''Cosa potrà spezzarmi?
Cosa mi ridurrà in briciole al punto da rendermi
Irrecuperabile del tutto invisibile?''
Sogni.Sono la parte più bella della nostra mente, ogni individuo sogna delle cose che non potranno mai accadere nella vita reale.
Si sogna ciò che si vorrebbe davvero avere, ciò che si vorrebbe fare e ciò che si vorrebbe essere. Per tutti era così, tranne che per me.Nelle ultime notti i miei sogni erano sempre popolati da strane creature che si divertivano a tormentarmi nelle tenebre.
Mi perseguitavano ovunque io andassi e che mi facevano svegliare urlante e tremolante sempre alla stessa ora.
Come adesso per esempio.
Ci sono delle figure macabre che mi esortano ad aiutarli, a trovarli.
Non riesco sempre a dare una spiegazione a tutto questo.4:00 am
Sono sveglia, sono sveglia, è solo uno stramaledetto incubo, mi ripetevo per tranquillizzarmi.
Ero immobile, le spalle contro la testiera del letto, la luce accesa ed il cuscino tra le mani.
Il cellulare era sul comodino, fermo e silenzioso. Non potevo di certo chiamare Scott o stiles, o kira.
Non volevo svegliare mia madre come al solito e non volevo farla preoccupare ha già troppi pensieri per la testa.Mi coprii con la vestaglia e scesi al piano di sotto in cucina -camminando con passo felpato per non farmi scoprire- per prepararmi una tazza di latte caldo.
Mi ricordai dei vecchi tempi in montagna, quando faceva talmente freddo da avere la punta del naso congelata.
Non potevo ancora credere che quei ricordi ormai erano contaminati dal pensiero di mio nonno come ''un assassino ''.Appoggiai le mani sul bancone per trattenermi da un capogiro, non avevo avvertito nessuno della mia condizione di salute, sono bazzecole, ne sono sicura.
La testa mi scoppiava, avevo tante cose a cui pensare e poche forze con cui agire.
Dovevo distogliere il pensiero da quei presagi oscuri, oserei dire quasi presagi di morte.
Mi concentrai sul rumore del fuoco che scoppiettava, era intenso e risuonava nella mia mente, bombardandola, sempre più forte sempre più insistente.
Allora provai a concentrarmi su qualcos'altro, il bollore del latte ad esempio, le bollicine che scoppiavano in superfice, le gocce del lavello che piombavano sul metallo freddo.
Ed una voce che bisbigliava cose incomprensibili.Mi bloccai sul momento, il sangue si gelò, mi voltai verso le scale e non vidi nessuno.
Come faccio a sentire delle voci? Sto impazzendo.
Mi girai velocemente a scrutare ogni singolo angolo della casa per scorgere una qualche figura macabra all'interno.
Nulla. Portai il palmo sul viso strofinandolo forte su di esso , in modo da svegliarmi meglio.
Il sussurrò era sparito, non era più dentro la mia testa, i rumori non erano amplificati e tutto sembrava tacere. Una goccia di latte bollente cadde sulla mano riportandomi alla realtà, tolsi il pentolino dal fuoco versando il contenuto dentro una tazza grande.
Mi accomodai sul tappeto di fronte al camino, il calore mi dava quella sensazione di protezione, protezione da tutti i mali e da tutte le cose brutte.
**
Era mattina presto avevo dormito un paio d'ore massimo ed ora dovevo essere scattante e raggiante per affrontare al meglio una nuova giornata di scuola.
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Secrets - Stiles Stilinski
FanfictionDefinizione di segreto; Destinato a rimanere nascosto. ''Tutto era strano, il tempo, le persone, le strade, gli animali anche quel ragazzo tanto solare era cambiato. Il suo atteggiamento, il suo sorriso, i suoi occhi, mi chiedo quanto tempo resti a...