Capitolo 10

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Il sole che entra dalla finestra mi sveglia e appena apro gli occhi, mi maledico per non aver chiuso le imposte di ferro, ma poi mi guardo, mi accorgo che ho ancora la divisa da ieri sera e capisco il motivo. Anna dorme abbracciata al cucino e completamente ricoperta dalle coperte. Do uno sguardo all'orologio e vedo che è già mezzo giorno. Cazzo! Devo svegliare Anna e farla andare a casa sua per cambiarsi, se no, non posso parlare neanche questa volta con Diego. Fortunatamente, si sveglia da sola e stropicciandosi gli occhi, alza la testa dal cuscino e guarda l'orologio che ha al polso. Appena vede che è già mezzo giorno, scatta dal letto e dice:

- " Cazzo, ma è tardissimo! Devo correre a casa a cambiarmi, se voglio arrivare in orario al bar.

Nonostante il pessimo umore, la trovo sempre divertente, soprattutto quando parla da sola.

- " Anna, mi spiace non essere riuscita a parlare un po' ieri sera, ma sono crollata. Perdonami."

Nel frattempo infila la giacca mi da un bacio sulla guancia e dopo avermi salutata, se ne va di corsa. Diego non tarda ad arrivare e io sono fuori casa mia da 5 minuti e appena lo vedo, mi sento triste per come sta.

- " Ciao Diego, a cosa devo tutta questa fretta di parlarmi?" Preferisco fare finta di non immaginare di cosa voglia parlarmi, ma il tentativo fallisce miseramente.

- " Lo sai benissimo perchè sono qua. Davvero credi che io non sappia che Anna ti racconta tutto della sua vita?" sforza di fare un sorriso, ma la cosa gli riesce malissimo.

- " Ok ok, ma come posso esserti utile? Le devo parlare?"

- " Convincila a tornare da me. Non fa niente se non se la sente di sposarmi, basta che torni da me." Un ragazzo più disperato di lui, non l'ho mai visto.

- " So che vorrebbe chiamarti, per cercare di risolvere la situazione da vicino e con più calma, ma non so quando lo farà. Però, ti consiglio, che se entro oggi lei non ti chiama, di chiamarla tu domani mattina. E soprattutto, non dimenticare che io non ti ho detto niente!"

Vedo una scintilla di speranza nei suoi occhi verdi e mi sento un po' meglio anche io, nonostante mi stia svuotando ogni giorno di più, man mano che la speranza di rivedere Jeremy diventa sempre più piccola. Visto che è presto per andare a lavoro, decido di fare prima quattro passi in spiaggia. Credo mi ci vogliano proprio, almeno per rilassarmi un po'.


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