Stitches

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Era appoggiato con i gomiti sul tavolo massiccio in legno, e parlottava con il ragazzo di fronte a lui sorridendo appena.
Mi bloccai in prossimità dell'entrata in cucina ed in punta di pieni.
Melissa dormiva beatamente sul divano di pelle bianco, con il cellulare accanto pronta a staccare la sveglia ed iniziare il turno di notte in ospedale.

Scott si accorse di me fissandomi attentamente negli occhi per pochi, allungò la mano e con un gesto mimò di avvicinarmi a loro.

Il ragazzo moro si girò di scatto scrutandomi dalla testa ai piedi con i suoi occhi color nocciola. Aveva i capelli scompigliati e dei ciuffi sulla faccia. Strofinò il naso a punta e poi mi sorrise amaro.

Mi avvicinai con cautela, con passo calmo e lento al mobiletto del lavello. Appoggiai i palmi delle mani per sorreggermi e mi sedetti sul ripiano in marmo.
La sua maglietta era ancora sporca di sangue ormai secco e terra, probabilmente proveniente dal bosco o dalla radura.

''Stai bene?'' sussurrai piano.

Lo guardai con non troppa compassione ed in maniera distaccata, mi aveva lasciata sola nelle mani di Theo ed era scappato da Malia.

Per quale assurdo motivo (lei) ha avuto una reazione del genere?

Non l'ho mica fatto volontariamente quel gesto (baciare stiles), ero sotto effetto di alcool e non rispondevo delle mie azioni. Mentre lei invece, le intensioni le aveva chiare fin dall'inizio.

''Sono vivo'' sorrise con dolcezza.

La sua faccia era ricoperta da vari graffi non profondi, alcuni lividi sulle braccia e sulle mani, ed una spalla lussata. Con il braccio sano reggeva quest'ultima fasciata provvisoriamente dalla mamma di Scott probabilmente mentre io mi rilassavo sotto la doccia.
Non mi aspettavo delle scuse ne tanto meno le pretendevo, cosa contraria per Theo.

L'atmosfera era tesa e tranquilla allo stesso tempo, ma cosa sarà successo a Malia? E soprattutto come ha fatto Stiles a calmarla?

''Ma quella è la mia maglietta?'' chiese accigliandosi.

Con la mano indicò verso la mia direzione fissando l'indomunto rosso con esistenza.
In men che non si dica il mio viso si abbinò perfettamente al colore della t-shirt confondendosi alla perfezione. Sgranai gli occhi afferrando i lembi tirandoli verso il basso.

''Non lo sapevo! Scott ha fatto tutto!'' esclamai in difesa alzando le mani.

''Stiles, non avevo nulla da darle'' si giustificò sorridendo e facendo spallucce.

Fissai i mei piedi nudi trovandoli molto interessanti e preferendo quelli all'imbarazzo.
Pensai ad Allison ed alle sue parole, ridendo sonoramente e facendo girare gli altri due. Mi fissarono incuriositi da quella situazione, le loro facce buffe mi fecero sorridere ancora di più.

''perché ridi?'' sorrise Scott chiedendo cautamente.

''Ricordo una cosa...'' dissi vaga evitando il discorso.

''Ricordi Allison?'' chiese Stiles.

Mi accigliai visibilmente sconvolta dall'esclamazione del moro, portai una mano dietro la nuca grattandola pian piano e poi sorrisi.

''E' stato Scott vero?'' chiesi praticamente convinta.

''Ovviamente'' concluse Stiles.

''Devo farti un bel discorsetto Scott!'' esclamai avvicinandomi pericolosamente a lui con atteggiamento scherzoso e di sfida.

Un suono squillante interruppe la nostra conversazione per (s)fortuna, la sveglia di Melissa la fece alzare immediatamente dal divano visibilmente sballottata.
Si strofinò gli occhi osservando l'ambiente che la circondava e scrutando le nostre figure in fondo. Si legò la coda camminando a passo lento verso il bagno, sbadigliando.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora