Finalmente arriva l'ora di pranzo ed io e Anna mangiamo una pizza restando nella sala del bar. Anche perché, avendo solo mezz'ora di tempo, non ci conviene allontanarci da li. Così, sono finalmente seduta a un tavolino a mangiare pizza e a scambiare quattro chiacchiere con la mi amica.
"Lara, guarda che sole che c'è oggi." e mentre parla, guarda la parete di finestroni che danno alla spiaggia. Il mare è talmente calmo, che sembra non ci siano onde e la spiaggia è deserta, d'altronde, è gennaio, ma è uno spettacolo stupendo.
"Eh si... dimentichi che piove sempre quando abbiamo il giorno libero?"
- " A proposito di giorno libero!" Quando Anna inizia così, io tremo. Ma finge di non notare la mia espressione e continua :" Sabato sera, visto che non dobbiamo lavorare, perchè non ti unisci a me e Diego e vieni alla festa di un nostro amico? È il suo trentesimo compleanno, sarà una cosa tranquilla, con pochi amici. Saremo più o meno una ventina. Dai! Dai! Dai!"
Anna sa che non amo le feste, perchè finisco sempre col restare sola, seduta in un angolo, a guardare gli atri ballare e divertirsi, solo per la mia fottuta timidezza.
Appena Anna smette di pregarmi, mi viene da ridere.
"Anna, siamo appena a lunedì. Non ti dico subito no, ma ti prometto che ci penso e ti faccio sapere."
"E dai Lara, da quando hai chiusa con Jò, non sei più uscita di casa, se non per venire a lavoro! Sono sei mesi che è finita, eppure non ti ho vista dare una svolta alla tua vita! Vieni alla festa, fai nuove amicizie, sciogliti un po'. Hai solo trentun'anni, sei bella, giovane e hai tutta la vita d'avanti! E sono sicura, che un domani, ripenserai a questo periodo morto della tua vita e rimpiangerai il tempo perso."
La guardo stupita, perchè ha ragione. Lascio che le emozioni mi scivolino addosso, solo per la paura di soffrire di nuovo. Jò è stato il mio fidanzato per sei anni, poi prendemmo la decisione di andare a vivere insieme, ma dopo otto mesi di convivenza, mi lasciò per un'altra. Lui andò via, lasciandomi in un casa piena di ricordi e troppo grande per me. Le uniche cose perfette di quella casa, sono la vicinanza al bar e un terrazzino che affaccia sulla spiaggia. Così facendo un mezzo sorriso e accettando l'invito, Anna inizia a saltare come una bambina, contenta di aver ricevuto il giocattolo che desiderava. Dopo un abbraccio caloroso, torniamo a lavoro un po' meno stanche di prima.
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La Mia Speranza Oltreoceano
RomansaLara, una ragazza di trent'anni, a cui la vita non ha mai sorriso. Fin quando un giorno, incontra gli occhi piú belli del mondo, gli stessi occhi che le stravolgeranno la vita. STORIA DA CORREGGERE. Mi scuso in anticipo per gli errori. Alcuni capito...