Real Bitch

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Gettai dentro l'armadio i vestiti ormai ancorati al pavimento, i miei genitori sarebbero rientrati dalla famosa vacanza di lavoro durata per tutto il weekend. Mi sistemai il più decentemente possibile davanti allo specchio nascondendo le occhiaie e legando i capelli in una coda alta.

Il campanello suonò più volte ed io mi precipitai giù per le scale pronta ad aprire la porta e subire le loro coccole appiccicose post distanza.

Afferrai la maniglia facendo un respiro profondo pronta ad accoglierli ed aprii velocemente. Trovai montagne di valigie stracolme fino all'orlo, sacchi pieni di cibo proveniente da chissà quale parte del mondo e montagne di regali destinati a me ed i miei amici.
Mia madre si avvinghiò sul mio viso riempiendomi di baci ed abbracci affettuosi, mio padre si limito a baciarmi la fronte per poi stravaccarsi sul divano come una balena spiaggiata. Aiutai a trascinare dentro la roba appoggiandola in giro e sistemando le derrate in dispensa.

''allora? Com'è andata?'' chiesi curiosa.

Mi madre si voltò sorridente tenendo fra le mani un barattolo di nutella bianca, si avvicinò al tavolo sedendosi sulla sedie.

''E' andata benissimo, ho girato tutti i centro benessere presenti in zona mentre tuo padre con i suoi colleghi sperimentavano i loro giocattolini da spie'' disse mia madre su di giri in preda ai ricordi.

''Tu alla terme io a studiare come una dannata, grazie mamma'' gli feci una linguaccia amichevole.

Uscii dal sacchetto gli ultimi oggetti rimasti posizionandoli sulla mensa, mio padre sonnecchiava russando ogni tanto per via della stanchezza.
Mi accomodai vicino mia madre scostando la sedia silenziosamente per non causare il solito rumore strisciato. Poggiai il cellulare sulla superfice legnosa bloccandolo.

''Mamma ho bisogno di parlarti'' dissi seria questa volta.

La sua espressione cambiò da rilassata a tipica mamma con ansia da prestazione di fronte a quella piccola frase. Si drizzò sulla schiena aprendo bene gli occhi ed incrociando le mani.

''Cosa è successo?'' domandò seria anche lei.

Torturavo le mie mani poggiate sopra le gambe, il battito stava accelerando ed il mio cervello non mandava più impulsi alla mia bocca.

''E' da qualche settimana che il mio sonno è popolato da creature abominevoli, sento delle voci, come dei sussurri non sempre comprensibili. Non voglio sembrarti pazza ma'' parlai velocemente scandendo le ultime parole.

''Ma sei una banshee'' esclamò lei con naturalezza.

Aggrottai la fronte cercando di mettere a fuoco quella scena, aveva capito tutto senza che io mi sforzassi minimamente di farmi capire. D'altronde dovevo aspettarmelo da una cacciatrice di lupi mannari, qui sono cazzi.

''Ecco, non sono una semplice banshee'' gesticolai con le mani per il nervosismo.

''Ma che dici?'' chiese mia madre confusa, questa volta.

''Ti ricordi del morso di Peter?'' chiesi cautelandomi

''SI, che c'entra lui?'' la voce di mia madre cambiò da comprensiva a glaciale.

''Beh, Theo mi ha detto che parte dei suoi geni sono stati trasferiti attraverso il morso a me.Facendomi acquisire la capacità dei sensi amplificati ma impedendomi la trasformazione completa.'' Cercai di spiegarmi in modo più chiaro possibile.

Il viso di mia madre si corrugò rivelando alcune rughette di espressione, aggrottò la fronte guardandomi perplessa ed elaborando le informazione che avevo appena fornito. Schioccò le dita e poi schiuse la bocca per parlare.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora