Capitolo 8

54 9 0
                                    


Arrivo al bar alle undici e dieci. Ho fatto dieci minuti di ritardo appositamente.

Appena entro nel bar, la prima cosa che noto è lui appoggiato al bancone, in jeans, scarpe da ginnastica e un piumino nero con le rifiniture bianche. Appena mi sente salutare quando entro nel bar, si gira verso di me e mi guarda, mostrandomi i suoi denti bianchissimi in quel sorriso da perdere il fiato.

- "Buongiorno splendore!"

Splendore io? Lui è come un miraggio in un deserto arido. Di giorno è ancora più bello. Indosso un paio di jeans chiari, il mio piumino preferito nero, sciarpa azzurra e stamattina ho deciso di lasciare i capelli sciolti, senza nemmeno stirarli e un trucco molto semplice e leggero.

- " Buongiorno Caro! Scusami per il ritardo, ma non trovavo le chiavi di casa" Logicamente mento e continuo "Aspetti da tanto???".

- "No tranquilla. Ieri sera ho fatto talmente tardi alla festa, che non ti nego di aver fatto difficoltà ad alzarmi dal letto stamattina."

Decido che per farmi perdonare il ritardo, gli offro la colazione. Chiedo ai miei colleghi se c'è Rob e dopo avermi detto che è a casa con la febbre, decido di andare dietro al bancone e prepararla direttamente io. Mentre preparo i cappuccini e scaldo i cornetti, sento i suoi occhi fissi su di me, come se volesse imparare a memoria ogni mio movimento. Gli chiedo dove voglia fare colazione e lui mi indica il tavolo d'avanti alla vetrata che da in spiaggia e penso che non poteva scegliere tavolo migliore. Così appoggio il vassoio con la nostra colazione sul tavolo e mi siedo di fronte alla vetrata, in modo da vedere il mare e lui si siede accanto a me. Mi sento completamente rilassata e a mio agio per la prima volta in vita mia. Non mi sento così in pace con i sensi, neanche quando sono con Anna.

Parliamo un po' del più e del meno, nessun argomento impegnativo, è come se ci conoscessimo da sempre. Ho provato a fargli domande sulla sua famiglia e sul motivo per cui ha scelto di fare il militare, ma non capisco perchè, ogni volta che tocco questi argomenti, lui si irrigidisce e cambia discorso. Dopo un paio di ore, decidiamo di andare a fare una passeggiata in spiaggia. Il sole splende ed emana un calore stupendo. Siamo solo io e Jeremy, perchè a gennaio, a nessuno passa per la testa di andare a passeggiare in spiaggia, ma non io. Decidiamo di sederci il più vicino possibile alla riva, dove la sabbia è ancora asciutta, in modo da sentire bene il rumore delle onde del mare. Siamo seduti uno accanto all'altro a guardare il mare e a goderci il calore del sole, in silenzio... In un silenzio che inizia ad imbarazzarmi, ma lui è come se lo capisse e mi domanda:

- " Da come lo guardi, non è difficile dedurre che ami il mare, ma c'è qualcosa che ti affascina in particolar modo?" Non capisco perchè questa domanda, ma rispondo senza problemi.

- "Amo il mare soprattutto d'inverno, quando la spiaggia è deserta e mi è più facile pensare sentendo solo il rumore delle onde che si scagliano sulla riva. Il mio momento preferito è il tramonto, quando il sole sembra tuffarsi nell'acqua. Mi piace pensare che lo stesso mare che ora sto guardando io, nello stesso istante in cui lo sto facendo io, ci sia qualcun altro, dall'altra parte del mondo, che sta facendo esattamente la mia stessa cosa. Il mare è un testimone silenzioso. Testimone di storie d'amore, primi baci, carezze rubate e lacrime che si sono unite ad esso. Miliardi di persone hanno ricordi legati a lui, che siano positivi o negativi, non ha importanza, rimane il fatto che, guardando l'orizzonte, tra un pensiero e l'altro, rimango sempre col chiedermi cosa ci sia oltre quella linea perfettamente orizzontale, che non lascia vedere niente oltre lei."

Mi giro verso di lui, e lo trovo sdraiato su un fianco, con la testa appoggiata sulla mano, a guardarmi. Non so il perchè, ma mi viene spontaneo mettermi nella sua stessa posizione, proprio davanti a lui, a una decina di centimetri di distanza. Sorrido imbarazzata dal fatto che mi guarda senza parlare, con un sorriso appena accennato.

La Mia Speranza OltreoceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora