Capitolo 30

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E' passato un mese dal mio incidente e con Jeremy le cose, vanno benissimo anche se ci vediamo molto poco, visto che non abbiamo sempre gli stessi orari di lavoro. Anna ormai è al quarto mese di gravidanza, la pancia inizia a vedersi e aspetta una bimba che non vediamo l'ora di conoscere. Marco ora non ha gli stessi turni miei, visto che jeremy ha parlato a Rob di quello che è successo, chiedendogli di cambiargli almeno i turni e lui non ha avuto nessun problema a farlo. Renèe ormai, è solo un bruttissimo ricordo e con Kim, non va tanto bene, visto che non le sono simpatica e, pur non capendo il motivo, la cosa è reciproca. Oggi è domenica, finalmente mi sveglio tra le braccia della persona che mi ha stravolto la vita, colorandola. E' sempre bellissimo svegliarsi tra le sue braccia, con il calore del suo corpo e la cosa che amo di più al mondo, è addormentarmi dopo aver fatto l'amore. Anche fare l'amore, con Jeremy, è indescrivibile. Facciamo l'amore, per poi ritrovarci a scopare come due sconosciuti incontrati per caso in un bagno di una discoteca, esattamente cinque minuti dopo. Alcune volte faccio fatica a capire i suoi cambiamenti, ma il bello è proprio questo, non si rischia mai di cadere nell'abitudine. Perchè, l'abitudine nel sesso, oltre ad essere squallido, è la tomba di qualsiasi rapporto sentimentale.

Lo osservo dormire, avvinghiato a me, con il viso rilassato e sereno, è stupendo. Cerco di non muovermi, per evitare di svegliarlo, ma lui apre gli occhi e mi guarda, fa un sorrisino, mi stringe più forte e dopo avermi dato un bacio a stampo sulle labbra, mi sussurra un dolcissimo buongiorno. Poi l'incanto finisce.

- " Amore, lo sai che dobbiamo passare da Kim a prendere le mie ultime cose, vero? "

- " Dobbiamo proprio?"

- " Si, è da più di un mese che diciamo di passare di li per prendere le mie cose e per un motivo o per un altro, trovi sempre il modo di rimandare. "

- " Non puoi andare da solo?"

- " No"

Detto questo, con uno sforzo immenso, mi alzo dal letto, per andare a fare una doccia veloce e rendermi almeno presentabile. Dopo aver fatto la doccia, alzo i capelli in una coda alta, lasciando sciolti alcuni ricci sulle tempie. Indosso jeans attillati, i preferiti d Jeremy perchè dice che mi risaltano il sedere, camicetta bianca, giubbino di pelle e le mie comodissime Convers nere. Esco dalla camera da letto, noto Jeremy in cucina al telefono con la sorellastra, senza farmi sentire entro e lui, come se mi avesse sentito, si gira e rimane fermo a guardarmi, come un bambino guarda il suo giocattolo preferito in una vetrina di un negozio. Lui indossa jeans neri e una semplicissima maglietta grigio scuro, niente di che, ma lui sarebbe bello anche vestito da donna. Aspetto che riattacca al telefono e inizio a preparare il caffè.

- " Noto che hai messo i miei jeans preferiti"

Si avvicina a me da dietro e mi palpa il sedere. Inizio a pensare a quando abbiamo fatto l'amore in questo stesso punto e i miei ormoni iniziano a fare la hola.

- " Mi fa piacere che li hai notati, ma per favore, tieni le mani a posto, se no da tua sorella non ci andiamo neanche oggi e poi dai la colpa a me."

- " Ok ok, tanto ti tirerò fuori da quei jeans prima di quanto pensi." Mi dice allontanandosi.

Dopo aver preso il caffè, prendiamo i giubbotti e scendiamo. Fuori il tempo non è gran chè, ci sono delle nuvole nere che minacciano un temporale, ma questa volta non mi importa, sono felice quando sono con Jeremy, a prescindere dal meteo. Arriviamo a casa di Kim dopo dieci minuti e non so il perchè, il mio buon umore scompare. In compenso però, questa volta Jeremy mi porta con se nella sua stanza, evitandomi di stare con Kim in cucina a lanciarmi continue frecciatine, per farmi capire la sua disapprovazione per la relazione tra me e il fratellastro. Non sono mai stata in camera di Jeremy, non ci ho mai neanche pensato eppure è strano, visto che sono più curiosa di una scimmia. La stanza ha le pareti azzurre, con un grande armadio a doppia stagione bianco, una scrivania bianca e alla parete opposta un letto a due piazze, con le coperte azzurro mare e la spalliera bianca. Alla parete dove si trova la scrivania, ci sono delle foto attaccate in modo casuale. Jeremy con la tavola da surf, una mentre surfa un'onda enorme, in un'altra foto ci sono dei ragazzi che lo abbracciano, altre foto sono dei suoi semplicissimi selfie fatti con qualche amico, credo. Ma la mia attenzione viene catturata dall'unica foto dove non c'è Jeremy, ma una signora dai capelli nero corvino, gli occhi scuri, come due pozze senza fondo e lo stesso sorriso di Jeremi, che abbraccia un uomo dai capelli biondo scuro, occhi verdi e un sorriso familiare... Troppo familiare.

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