Bad day.

3.6K 231 215
                                    

Stropicciai gli occhi accecata dai raggi solari mattutini.
Mi rotolai tra le lenzuola ragrinzite cercando di scoprire i piedi nudi, sbadigliai sonoramente stiracchiandomi ancora un po.

Aprii un occhio afferrando il mio cellulare sul comodino, guardai l'orario erano le 7:32 a.m.

Mi girai verso la finestra cercando con lo sguardo Theo. Trovai un bigliettino rosa con scarabocchiata un calligrafia incomprensibile, capii che era andato via presto.

Selezionai il contatto di Lydia per scriverle un messaggio ed informarla che stavo bene e sarei andata a scuola.
To Lydia: Ho combinato un guaio, devo parlarti.

From Lydia: Ma buongiorno anche a te! Che belle notizie mi dai di mattina. Ci vediamo in classe!

Lanciai il cellulare sull'altro cuscino alzandomi di controvoglia, andai verso il bagno legando i capelli e lavando la faccia con il detergente. Afferai i vestiti puliti da sopra il mobiletto e mi vestii velocemente per poi mettere del mascara e del rossetto rosa. Osservai il mio riflesso allo specchio concentrandomi sugli occhi, erano marroni, privi di brillantezza e privi di quel colore intenso bellissimo.
Scostai i capelli sul lato destro del collo scoprendo una macchia violacea in evidenza. La sfiorai con le dita provando un dolore blando ed i ricordi riaffiorarono. Le labbra di Theo sulle mie, le sue mani calde e grandi ed il suo respiro irregolare. Sospirai sentendo le urla di mia madre richiamarmi dalla cucina, mi precipitai giù dalle scale inciampando sull'ultimo gradino. Arrivai a terra con un tonfo, mio padre sobbalzò precipitandosi verso di me aiutandomi. Coprii con i capelli in fretta il mio collo e lo salutai con un bacio.

"Buongiorno amore" mi salutò.

"Ciao papà" mi dileguai.

Mi avvicinai al bancone della colazione addentando una ciambella al cioccolato comprata al discount più vicino, odorai il succo di frutta al mirtillo trovandolo disgustoso.

"È buono Aria, ti fa bene" puntualizzò mia madre.

"Nah, passo, sono in ritardo" dissi afferrando lo zaino dalla sedia.

"Torni per pranzo?" mi chise sorridendomi.

"No, pranzo con le ragazze, ci vediamo pomeriggio" la salutai con un abbraccio frettoloso uscendo di casa.

**

Arrivai a scuola il più velocemente possibile, dovevo parlare con Lydia avevo bisogno di sfogarmi e soprattutto avevo bisogno di sentirmi dire "hai sbagliato".
Aprii l'armadietto di un colore sbiadito rivelando il caos più totale, i libri erano accatastati su mucchi di quaderni stropicciati e post-it vecchi.

Liste di compiti, di materiale scolastico erano attaccati all'anta principale sorretti da puntine colorate. Accartocciai un paio di foglietti unitili afferrando il libro di economia e camminando verso la classe. La campanella era appena suonata ed il corridoio era deserto, nessun moccioso che scorrazzava in cerca della sua classe, nessun professore rompiballe e soprattutto niente Theo.

Entrai in classe dirigendomi verso l'ultimo banco, un ragazzo alto e biondo precedette le mie mosse sedendosi per primo.

"Scusa dolcezza" mi disse con un ghigno.

Passai al banco successivo trovando occupato pure quello, fulminai con lo sguardo il ragazzo che lo occupò. Era identico al ragazzo seduto di fianco, molto probabilmente erano gemelli. Girai le spalle sedendomi accanto alla finestra, Scott e Stiles entrarono subito dopo salutandomi con un cenno di mano ed accomodandosi davanti a me. Kira era assente, sarebbe entrata a seconda ora. Lydia entrò raggiante scuotendo i capelli ed schiacciando l'occhiolino al biondo di prima. Prese posto dietro di me picchiettandomi la spalla.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora