Entro in macchina e Jeremy continua ad essere silenzioso, non mi rivolge una sola parola e neanche uno sguardo.
- " Si può sapere cos'hai? Sembra che ti dispiaccia che mi hanno dimessa!"
- " No amore mio, non poteva succedere niente di più bello di questo! Sono solo il pensiero per te."
- " Sto bene, non ti preoccupare. Mi servono solo delle coccole, quelle che solo tu sai farmi."
- " Lo so che stai bene. Sto cercando di capire chi possa essere stato a drogarti."
- " La cosa non tranquillizza neanche me, ma possiamo pensarci domani?"
- " il fatto è che non riesco a non pensare a Renèe. Lei viene al bar per parlare con te e guarda caso, succede tutto sto casino."
- " Anche io la penso come te, ma che prove abbiamo?"
- " Nessuna, ma ne troverò. Lei è abituata a giocare sporco, ma non sa che io sono molto più bravo di lei."
- " Che hai in mente di fare?"
- " Ne parliamo domani, ora voglio solo coccolarti."
Mi prende un mano, stringendola per rassicurarmi e dopo dieci minuti siamo finalmente a casa. Lui si offre di preparare il pranzo, mentre io sono sul divano a guardare la televisione. Avrei voluto fare una doccia ma Jeremy me l'ha vietata, perchè non vuole che la faccia da sola per evitare che svenga e mi faccia male. Mi piace avere qualcuno che si preoccupi per me, che mi accudisca quando non mi sento bene o che mi aspetta a casa quando torno da lavoro, perchè per quanto dicessi che non avevo bisogno di nessuno, sapevo che non era vero. Finalmente arriva Jeremy con il pranzo, tortellini con panna, prosciutto e funghi, un piatto facile da preparare, ma il mio preferito, ma lui non lo sa.
- " Sono buoni?"
- " Buonissimi!"
Dopo pranzo, Jeremy decide di accontentarmi e andiamo a fare una doccia, si, insieme.
Ci ritroviamo di nuovo completamente nudi nello spazio ristretto della cabina doccia con l'acqua che cade sui nostri corpi, a guardarci senza sapere cosa dire o fare. Lui mi chiede di girarmi verso la parete piastrellata, prende la spugna e versandoci sopra il mio doccia schiuma alla vaniglia, inizia a passarmela sulla schiena, con movimenti circolari e lenti. Mi rilasso totalmente chiudendo gli occhi per godermi al meglio quel suo tocco, poi mi fa girare verso di lui, e inizia a insaponarmi il collo, il seno, l'addome fino ad arrivare alla mia intimità. É delicato, dolce e sensuale, mi ritrovo ricoperta si una soffice e profumata schiuma, si ferma e io gli prendo subito la spugna dalle mani, imitando tutto ciò che ha fatto lui a me. Lo osservo chiudere gli occhi a ogni movimento che faccio, lo insapono completamente, getto la spugna ai nostri piedi e prendo lo shampoo, me ne verso un po' nella mano e inizio a insaponargli o capelli che sono cresciuti abbastanza da riuscire a prenderli e tirarli piano piano. Ci baciamo dolcemente, non c'è sesso in quello che stiamo facendo, ma soltanto amore e voglia di prenderci cura l'uno dell'altro, perchè non c'è niente più importante di noi. Con fatica, si stacca dalle mie labbra e punta quegli occhi azzurri che mi hanno fato perdere la testa, dritti nei miei.
- " Sei bellissima."
Mi sfiora le labbra con l'indice e piano piano lo sento scendere sfiorandomi la pelle, facendomi venire la pelle d'oca.
- " Mi piace ogni singolo particolare di te. La tua pelle, il tuo collo, i tuoi seni così sodi e perfetti, la tua pancia. Sei perfetta, guardaci" Mi abbraccia stringendomi " I nostri corpi combaciano alla perfezione."
Non ho parole, resto li a guardarlo incantata, mentre mi accarezza ogni parte del corpo e le sue mani su di me mi fanno sentire in paradiso, ma poi si ferma, mi guarda sorridendomi e dice:
- " Ora però basta. Devi riposare e se continuiamo così ti prendo in questo istante e non so nemmeno io come sto facendo nel trattenermi dal farlo."
- " Ma io sto bene."
- " Devi riposare prima. Ma non ti preoccupare Baby, sarai mia subito dopo un pisolino."
- " Ma io voglio fare l'amore... Adesso!"
Lui ride, chiude l'acqua ed esce dalla doccia a prendere gli asciugamani, se ne avvolge uno attorno alla vita e l'altro me lo porge, ma io non lo prendo. Se vuole giocare, allora gioco anche io. Esco dalla cabina, non curandomi dell'acqua che lascio sul pavimento, vado in cucina e mi preparo un caffè. Lui mi raggiunge e mi guarda ridendo.
- " Sei terribile."
- " No, sono incazzata nera, perchè non è di dormire che ho voglia, ma qui qualcuno oggi ha deciso di fare il padre rompicoglioni!"
- " Padre rompicoglioni? Questo non me l'ha mai detto nessuno."
Sorride maliziosamente, si avvicina mentre io sto preparando la macchinetta del caffè e si mette dietro di me, mi mette le mani sui fianchi e si avvicina tanto da farmi sentire la sua erezione sulle natiche.
- " Vuoi dire che un padre rompicoglioni fa questo?" mi bacia il collo e io sposto di lato la testa per facilitargli il compito. " o Questo?" Mentre mi bacia il collo, mette le sue mani sui miei seni e li massaggia, tormentandomi i capezzoli con pollice e indice. " Oppure anche questo?" Inizia a strusciare la sua erezione contro il mio fondo schiena.
- " Oh, Jermey, magari tutti i padri rompicoglioni fossero come te!"
Senza smettere di tormentarmi, fa cadere il suo asciugamani sul pavimento, sposta una mano dal mio seno e si aiuta a far entrare la sua erezione dentro me prendendomi da dietro, per poi strattonarmi piano i capelli e farmi piegare in avanti, mentre si spinge dentro di me.
- " Un padre rompicoglioni, fa anche questo?"
Continuo a sentirlo su tutto il corpo, lo sento sbattere con forza sui miei glutei, metto le mani sul mobile della cucina, per non cadere mentre lui entra ed esce dentro di me, sempre con più forza, sempre più velocemente. I miei respiri sono diventati lamenti di piacere, o incoraggiamenti a non fermarsi, le mie gambe iniziano a tremare e faccio fatica a reggermi in piedi. Lui continua a strattonarmi i capelli, facendomi alzare la testa, la sua mano sul mio seno continua a palpare premendo la mia carne e la tortura al capezzolo è diventata dolorosa, ma mi piace, mi eccita e non lo fermerei per niente al mondo. Continua ad entrare ed uscire da me, il suo respiro affannato sembra una musica che vorrò sentire per sempre, senza mai stancarmi di ascoltarla.
- " Oh Baby, vieni per me. Sei uno spettacolo vista anche piegata mentre ti prendo. Sei stupenda e sei mia. Ogni parte del tuo stupendo corpo, mi appartiene."
Un orgasmo intenso come non mai, invade il mio corpo, facendomi urlare dal piacere, per poi sentire anche lui irrigidirsi e mentre trattiene il respiro, sento il suo nettare invadere la mia profondità. Si piega appoggiandosi completamente su di me, ma mentre mi lascia dei delicatissimi baci dietro la schiena, lo interrompo.
- " Resterei così per ore, ma le gambe stanno per cedere."
Lui ride, si stacca da me e prendendomi per mano, mi conduce sul divano, dove ci accoccoliamo, sotto il caldo piumino.
- " Va bene ora? Ti sei calmata?"
- " Oh si! Sto benissimo, ora possiamo riposare."
- " Solo una domanda."
- " Dimmi"
Mi guarda con un'espressione seria mischiata a preoccupazione.
- " Prendi la pillola?"
- " Certo! Se no ti avrei fatto trovare una scorta di preservativi nel comodino!"
- " Mano male, stavo iniziando a preoccuparmi!"
Ridiamo di gusto, come due ragazzini del liceo e vederlo felice, mi riempie il cuore di gioia, perchè sono io a renderlo felice. Ci addormentiamo quasi subito, senza avere neanche il tempo di accendere la TV, abbracciati e rilassati, dopo aver fatto l'amore con il mio uomo, non potrei desiderare altro.
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La Mia Speranza Oltreoceano
RomanceLara, una ragazza di trent'anni, a cui la vita non ha mai sorriso. Fin quando un giorno, incontra gli occhi piú belli del mondo, gli stessi occhi che le stravolgeranno la vita. STORIA DA CORREGGERE. Mi scuso in anticipo per gli errori. Alcuni capito...