Sweet Home

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Il cielo stellato faceva da padrone a tutto quel paesaggio suggestivo, la moto di Scott sfrecciava veloce sull'asfalto caldo.

Ero aggrappata a lui come una cozza sullo scoglio, il cuore mi batteva forte ed alcuni capogiri persistevano senza mai sparire del tutto.

Gli alberi erano fermi, senza alcun movimento se non dalla mia visuale ad alta velocità.

Il vento si infiltrava tra i capelli facendoli giocherellare insieme alle lucciole e moscerini che popolavano le tenebre.

Quell'aria spettrale era lo scenario perfetto per un film, ma il film io lo sto già vivendo. In ventiquattro ore ho rischiato di morire, sono andata in paradiso se così si può definire ed ho conosciuto Allison. Degna di un racconto di Dante. La mia vita era un po come la divina commedia, solo che per ora io ero ferma all'inferno.

Chiamai mia madre per rassicurarla, si fidava molto di Scott e non fece molta resistenza quando quest'ultimo fece anche chiamare sua madre.

Disse ugualmente a mio padre che avrei dormito a casa di Lydia per non fargli fare paranoie. Era molto protettivo, soprattutto con una figlia femmina e per giunta unica.

Melissa, la mamma di Scott è una donna minuta, molto dolce e coraggiosa. Ha un carattere forte, capelli ricci e scuri e due occhi da mamma apprensiva ed amorevole.

Lavora in ospedale, fa turni estenuanti ed oltre ad essere un'infermiera eccezionale, ha salvato la vita a quante più persone lei voglia ammettere.
Per non parlare del lato "sovrannaturale" che insieme allo sceriffo Stilinski cercano di affrontare con più naturalezza possibile. Senza far pesare nulla ai rispettivi figli.

Parcheggiò la moto entrando nel vialetto e spegnendo i fari, mi precipatai a scendere e ringraziare che tutto fosse andato per il verso giusto, data la mia paura di esse.
Lui fece lo stesso sorridendo alla mia visione inpanicata ed alterata.

Tolsi il casco portandolo dentro casa, seguendo Scott in cucina.
Sua madre si affrettò a togliermi il giaccone e la borsa. Mi offrì qualcosa da bere ma rifiutai gentilmente, preferivo pulirmi in quel momento.
La casa non era molto grade ma era accogliente e calda di un beige chiaro abbinato perfettamente ai mobili. Delle scale portavano al piano di sopra dove si trovavano le varie stanze e la toilette.

Il ragazzo mi mostrò il bagno sopra, prendendo asciugamani pulite, bagnoschiuma ed un telo. Era taciturno e stranamente calmo, mi aspettavo qualche altra domanda su Allison ma nulla uscì dalla sua bocca.

''Forse non avrei dovuto dire quelle cose, c'era Kira'' ruppi il ghiaccio.

''perché dici così? E' tutto apposto davverro'' mi sorrise premurosamente.

''Sei troppo gentile con me Scott'' sorrisi abbracciandolo.

"Vuoi che io diventi come Theo?" ammiccò.

"NO, per favore" quasi gridai.

Lui si voltò per poi rigirarsi verso la mia direzione indeciso se parlare o meno. Alzo un dito pian piano e poi schioccò le labbra.

"Senti Aria..." iniziò.

Mi voltai velocemente verso di lui scorgendo la sua espressione dubbiosa, sorrisi per incoraggiarlo.

"Si?" dissi.

"So che sei arrabbiata in questo momento ma, Theo è stato grande almeno dopo il mio arrivo" confessò.

Roteai gli occhi involontariamente al sentir pronunciare quel nome tanto che Scott si bloccò all'istante troncando la discussione.

"Ho capito, mi scuserò dopo, ma ci stava la mia incazzatura, o no?" dissi appoggiandomi alla porta.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora