It's you argent?

3K 208 323
                                    

Osservai la faccia addolorata di quell'uomo consumata dal dolore della perdita della figlia, un nodo mi venne in gola ripensando all'incontro con Allison ed alle conseguenze della sua morte.
Mi portai le mani ai capelli districando i pochi nodi presenti, mi vennero le lacrime, che riuscii a trattenere con forza.

"Oh non fare quella faccia" disse lui sforzando un sorriso.

Lo fissai con compassione e molta dolcezza, mi aveva salvato la vita, ma per quale motivo? Io per quell'uomo non ero nulla, ero solo una stupida ragazzina curiosa ed incosciente.
Ed allora perchè mi aveva salvato rischiando nuovamente la vita contro quel mostro psicopatico?

"Vieni Chris ti offro qualcosa da mangiare, resti qui questa notte" disse mia madre scortandolo verso la cucina.

Stiles non smise di accarezzarmi le gambe per tutta la durata della conversazione, era davvero dolce e premuroso, ma il mio pensiero era focalizzato a quel ragazzo che mi osservò torvo ad ogni mia mossa, ad ogni mio gesto. Mi girai trovandolo voltato verso la finestra intento ad osservare il panorama.

"Vado a prendere dell'acqua, vuoi qualcosa?" mi chiese Stiles.

Scossi la testa, non avevo la minina voglia di tastare l'acqua o qualsiasi altra sostanza. Mi sorrise depositandomi un bacio in fronte si allontanò raggiungendo mia madre ed il padre di Allison in cucina. Li vidi inprovvisamente parlare piano e complottare qualcosa, c'era per caso qualcosa che non dovevo sapere o che non potevano rivelarmi?

Mi alzai dal divano sentendo il sangue finalmente ricircolare all'interno del mio corpo, ero combattuta se interrompere la loro discussione accesa o andare a rinfrescarmi la faccia in bagno.

Optai per la seconda, camminai lentamente verso il corridoio che portava al bagno, feci molto attenzione dato che la testa ancora girava parecchio, poggiai le mani sui muri freddi respirando profondamente e cercando di calmare i battiti cardiaci.

Stavo per svenire, stavo per cadere a terra, ma qualcuno mi prese alla svelta stringendomi tra le sue braccia possenti.
Lo sentii sussurrare qualcosa di incomprensibile e poi mi trascinò dentro il bagno.

Mi accomodai sul water tenendo strette le mani alla ginocchia, chiusi gli occhi aspettando che finisse il capogiro, sentivo il sangue pompare al massimo e le gambe formicolare.
Il respiro era irregolare ad affannato come se stessi per avere un attacco di panico.

Aprii gli occhi trovandomi Theo con le braccia conserte appoggiato alla porta bianca, aveva gli occhi fissi su di me, sentivo il suo sguardo bruciare sulla pelle e la sua espressione pensierosa mi innervosì. Sbuffai pesantemente fissandolo.

"parla" cercai di urlare, ma risultai più un gatto strozzato in calore.

"Non ho nulla da dire" sbottò scocciato.

"Nulla..?"sussurrai piano.

Mi fulminò con lo sguardo come se quella pazza ed incosciente fossi io, ho protetto Stiles, perchè nessuno voleva capirlo? So giá che bel discorsetto mi aspetta da parte di mia madre e mio padre. E Scott.

Mi alzai avvicinandomi al lavello, aprii l'acqua lavando il viso, mi guardai allo specchio e notai un grosso livido viola intorno al collo. Sobbalzai a quella vista avvicinandomi di più per ossrvare meglio, tracciai il contorno con il polpastrello sentendo la palle irrigidirsi ed indolensiri al mio tocco. Deglutii rumorosamente cercando di non piangere dal nervoso.

"Te lo meriti" disse Theo voltando lo sguardo.

Alzai il palmo della mano pronta ad aggredirlo, avevo la rabbia che mi scorreva in corpo, avevo solo un desiderio vederlo soffrire.
Chiusi gli occhi pensando alle parole di Scott. "Controlla la rabbia, non è tua nemica" e così iniziai a calmarmi.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora