Posai le mie piccole mani calde sul marmo freddo, quel marmo che una volta era di una brillantezza unica e che ormai era completamente sbiadito e rovinato. La foto di Allison sorridente catturò la mia attenzione, era così bella, così dolce, così intelligente. Vorrei fosse ancora qui, anche se non l'ho vissuta ho condiviso con le una parte importante del mio percorso, stavo per morire e lei mi ha salvata, non lo dimenticherò mai.
Quella situazione stava diventando impossibile da gestire, i ricatti sfociano sempre in qualcosa di malvagio ed io non potevo permettere una cosa del genere specialmente se il prezzo da pagare era la vita di Stiles. Quel ragazzo era troppo prezioso, troppo intelligente e troppo tutto per essere messo in pericolo. Non mi sarei mai perdonata l'accaduto.
Asciugai le lacrime che ormai correvano senza sosta sulla mia pelle calda, il trucco iniziava a sciogliersi così come la mia pazienza, Derek non si sarebbe mai fidato di me, e di certo non potevo coinvolgere Scott dato che avrebbe subito proposto una coalizione contro la donna mandando tutto a monte.
Il cellulare dentro la mia tasca vibrò ed io di controvoglia lo afferrai vedendo il nome di ''Theo'' sullo schermo, feci una smorfia di disgusto e rifiutai decisa la chiamata. Lui era l'ultimo dei miei problemi in questo momento e dopo che si era portato a letto la mia migliore amica anche la più speranza di vederlo con me crollò.
Pochi secondi dopo la vibrazione si fece sentire persistente, questa volta però un nome inaspettato si illuminò nello schermo. Liam. Corrugai la fronte trovando strana la sua chiamata, nonostante facesse parte del branco di Scott io e lui non avevamo per niente un rapporto. Ci limitavamo a parlare e ad agire consapevolmente in qualche piano bizzarro.
''Pronto?'' dissi titubante.
''Aria? Sono Liam, ti aspettiamo a casa di Scott, è urgente'' si limitò a dire.
''Urgente? E' successo qualcosa?'' chiesi allarmata scattando in posizione eretta.
''Vieni e basta'' disse prima di riattaccare.
Il battito cardiaco accelerò visibilmente. Le gambe iniziarono a tremare e le mani a sudare, e se avessero scoperto qualcosa? E se fosse successo qualcosa a Stiles? Rivolsi un ultimo sguardo alla tomba di Allison con un amaro in bocca e deglutii pesantemente.
''Quanto vorrei che tu fossi qui'' sussurrai prima di andare via.
Afferrai i fiori secchi da dentro il barattolo e li portai via, all'uscita li gettai dentro un cestino pieno zeppo di piante e lumini ormai consumati. Mi sistemai lo zainetto sulle palle e camminai verso la casa di Scott. La strada era deserta ma illuminata dal leggero chiarore serale, i primi lampioni iniziavano ad accendersi e gli uccellini facevano ritorno nei loro nidi. Le macchine erano bloccate davanti le case e le finestre erano tutte aperte per il gran caldo, odori di pizza e carne arrosto si mescolavano al profumo dei fiori di campo mentre musica leggera e notiziari locali bombardavano l'aria circostante. Amavo la natura, amavo osservare il paesaggio e lasciarmi andare, mille problemi affollavano la mia testa ma in quel momento, osservando l'orizzonte mi sentii libera.
**
Bussai tre volte ripetutamente sulla porta di legno laccata di un marrone scuro, quello era il segnalo inventato da Scott per farci riconoscere. Passarono pochi minuti ed io iniziavo ad essere agitata e nervosa, accavallai i piedi l'uno sull'altro cercando di mantenere l'equilibrio. Osservai l'orologio e guardai l'orario, mandai un messaggio veloce a mia madre dicendo che sarei rimasta fuori per cena e poi decisi di ribussare,
Allungai la mano, ma nell'esatto momento in cui io lo feci la porta di aprì rivelando il volto di Liam sorridente e con una birra in mano. Corrugai la fronte non capendo la situazione, tirai anche un sospiro di sollievo internamente perchè la convocazione non sembrava una di quelle ''gravi'' ma più leggere.
''Entra'' disse.
Lo seguii a ruota senza capire il motivo di quella chiamata, perchè non era venuto Scott ad aprire? Che cosa stava succedendo? Svoltai l'angolo della cucina per trovarmi davanti una scena a dir poco epica. I miei amici che si rimpinzavano di pizza e bevevano Coca-cola come se non ci fosse un domani. Sgranai gli occhi divertita da quella scena e sorrisi di rimando.
''Era questa la convocazione urgente?'' dissi sfilandomi lo zaino.
''Esatto'' morse un trancio di pizza Lydia.
''Ci sei anche tu?'' sussurrò una voce alle mie spalle.
Mi voltai di scatto vedendo lui, appoggiato alla soglia della porta che mi fissava dalla testa ai piedi. Aveva stampato in faccia quel sorrisino odioso, vorrei prenderlo a pugni ma gli altri non capirebbero il perchè e sinceramente dopo la storia con Stiles non mi va di ripetere lo stesso sbaglio.
''Io vengo sempre prima di te'' dissi con un sorriso.
''Oh lo so che vieni sempre'' ammiccò.
Roteai gli occhi schifata da quella battuta e mi avvicinai al divano dove Kira e Stiles parlavano liberamente del più e del meno. Mi accomodai vicino al moro salutandolo con un bacio sulla guancia. Lui sorrise imbarazzato e lanciò uno sguardo a Malia.
''Mi passi un bicchiere di coca?'' dissi.
''Certo piccola'' rispose Stiles versando la bevanda zuccherina all'interno del bicchiere di colore rosso.
Allungai la mano per afferrarla e le nostre pelli entrarono in contatto, erano calde e tremolanti allo stesso tempo. La sua pelle era morbida e delicata, bianca cadaverica ma di una bellezza unica. Mi toccai i capelli e poi bagnai le labbra con la saliva.
''Grazie'' dissi in imbarazzo.
''P-prego'' sorrise abbassando lo sguardo.
Osservai Scott ridere e scherzare e mi resi conto quanto fosse dolce e bello vederlo così, senza pensieri almeno per una sera. Isaac stava sfidando Theo a braccio di ferro, una sfida tra montati. Mentre Lydia si abbuffava e basta.
Kira stava giocherellando con una bottiglia vuota, la girava, la rigirava finchè una strana luce non le si accese. Alzò lo sguardo fissando tutti ed urlò pazza di gioia.
"Giochiamo al gioco della bottiglia?" disse.
"Cosa?" disse Lydia.
"Non ci ho mai giocato nel mio paese, è proibito" si giustificò.
"No" dissi.
"Aria, ti prego" sussurrò.
"Per me va bene" disse Scott sorridendo alla ragazza.
"Io ci sto!" affermò Isaac seguito da Liam e Theo.
"ARIA, GIOCA" ordinò Stiles.
"Cosa? Anche tu?" sgranai gli occhi.
"SI" disse alzandosi prendendo la bottiglia in mano.
"VA BENE" dissi irritata.
NA:
SALVE PANNOCCHIE MIE. SONO TORNATA, HO FINITO GLI ESAMI ED ORA SONO TUTTA PER VOI. CHE NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO? FA CAGARE MA ALMENO È DIVERSO E SOLLEVA IL MORALE.
VI AMO E GRAZIE PER IL SOSTEGNO CHE MI DATE. SIETE IL TOP.
GRAZIE PER LE VISUALIZZAZIONI SIAMO A QUASI 30K E PER ME È UNA COSA ASSURDA. GRAZIE.
VI AMO.
-namelessiall ♡
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Secrets - Stiles Stilinski
FanfictionDefinizione di segreto; Destinato a rimanere nascosto. ''Tutto era strano, il tempo, le persone, le strade, gli animali anche quel ragazzo tanto solare era cambiato. Il suo atteggiamento, il suo sorriso, i suoi occhi, mi chiedo quanto tempo resti a...