Contatto.

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I raggi solari entrarono prepotentemente dalla finestra solleticando la mia schiena scoperta, gli uccellini cinguettavano squillanti dai rami degli alberi. Il sole era giá alto in cielo ed il mondo si preparava ad affrontare il temutissimo lunedì.
Mi stropicciai gli occhi socchiudendoli per via della luce brillante.
Appoggiai i piedi per terra costringendo il mio corpo ad attivarsi, quella mattina non era come tutte le altre. C'era qualcosa di diverso nell'aria, nonostante il bel tempo un alone di tristezza si fece strada attraverso la cittá.
Lavai bene la faccia per togliere tutta la stanchezza rimasta, mi truccai leggermente e frugai nell'armadio in cerca di qualcosa da mettermi.
Raccolsi dalla scrivania alcune matite, penne e segnalibri infilandoli dentro lo zaino, a parte preparai preparai una piccola sacca colorata con dentro la tuta e le scarpe da tennis. A cosa mi serviva? Il coach stava organizzando una maratona con tutti i componenti maschili, ma ha obbligato anche le ragazze a fare gli allenamenti in modo tale da usarle come riserva, se necessario.
Afferrai tutto velocemente ed aprii la porta della camera scendendo velocemente le scale dirigendomi verso la cucina. Stranamente ero in anticipo, cosa che non capita mai, quindi decisi di fermarmi a fare colazione.

"Buongiorno raggio di sole" disse mia madre.

"Lo so che sono bellissima ma non farmi arrossire" dissi con sarcasmo.

"Hai fame?" Mi chiese.

"Si, mi fai dei pancakes?" gli feci gli occhi dolci.

"Va bene...come li vuoi?" disse mia madre sfinita.

"AL CIOCCOLATO" urlai di gioia.

"cos'è questo chiasso?" disse una voce alle mie spalle.

Mi girai velocemente scorgendo il viso stanco di mags, si stiracchiò le gambe e le braccia provocando una mia risata. Mia madre preparò velocemente l'impasto creando delle forme rotonde e mettendole sulla padella.
Afferò un piatto giallo dalla dispensa scaraventando i miei amati pancakes e cospargendoli di sciroppo al cioccolato.

"mmh" mormorai a quella vista.

"e per me?" disse mags avvicinandosi al tavolo.

"stai lontana" dissi come una madre protettiva.

"fate le brave voi due" ci avvertì.

Tagliai una fetta di quella delizia portandola alla bocca ed assaporandone tutto quel buonissimo aroma, mia madre si lavò le mani asciugandole successivamente con il torcione bianco candido.

"Oggi torni per pranzo?" mi chiese.

"Non lo so, io e Lydia dobbiamo parlare di alcune cose" dissi velocemente.

Stiles. Come ho fatto a dimenticare Stiles. Il mio viso entrò in panico ricordando il messaggio di ieri, di cosa dovrá parlarmi? cosa vorrá dirmi?

"E mags?" mi disse.

"Si cucina sola, ha le mani, può farcela" gli feci l'occhiolino.

All'improvviso trillo un cellulare mandandomi completamente nel panico, lo afferrai dalla tasca tremando e sbloccai lo schermo. Nulla. Nessuna nuova notifica, tirai un sospiro di sollievo sinceramente e sorrisi all'idea di me e della mia reazione. Mags tirò un piccolo urletto di gioia attirrando l'attenzione su di se, era sul bordo del divano con il cellulare in mano ed un'espressione al settimo cielo.
Mi avvicinai a lei correndo curiosa di sapere cosa fosse successo, mi piazzai di fronte a lei guardandola sconvolta e con lo sguardo confuso.

"GUARDA" urlò lei.

Mi mostrò lo schermo del suo cellulare con una chat di Whatsapp aperta, cercai di focalizzare il messaggio ed il mittente, ma la mia espressione cambiò radicalmente prima di metabolizzare quelle parole.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora