Capitolo 12

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Il Bar è pieno di gente che aspetta di essere servita, sono sola e sta per prendermi il panico, quando Anna, dopo ben tre ore, torna in tutto il suo splendore e con una tranquillità tale, da farmi diventare rossa per la rabbia. La treccia che prima era perfetta, ora sembra un ammasso di nodi arruffati e non ha più il rossetto. Nonostante il suo assurdo ritardo, si chiude in bagno per poi uscirne dopo dieci minuti perfetta come prima di uscire con Jeremy.

- " Eccomi Lara, scusami per il ritardo, ma non me ne sono resa proprio conto che si stava facendo tardi."

- " Non te ne sei resa conto? Spero che almeno ora ti renda conto del casino in cui mi hai lasciata! "

Parlo mentre servo ai clienti e la voce è più alta di quanto dovrebbe, ma quando sono arrabbiata, non riesco a trattenermi. All'improvviso mi fermo, la prendo per un braccio e guardandola negli occhi dico:

- " Tu per me puoi fare quello che ti pare e scoparti chi ti pare, ma non nell'orario di lavoro, perchè io non sono più disposta a coprirti. E spero solo che quel poveretto di Diego un giorno apra gli occhi e capisca che con te sta solo perdendo tempo. Ora muovi il culo e lavora, prima che Rob si incazzi e non intendo prendermi colpe che non ho."

- " Ma che stai dicendo???" Anna mi guarda con gli occhi lucidi, forse sono stata un po' troppo dura, ma sono incazzata nera.

- " Quello che hai sentito. Muoviti."

Anna per tutta la sera non mi rivolge la parola, ogni tanto mi guarda, ma appena me ne accorgo, si gira dall'altra parte. A ora di cena mi sposto alla sala pizzeria a servire i tavoli e ne sono quasi contenta, così non dovrò subirmi il broncio di Anna. Prendo il mio blocchetto per le ordinazioni, inizio a prepararmi psicologicamente a subirmi la perenne indecisione dei commensali su quale pizza prendere e tra un'ordinazione e l'altra, riusciamo a chiudere per le tre e mezza. Anna mi raggiunge subito fuori al locale quasi di corsa, come se avesse paura che io me ne andassi.

- " Voglio rubarti solo un secondo, poi scappiamo a casa perchè siamo distrutte. Mi dispiace vedere che non hai aspettato un minuto in più prima di sparare veleno contro di me e mi dispiace deluderti, ma stasera io e Diego siamo tornati insieme e solo grazie all'aiuto di Jeremy. "

- " Nonostante tutte le cose che ho detto nel momento di rabbia e sai bene che non sono cose che penso, sono felicissima per te.

Scusami Anna, ma ultimamente non sto passando un periodo proprio bello e quando sei arrivata al bar, ero davvero nel panico più totale. Mi scusi?"

- " Ma certo che ti scuso! Cosa c'è che non va?"

- " Niente di così importante da non potere rimandare la chiacchierata a un altro giorno. Scusami Miss, ma sto davvero morendo di sonno."

- " Vuoi un passaggio?"

- " No grazie, preferisco fare due passi a piedi. Buonanotte mia cara Miss.

Anna mette in moto, accosta con la macchina per affiancarmi, abbassa il finestrino camminando alla mia stessa velocità e guardandomi dice:

- " So di te e Jeremy! Buonanotte Lady!"

Fa un sorriso e se ne va, senza darmi neanche il tempo di rispondere. Mentre cammino sorrido, pensando a quanto sia furba Anna. Mi ha anche chiesto che problemi avessi e spero non si sia offesa per non averle raccontato niente.


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