ci provava spudoratamente con me e non aveva tutti i torti.
Theo si accomodò meglio sul letto, stropicciando il piumoncino color pastello. Le gambe fasciate dai jeans stretti erano a penzolone dondolando avanti ed indietro. I suoi capelli erano in perfetto ordine, dritti in testa e con una perfezione quasi misteriosa.
Scrutava attento ogni angolo della stanza buia in cerca di qualcosa che attirasse la sua attenzione. Osservò meglio le foto attaccate al muro contornate da una cornice azzurra;
Alcune mi ritraevano felice sul prato di casa di mio nonno con le mie cugine, altre mi ritraevano in compagnia della mia vecchia comitiva a Londra ed un altra insieme al mio ex ragazzo mentre ci scambiavamo un tenero bacio.
"Chi è quello?" chiese curioso e disgustato.
"Il mio ragazzo, ex ragazzo" dissi con un filo di tristezza precisando.
"Eravate brutti insieme" esclamò.
"Grazie, non avevo chiesto la tua opinione" sussurrai a denti stretti.
Avanzai in direzione della scrivania per accendere il computer portatile ed iniziare a cercare qualche spiegazione che potesse giustificare il tutto. Ero sempre più convinta che quegli omicidi non erano avvenuti per pura coincidenza ma che qualcuno li stesse pianificando da tempo. Dovevo scoprire quanto più cose possibili, dovevo anche trovare il tempo di dormire e studiare per l'esame di domani. La scuola, che merda.
''Non sei stanca?'' sussurrò.
''Si, ma devo farlo'' dissi fredda.
Non mi voltai nemmeno, continuai a sistemare gli oggetti fuori posto sopra la scrivania di legno.
Il suono squillante del computer mi fece sobbalzare provocando una risata da parte del ragazzo.
Mi girai fulminandolo con lo sguardo e placando quella felicità sul suo volto.''Stai zitto'' lo rimproverai.
Lui alzò le mani in segno di difesa tirando fuori dalla tasca il suo cellulare vibrante, lo fissò per pochi secondi facendo una faccia perplessa. Scrisse velocemente qualcosa digitando tasti al caso sopra il display. Si diede un piccolo buffetto in testa dandosi del coglione, da solo.
"Cazzo" esclamò piano.
"Che è successo?" gli chiesi falsamente incuriosita.
Mi alzai avvicinandomi a lui impaurita dalla notizia di qualche altro cadavere in giro.
"Dovevo dormire a casa di Ellie" mi informò.
Cambiai espressione immediatamente rialzandomi da terra ed incrociando le mani al petto. Ellie per me era totalmente indifferente ma la pronuncia di quel nome alterava la capacità di controllarmi. Per colpa sua mi ero completamente ubriacata combinando un bel casino.
"Ah, sei libero di andare quella è la porta" dissi fredda indicandola.
Mi avvicinai alla finestra ampia per ammirare il panorama.
Le poche nuvole erano sparite lasciando il cielo notturno limpido e pieno di stelle. Alzai meglio lo sguardo incontrando i raggi lunari penetranti e brillanti.
La luna splendeva sovrana in tutta la sua pienezza, strano pensai.
Aggrottai la fronta a quella visione, Scott non mi aveva avvisato della notte di luna piena.
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Secrets - Stiles Stilinski
FanfictionDefinizione di segreto; Destinato a rimanere nascosto. ''Tutto era strano, il tempo, le persone, le strade, gli animali anche quel ragazzo tanto solare era cambiato. Il suo atteggiamento, il suo sorriso, i suoi occhi, mi chiedo quanto tempo resti a...